Poesie di Giusy Ciliberti

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Scritta da: Giusy Ciliberti

Smarrirsi (fine di un amore)

Realtà mi colpì alle spalle
piaghe profonde, infette
e mi rifugiai nel sogno
indugiando in esso
trovando piacere nell'illusione.
Spesso gli feci visita
addentrandomi nei suoi meandri
nel labirinto del suo cuore sconfinato
cadendo nell'obliò
dimentica del resto del mondo;
cupi bagliori e poi
il silenzio e il suo frastuono
arrancando e tentennando riemersi faticosamente
nelle tiepide acque della realtà
perché realtà esisteva!
Nella quale muovere passi
sulla quale prender posizioni.
Ora non c'è realtà alla quale tornare
non c'è ruolo, non c'è spazio, non c'è sogno.
Solo eterno rifugio nell'oblìo.
Giusy Ciliberti
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    Scritta da: Giusy Ciliberti

    Innamorarsi

    È miele d'autunno!
    Dimenticai così le torride turbolenze dell'estate,
    quando in essa m'attardai
    per accingermi a inchinarmi, remissiva,
    al malinconico autunno
    ma con somma sorpresa m'avvidi
    che non v'era l'autunno ad attendermi al bivio,
    ma una nuova clamorosa primavera.
    Fu così che compresi che,
    essendo disposta a viverla con occhi nuovi e impavidi,
    anacronistici pensieri e indugiando in essi,
    anche l'incipienza dell'autunno
    e la spietata veememza dell'inverno
    mi sarebbero parse dolci... come miele d'acacia.
    Giusy Ciliberti
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      Scritta da: Giusy Ciliberti

      Alla luna e all'oblio

      Questa sera la luna
      piena come una madre gravida
      mistica oltre ogni limite
      si libra in cielo leggera
      come ali di farfalla.
      Luminosa, complice, avvolgente.
      Avrei voluto coccolarmi sotto lo sguardo suo
      mentre la tua mano sfiorava la mia
      ma il suo alone m'ha rapita
      e nell'oblio dei sensi
      ho dimenticato d'esser su questa terra
      e d'averti accanto.
      Giusy Ciliberti
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        Scritta da: Giusy Ciliberti

        To the sky

        Sono i miei sogni
        gli slanci e gli entusiasmi
        quei pioli cui m'aggrappo
        di sovente, per giunger
        a sfiorare il firmamento
        incurante s'è spesso evanescente.

        Non spegner il di me romanticismo
        con quel tuo far spalluce, irriverente
        frenando la scalata verso il cielo.
        Indifferente, a sbeffeggiar
        quel cuore di bambina, toccato,
        rovinato e ammutolito nel freddo cupo
        d'un tetro e spaventoso abisso.

        Il tuo silenzio.
        Giusy Ciliberti
        Composta mercoledì 15 maggio 2013
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