Poesie d'amore


Scritta da: Bruno Centomo
in Poesie (Poesie d'amore)

Mia figlia ha molte madri

Hai molte madri.
La prima è il cielo che dilegua i confini,
non teme i vuoti della notte,
i gemiti dell'abbandono.
C'è poi la terra, dentro cui hai messo
radici esili, ma caparbie per affrontare il domani.
È la tua terra di Colombia che hai lasciato,
per accodare il tuo al nostro destino.
La trattieni per sempre tra le dita,
ne graffi con gli occhi i solchi seminati:
ricordo e preghiera ne rimandano l'odore.

C'è la mamma che ti ha fatto nascere,
e baciata con lacrime sottili,
carezzata con le stesse mani
che ti hanno dovuta poi lasciare,
slegare alle nubi, riparare alla sorte.

Come ciottolo nel fiume hai navigato,
nella corrente respirato, oltre ogni rancore.
e dunque sono arrivata io,
madre che indugiava sul tuo nome,
sopra le domande da levigare,
gli inascoltati sogni da proteggere.
Mi hai insegnato che bastava solamente
ascoltare con te i piccoli passi ai crocevia,
i rumori delle fioriture, le piume frementi
che al cielo si distendono.

Hai molte madri, sì: è il tuo peso sulle spalle,
ma anche la tua taciuta forza.
Sono voci ed ala, guscio e germoglio.
Diverranno albero, foglia e volo
in luoghi così distanti.
Saranno amore per ogni tuo silenzio.
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    Scritta da: Luigi Caiani
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Solo

    Solo, una musica del bar culla la mia mente
    un sorso di vino la fa volteggiare lentamente,
    solo, ed il mio pensiero vola fino a te,
    come un gabbiano che stanco si vuole fermare
    e trova la sua sicurezza sulle onde del mare,
    come il sole che, invano, vuole fermare l'arrivo della sera,
    e trova conforto dal chiarore della luna che lo rasserena,
    così io, cerco di vederti vicino come sempre,
    di ricordare i momenti che il cuore mi riempie;
    ma sono solo, solo ricordi di un uomo solo!
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      Scritta da: Racar
      in Poesie (Poesie d'amore)

      La tua fotografia

      La tua fotografia sul comò stava
      assieme al nonno in bella e ferma mostra
      che una flebile luce illuminava
      mentre i santini davano alla vostra
      figura un che di arcano e misterioso.

      Scarno il tuo viso con garbato aspetto
      mentre nel vuoto il ciglio delizioso
      cercava invano vitale rispetto.

      La tua città, Cassino, da cattiva
      sorte fu spenta e tu nel fior degli anni
      in cerca di sorrisi e d'amor priva,
      andasti all'Ade in mezzo a tanti danni.

      Chiesi di te più volte ai genitori
      che non avevan risposte da dare
      ad un fanciullo ignaro dei dolori
      della vita, dicendo d'aspettare.

      In fondo al cuore avevano un dolore
      profondo e non volevano alla mente
      luttuosi eventi riportar, ma amore
      per dare ai figli un futuro splendente.

      Gli eventi d'oggi mi fanno pensare
      alla follia umana che tanti lutti
      portò e ti vedo invano riparare
      il corpo come naufrago tra i flutti.

      Nemmeno del trapasso il triste giorno
      saper è dato e nell'elenco mesto
      compare il nome tuo con altri intorno
      senza data in carente e monco testo.

      I tuoi resti mortali mai nessuno
      in un greve sepolcro ha portato,
      né una lapide né fiori qualcuno
      per le disperse ossa ha mai posato.
      Composta venerdì 10 aprile 2015
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        Scritta da: Maria Toini
        in Poesie (Poesie d'amore)

        I sentimenti

        I sentimenti sono stupendi

        ma lasciarli chiusi nello scrigno del cuore
        vuol dire non provarli.
        La paura di soffrire non lascia lo spazio all'amore,
        non amare è come morire,
        anche se si muore per amore
        val la pena di amare.

        Esiste un posto dove tutto è dimenticato,
        lasciato andare, messo lontano dal cuore.

        Nascosto, celato al mondo intero
        è il posto dentro di te dove tu lasci andare il dolore
        e come un immenso mare lo butti fuori e va a sparire.
        Sei anche tu fatto di dolore si capisce quando lasci le lacrime risalire
        e dai tuoi occhi uscire,
        allora ecco che arriva quel posto dove tutto resta nascosto
        e pian piano come onda intensa se ne va e
        ti lascia leggero come il mare calmo della sera
        allora ritrovi la serenità le pieghe dell'anima
        si stendono e resta solo la felicità.
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          Scritta da: Bruno Centomo
          in Poesie (Poesie d'amore)

          A te è profilo

          A te è profilo
          questo giallo orizzonte,
          che terra e luce cullano,
          chiarezza dipingendo
          a piogge e venti.

          Sotto neve che urla
          e ingabbia grida per domani,
          il tuo silenzio tutto trattiene,
          affinché la cadenza estrema
          di soli e lune
          renda in dono agli amanti
          fiato nuovo e presagio d'eternità.

          È rumore di un amore dormiente,
          brina tatuata alle rose,
          svelati abbracci e carezze
          sopra l'oceano luminoso
          che barche di carta
          percorrono caute.

          È l'ultimo bacio prezioso
          che nodoso rosmarino
          dona al girasole già ripiegato
          tra le secche foglie.
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            Scritta da: Antonino Gatto
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Primati d'amore

            Amarsi pur essendo diversi
            ma sentirsi sugli stessi universi
            con l'amore che ti alberga nel cuore
            e nel petto un penetrante dolore.

            Ogni giorno doversi lasciare
            per tornare alla vita normale
            ogni notte ritrovarsi abbracciati
            con la luce soffusa sui profili sfumati.

            È l'amore che t'acceca la mente!
            È il dolore questa calma apparente!
            Che ti assilla, nel doverti celare.
            Che ti annoda la gola, nel doverti negare.

            Ma seppure perversi,
            pur essendo diversi
            senza troppo pudore
            siamo primati in amore.
            Composta sabato 21 novembre 2015
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