L'incontro
Uno sguardo
un sorriso
un pensiero
una parola
un respiro
un silenzio
un desiderio
un Bacio
dolce
leggero
caldo
profumato
sospeso.
Composta nel 2013
Uno sguardo
un sorriso
un pensiero
una parola
un respiro
un silenzio
un desiderio
un Bacio
dolce
leggero
caldo
profumato
sospeso.
A te è profilo
questo giallo orizzonte,
che terra e luce cullano,
chiarezza dipingendo
a piogge e venti.
Sotto neve che urla
e ingabbia grida per domani,
il tuo silenzio tutto trattiene,
affinché la cadenza estrema
di soli e lune
renda in dono agli amanti
fiato nuovo e presagio d'eternità.
È rumore di un amore dormiente,
brina tatuata alle rose,
svelati abbracci e carezze
sopra l'oceano luminoso
che barche di carta
percorrono caute.
È l'ultimo bacio prezioso
che nodoso rosmarino
dona al girasole già ripiegato
tra le secche foglie.
Amarsi pur essendo diversi
ma sentirsi sugli stessi universi
con l'amore che ti alberga nel cuore
e nel petto un penetrante dolore.
Ogni giorno doversi lasciare
per tornare alla vita normale
ogni notte ritrovarsi abbracciati
con la luce soffusa sui profili sfumati.
È l'amore che t'acceca la mente!
È il dolore questa calma apparente!
Che ti assilla, nel doverti celare.
Che ti annoda la gola, nel doverti negare.
Ma seppure perversi,
pur essendo diversi
senza troppo pudore
siamo primati in amore.
Oh! splendida creatura
riluci come un gioiello nel firmamento celeste
il tuo candore richiama i gabbiani
danzanti e festosi sulle acque del mare.
Oh! splendida creatura,
sfera radiante di luce siderale,
quel tuo bagliore al di là dell'orizzonte
illumina l'immenso.
Oh! splendida creatura,
diuturna stella della sera
che assisti gli amanti sospiranti
sotto il cielo di latte.
Oh! splendida creatura,
padrona del creato
gioiello imperituro,
mitigatrice instancabile
degli animi ansiosi.
La si guarda nel silenzio dell'anima
avvolti nel tepido lenzuolo della sera,
sommersi e carezzati
dal muggire del mare.
Forse ritornerà la tua voce e
sarà sogno il destarsi
sarà bellezza di noi
questo muto specchiarsi di corpi
nell'uno simbiotico
nel fragile unisono
di armoniche fusioni
l'amato essere reciproco
e la superba proiezione
di bisogni di elezione
affinità coltivate nel profondo
la pura ascensione
la gelida visione.
Forse ritornerà la tua voce
ed il folle incanto
tergerà l'universale fulgido disegno
di un fine altro
diverso
nel passaggio divino d'amore.
Vorrei essere mare
per poterti avvolgere
in un grande abbraccio.
Vorrei essere mare
per poter lambire
e carezzare la tua pelle.
Vorrei essere mare
per poter catturare
la tua immagine.
Vorrei essere mare
per poter trasformare
il sale in miele
alle tue labbra.
Vorrei essere mare
per donarti la furia
della mia passione
ma poi rasserenarti
con la bonaccia.
Vorrei essere mare
per amarti
nel moto perenne.
Vorrei essere mare
per farti scoprire
l'immensità del mio amore.
Sei una rosa
tra campanule e anemoni
nella tramontana
aleggia il tuo profumo.
Sei una rosa
la vastità del mare
t'inebria
col suo manto d'azzurro.
Delicata, soffice
emani passione
dai tuoi petali
schiusi e ridenti
al sole d'aprile
celato
tra nubi ovattate.
La luna scompare
al tuo dolce stormire
ed è un lento fruscio di fogliame
in un caleidoscopico
fluttuare di suoni.
Raffinate, folli, torture,
temeraria, affronto
nell'indissolubile trappola,
caduta, provocando rovina.
Conquistato il mio favore,
con allettanti promesse.
Ambrosia alla mia mensa.
Nella libera pazzia,
osare innamorarsi
di sguardi fulminei,
di complici e brevi istanti.
Mera illusione.
Dalla fonte del mio cuore,
sgorga solo acqua salmastra.
Miele sulle labbra.
Narcisi sugli occhi.
Su di uno scoglio triste,
consumata da un acerbo dolore,
prima di sparire, negli abissi.
Il cielo immenso raccoglie tutte le stelle più grandi e più luminose.
Ma tu stella mia, pur se piccola, sei la stella dell'amore.
E per questo, immensa, in quanto ne rappresenti, la linfa vitale, amore mio.
Scorre nelle vene il loro amore, come dolore
scende sin fino alla terra per poi spargersi come pece nera
non è il male, è solo il vero giornaliero che ci trafigge
qualcuno manca al nostro appello
è sangue vitale quello che ci manca all'interno
è la paura si esistere soli che ci deprime
è un sole nero ben addestrato a metterci paura
ho paura di non averti abbastanza, e di ferirti
perché amarti in modo così carnale, spesso è dolore
dolore di amarti troppo e fortemente voluta
il dolore costale che viene salendo
è il cuore che la notte tenta di evadere per raggiungerti
ti prego torna nel mio petto
ho bisogno di te come del mio cuore.