Poesie d'amore


Scritta da: Fernanda Irlante
in Poesie (Poesie d'amore)

Occhi negli occhi

C'era un giorno, un giorno lontano,
tra noi, c'era l'incertezza di passioni contrastanti,
vite diverse tagliavano a metà le speranze.
Le parole potevano fare e dire, ma senza invadere.
Sentimenti, la voglia di esploderli,
la paura del rimbombo di essi.
C'era silenzio, ma il rumore inquietava.
La proibizione, il gusto dell'incerto,
essere lontani e appartenersi.
Quegli occhi, a un certo punto,
non hanno più esitato,
ma il timore del valico senza ritorno
era un'eco che tremante avanzava.
C'era silenzio, ma il fatale accadde e,
per un attimo il destino cancellò gli scritti.
Il giorno divenne notte, il buio si vestì di luce.
Poi, lo sbaglio di rubare il proibito,
occhi negli occhi in silenzio ci guardammo!
Non c'era luce nella stanza,
le nostre mani si cercarono.
I nostri corpi si unirono,
le nostre labbra si baciarono.
A un tratto dalla finestra filtrò
un raggio di sole che illuminò la stanza,
solo allora mi accorsi di averti sognato.
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    Scritta da: Fabio Foroni
    in Poesie (Poesie d'amore)

    Ancora lo fai

    Ridi di un riso soffocato
    sorridi senza un sorriso
    il cuore da leggero, affaticato
    il velo d'ironia ormai liso
    il sapore amaro nella tua voce
    asciutto e immusonito
    delle speranze finite in croce
    di un sogno mai nato, finito.
    Combatti guerre senza bandiere
    il nemico spietato, indomito
    sui campi di battaglia delle tue sere
    è sempre il tuo cuore, il solo ferito.
    La notte raccoglie i resti
    sparsi sul pavimento, intorno a te
    ancora tremi mentre ti svesti
    ancora lo fai, ancora, ma perché?
    E le mani bianche, rami gelidi
    aggrappati a nuvole cariche
    e la pioggia che ti investe
    ammorbidisce palpebre peste
    lava gli occhi salati, i lividi
    restano, dolori invisibili.
    A chi respira i tuoi sospiri
    mentre dorme e tu non dormi
    è già domani, la luna scende
    gli occhi si chiudono, la notte muore
    i sogni bussano e la vita s'accende
    gli incubi stingono e tu ritrovi colore.
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      Scritta da: Alessia D'Onofrio
      in Poesie (Poesie d'amore)
      Seduta nella metro
      i muri volano via veloci
      le persone attorno a me
      decorano i sedili freddi con le loro essenze
      sorrisi, lacrime, sguardi spenti,
      pellicce, pettinature rovinate dalla pioggia,
      tintinnanti orecchini, rossetti sbavati,
      occhi scuri, vestiti colorati e pensieri bui.
      Tutto attorno a me è dinamico
      mentre io sono statica.
      La metro sfreccia e mi sento a casa
      vorrei rimanere lì e lasciarmi trasportare all'infinito.
      Fuori il cielo è scuro, ma la città brilla
      e anche i miei occhi quando penso a te.
      Sento il tuo calore
      sempre
      quando sei gentile
      quando fai lo scemo
      quando mi scrivi anche se ci siamo appena visti
      quando mi prendi in giro
      quando ti prendi in giro
      quando mi sento uguale a te.
      Sempre.
      E mi manchi subito dopo
      guardo la mia città da fuori
      come fossi la spettatrice di un quadro
      ma quando sono con te anche io ne sono parte.
      Composta giovedì 1 ottobre 2015
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        Scritta da: Alessia D'Onofrio
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Amore

        Tu che sfiori continuamente la mia mente
        ma sei a me sconosciuto
        dove sei?
        Ti cerco
        cerco di capirti
        capisco il tuo valore
        e ti valuto importante
        tu invece mi fuggi
        mi allontani
        sei come un filo legato al mio cuore da una parte
        e dall'altra libero
        voli nell'aria alla ricerca di un altro cuore
        a cui essere cucito
        ma invano
        il sole può nascere e morire mille volte
        io cambio
        il mondo attorno a me cambia
        tutto si evolve
        ma non la mia conditio
        la solitudine è un punto fermo della mia vita
        che non riesco a cancellare
        indelebile e definitivo
        come solo la morte.
        Composta venerdì 29 maggio 2015
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          Scritta da: Alessia D'Onofrio
          in Poesie (Poesie d'amore)
          Mi ricordo ancora la prima volta che ti ho sorriso
          tutta la poca dolcezza che è in me
          era racchiusa nella curva dei miei occhi.
          Ti ho parlato, ma senza emettere alcun suono
          per capirmi le orecchie non erano necessarie
          in quella dolce serata di giugno,
          tu sei stato l'unico per me.
          Cercavo i tuoi occhi come il cielo
          due lapislazzuli soavi
          come un'agrumata brezza in un pomeriggio afoso
          la mia adolescenza è come un corridoio scuro e solitario
          qua e là puoi trovare alcuni fuochi
          che mi aiutano a non perdermi
          ci sei anche tu fra loro,
          sei piccolissimo, quasi come un fiammifero,
          però ci sei
          se non ti rivedrò
          anche la tua fievole luce si spegnerà
          avvolta e soffocata dal nero.
          Composta giovedì 25 giugno 2015
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            Scritta da: SergioGlauco
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Il castello

            Diroccato, muschioso, barocco
            il castello medioevale
            attende con ansia
            la nostra presenza.
            Noi lo raggiungiamo a cavallo
            traversiamo il ponte levatoio
            entriamo avvolti
            da fluida trepidazione.

            Le sale sono ancora intatte
            odorose di ferro e d'oro.
            Qualche fiorellino
            è spuntato sui cornicioni delle finestre.
            I letti maestosi
            e riccamente bordati
            incutono una sottile soggezione.
            Ai lati delle pareti
            superbe, impettite, austere
            stanno le armature
            degli antichi eroi.
            Tutto è ordinato
            tutto è squadrato
            solo briciole di polvere e muffa.

            Il gigante si è svegliato
            dopo un lunghissimo sonno.
            Ha i capelli bianchi
            la barba incolta
            la pelle ruvida.
            Ma la sua antica possanza
            non si è dileguata.
            Versa gocce
            del tuo afrodisiaco profumo
            adorabile fanciulla
            affinché il vetusto odore
            dilegui nella salsedine marina.
            Composta lunedì 14 maggio 1984
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              in Poesie (Poesie d'amore)

              Ti ho amato e ti amo

              Ti amo come il vento ama il soffio
              e la marea che conduce alla luna,
              ti amo nella freschezza della goccia
              che si perde nella clorofilla della foglia
              e ti amo ancora, giorno dopo giorno
              per il profumo che emana
              il fiore dei tuoi anni.
              Ti ho amato anche se tu non mi hai accolto
              nei momenti che condizionano le scelte,
              ti ho amato nella ricerca delle stelle
              offerte all'ebbrezza della pelle
              ti ho amato per gli anni che mi hai donato
              e per il corpo che s'è trasformato in tabernacolo d'amore.
              Composta domenica 22 novembre 2015
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                in Poesie (Poesie d'amore)

                Nel nostro cielo

                Non più vedrò quel sorriso,
                - l'alito freddo di gennaio
                appannava i vetri
                nell'ombra deserta e silenziosa –
                "È notte, non andare sola,
                vengo con te".
                Ora è notte e sola
                cammino tra il sommesso crepitio
                delle foglie disseccate d'autunno,
                contro il duro nevischio
                nel turbine d'inverno
                che graffia di lacrime i miei occhi
                sull'orma del tuo passo lontano.
                Nell'abisso del gelo
                cerco il respiro della primavera,
                rubato dal silenzio dell'anima.
                Ma, come il sole
                fulgido risorge all'orizzonte
                dal notturno abbraccio delle tenebre,
                così risplende ancora
                nel tuo sguardo stanco
                la tenera luce della gioia
                nel ritrovarci,
                rosea carezza di nuova aurora
                nel nostro cielo.
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                  Scritta da: Luca Vicentini
                  in Poesie (Poesie d'amore)
                  Ti penso ogni giorno
                  tra un mare di avanzi
                  briciole amare
                  fotogrammi
                  attimi perduti, naufragati.
                  Tu mi parli
                  con silenzi
                  di sogni muti
                  le tue ali sepolte
                  dismesse, ora risorte
                  issate
                  da fragili corde.
                  Mentre io
                  ancora parlo
                  come un folle
                  che parla
                  a se stesso.
                  Tu scruti lontano
                  e preghi
                  bevi sola
                  e ti nascondi.
                  Non ti vedo
                  ma ascolto
                  quel tuo silenzio
                  muto e tenace
                  come un freddo inverno
                  che tace
                  e trascende
                  labbra serrate
                  amate
                  perdute
                  bandiere al vento.
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