Poesie d'amore


Scritta da: AndreaX
in Poesie (Poesie d'amore)
Questo arsenico,
sa di miele.
Lo mangio a cucchiaiate forti,
ma vomito farfalle agli angoli delle strade.
Mi riprendo!
Pitturando gli alberi con colori accesi,
che muoiono in allegria.
Mi riprendo!
Sognando santi e falsidei,
che con vecchie "profezie"
illuminano la via.
Non è vero,
non posso riprendermi.
Quella stronza balla sul mio cervello
ci gioca
e lo possiede.
Con quanta facilità guida i miei pensieri e domina
le mie fantasie.
Nel frattempo mi distraggo
giuro che lo faccio!
Leggo, scrivo
e fumo hashish;
ma lei è sempre qui.
Tra due righe di boudelaire,
nelle nuvole di fumo,
ed in questa stupida poesia.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: AndreaX
    in Poesie (Poesie d'amore)
    Sarebbe squallido, banale e ridicolo parlare d'un
    infelice amore o d'un platonico rapporto.
    Parlerò invece d'un amore
    felice e consumato
    nel migliore dei modi,
    tra le lenzuola.
    La sua bianca pelle era un tutt'uno
    con la mia,
    mentre quelle labbra vermiglio
    accarezzavano dolcemente
    il collo ed il mio petto.
    I suoi immensi occhi
    distoglievano l'attenzione
    da qual si voglia distrazione.
    D'un tratto
    gemiti, imprecazioni
    e parole sconnesse
    rimbombavano per la stanza
    in una pozza di passione.
    Stop!
    Ed un intenso, pungente
    quanto acre odore
    di felicità si respirava nella statica aria di quella stanza.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: smit
      in Poesie (Poesie d'amore)

      MammaDonna

      La voce è un po' cambiata la pelle più morbida
      con lo sguardo catturo ancora le bellezze della vita.
      È vero non sono più giovane
      il passare del tempo ha segnato dentro e fuori di me
      una grande amorevole nuvola rosa.
      Non importa come gli uomini mi vedono
      io, accarezzo ancora la meraviglia di:
      "essere donna, essere madre."
      Composta nel maggio 2015
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Anna Cottini
        in Poesie (Poesie d'amore)

        Irene

        Non amo il sopravvivere,
        ti confidai quel giorno;
        adesso ti confesso: è meglio deragliare.
        È un nodo, un guazzabuglio,
        giuro: non è un imbroglio.
        Paura non d'amare la voglia di nascondermi;
        nemico da sconfiggere:
        pacata ipocrisia che giudica e ferisce
        questa passione anomala.
        Se sogno le tue mani non è capriccio labile
        o tessera di un puzzle
        che forma un quadro inutile.
        Tu, bizzarro refolo che guizza nella mente,
        mi graffi dentro l'anima e mi tormenti il cuore.
        E ancora la tua immagine
        che penetra sfacciata
        in questo giorno liquido.
        E mille gocce gelide
        sai trasformare in briciole
        che baciano la pelle;
        ma questi strani brividi sussurrano la voglia
        di un'ansia incontenibile:
        è il pane del mio vivere.
        Irene, io ti amo.
        Sei la mia via di fuga, il mio confine infranto,
        pugnale nello stomaco.
        Irene, io ti amo.
        Sei tutto ciò che ingoio:
        veleno, amaro, dolce, groviglio nella gola.
        Ascolta la nenia complice:
        ti prego di concedermi
        la fragile illusione di questo strano amore.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Fabio Stancari
          in Poesie (Poesie d'amore)

          È successo? Si ma è certezza

          L'ho visto da lontano
          Dio mi ha detto
          "non è giunta la tua ora".
          Un suo dito si è illuminato
          Su una nube bianca mi sono ritrovato
          Ho agganciato un deltaplano e dal vento accarezzato
          su una montagna sono arrivato.
          Ho sceso i suoi irti colli
          in pianura mi sono coricato.
          Ho camminato lungo i suoi giardini,
          la stagione era invernale
          ma una margherita fiorita ho potuto trovare,
          meraviglia della natura
          che insegue la radura.
          Alla fine ho scoperto
          ero solo nella mia camera da letto
          non è stato il carnevale, la fiera o l'atmosfera.
          E dopo una carezza al mio viso
          solo un bacio è stato.
          L'immensa emozione mi ha travolto.
          Stasera quel bacio, la mia penna ha accolto.
          Composta domenica 11 gennaio 2015
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Martina Pace
            in Poesie (Poesie d'amore)

            Fervide mutazioni

            L'acqua dalla doccia ci accarezza il viso,
            la pelle, alimenta i nostri brividi,
            infiniti sono i volti che spiano i nostri moti,
            addensandosi come presenze nella stanza,
            è buio ed io danzo in penombra
            con il mio asciugamano,
            è come se fosse sempre qui,
            come un cucciolo al mio fianco,
            tanta è la tenerezza che mi trasmette,
            è un desiderio inestimabile,
            che come uno spirito selvaggio,
            prende possesso del mio corpo
            e delle mie facoltà mentali,
            come un bocciolo da iniziare ad annusare,
            si nutre in me il desiderio di sentire
            il suo respiro tra le spine dell'amore,
            sui muri del destino, tra gli angoli del cuore,
            il suo sguardo, così gentile,
            quasi offende il mio,
            i suoi sorrisi, così brillanti,
            sembrano diamanti,
            i suoi passi sono così silenziosi
            da far rumore solo nel cuore,
            dove tutto è un gran frastuono,
            tutto fa contrarre il mio cuore,
            il mio seme desidera il suo miele,
            sono un cigno che desidera
            chiuderti tra le sue piume,
            imprigionando per sempre i suoi sensi.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Reverendo Oscuro
              in Poesie (Poesie d'amore)

              Lacrime proibite

              Dimmi chi sei davvero
              spietato demone incantatore
              sei la mia giusta punizione
              o soltanto finzione?
              Nei tuoi abiti lisi
              io m'accingevo ad entrare
              sulle tue labbra carnose
              non smettevo, oh mai di osare
              baciarti
              accarezzarti
              illudermi beato!

              Allora dimmi che vuoi ancora
              da me, oh schiava del mistero
              e dell'orgoglio insano
              sul tuo volto stendo un velo
              ora, ho bisogno d'offuscarti
              vorrei non soffrir più invano
              nell'eufonia di perdere, di perderti.
              Nei tuoi abiti lisi
              io mi riscopro un fantasma
              sulle tue labbra carnose
              sangue velenoso
              baciarti
              accarezzarti
              e soccombere come un dannato!

              Esalando ultimi respiri
              dai miei occhi non sgorgheranno più
              lacrime proibite!
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: DanaeSandy
                in Poesie (Poesie d'amore)

                Follie

                Esecrati sogni,
                reclusi
                da impietosi
                arbitri.
                Il bianco livore
                confonde memorie
                di orbi corpi oramai
                svuotati, saccheggiati sogni,
                eppur colmi
                del mai vissuto vivere.
                Disseccando lacrime,
                ruvide mani
                scavano il passato,
                oramai nel nulla
                di psicotiche
                caramelle distribuite
                come "particola consacrata"
                quasi cibo dissacrante,
                divino di chimica verità.
                Ditemi è mia follia,
                oppur vostra,
                quest'incubo del vacuo vivere?
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: secondacittà
                  in Poesie (Poesie d'amore)

                  Il poeta

                  Il poeta scrive, scrive
                  scrive almeno una poesia
                  su fiori di cielo
                  e nella tua vita sbocciano
                  i giorni previsti
                  non uno in più.
                  Il poeta ama
                  ama la bellezza del giorno
                  che si scolora lentamente
                  e accarezza i tuoi biondi capelli
                  con lo sguardo d'un segreto.
                  Ogni poeta s'inarca sulla marea
                  al vento della vita
                  all'uggia d'una cappa di pensieri
                  e madido di sudore sfoglia il
                  quaderno dei giorni.
                  E tu ora che i miei versi si stagliano
                  grigi in cima a quest'albero antico
                  non hai più sogni di bambina
                  ma di donna che guarda lontano
                  un orizzonte colorato
                  più definito
                  quello certo della fede.
                  Composta venerdì 28 novembre 2014
                  Vota la poesia: Commenta