Poesie personali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie personali)

A scrutar intenta

Giochi nell'aria
giochi di voli,
un vai e vieni
di gioiose creature
tra rami
di alberi maestosi
o smilzi o nodosi,
una danza che sui cornicioni
si acquieta,
per poi ripartire.
Così una rincorsa,
un'intesa, oppure contesa,
una discesa... si avvicendano.
Fantastici disegni nell'etere
alla prova metton
gli equilibri raggiunti
nel volo, ma che sempre
alla terra fan mirare.
Incantan pur
l'implume
che, dal nido,
guarda vigile
quella maestria
nell'impennare
o virare e sfrecciare
o planare. Voli
che son moti arditi
e sicuri e armoniosi
in uno spazio aperto.
Pur io, che guardo
dal lucernario, ne ravviso
la leggerezza
e mi sento
unita a loro, oggi,
che ti ho lasciato.
E pace mi sorprende.
Composta martedì 11 marzo 2014
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    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie personali)

    Di nuovo

    di nuovo
    A respirar betulle e faggio, nel cammino
    Io e questi monti e, questo incanto
    E la natura ostaggio
    Osservo i funghi anch'essi
    Osservo il sole e la luce ghirlanda
    In questo lebbrosario inquieto
    Accomunati a questo mal di vita
    infinito, itinerante
    ultimo destino quale meta
    più la fantastica e i colori
    più la solitudine e la gioia
    più niente.
    Composta lunedì 28 aprile 2014
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      Scritta da: Lucia Quarta
      in Poesie (Poesie personali)

      Casa mia

      Mi accorgo adesso
      quanto mi manca,
      quando passo di quella via,
      che un giorno è stata casa mia.

      Mi manca quando arriva la sera,
      quando suonavo il campanello,
      entrando esclamavo mah mamma.

      Ma da quando non c'è più nessuno,
      mi sento come se mi han chiuso
      il cuore.
      Quando veniva il mio papà ad aprire,
      lui ci metteva tanto, lo capivo dal tempo.

      Non vi dico quando pioveva
      li dicevo, dai mi sto bagnando!,
      quando apriva, la porta lui sorridendo,
      mi sembra di vederlo ancora
      con il suo bastone camminare.

      Una volta in quella via ci andavo spesso,
      c'era casa mia.
      Cosa adesso mi e rimasto,
      solo la loro mancanza.
      Una casa vuota,
      dove in quella via non c'è più casa mia.
      Composta domenica 27 aprile 2014
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        Scritta da: Enzo Di Maio
        in Poesie (Poesie personali)

        Quando il mare è arrabbiato

        QUANDO IL MARE È ARRABBIATO  

        Quando il mare ti appare arrabbiato
        è invece il momento che ti dona se stesso
        Quando il mare ti appare arrabbiato
        ne ascolti il suo canto e ti resta impresso

        Le onde si infrangono sulla scogliera
        impalpabili umori salmastri impregnano l'aria
        la rendono fiera

        Quando il mare ti appare arrabbiato
        un mondo sommerso sorride e fà festa
        si muove la vita, si nutre contenta
        danzano le alghe sembrando foresta

        Quando il mare ti appare arrabbiato
        la spiaggia deserta si apre a te solo
        la godi, la vivi ne rimani estasiato
        con i piedi nudi e bagnati
        guardando lontano
        ammirando il creato
        Composta lunedì 28 aprile 2014
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          in Poesie (Poesie personali)

          Tediose sere

          Son tediose le sere
          quando sei via.
          C'è in me una grigia nebbia
          oscura la mia vita
          benché le stelle faccian luce.
          Il tempo sembra trattenersi
          in odiosi rituali
          scocca l'ora lentamente
          come un giorno, un mese un anno.
          Son qui seduto e penso
          la distanza
          un crudel silenzio!
          L'anima sembra imbottigliata
          annaspa il tuo
          profumo spento!
          Stretto al petto
          il tuo rossetto
          le tue labbra su di esso
          le assaporo ingenuamente
          per l'inedia del tuo corpo!
          Composta domenica 27 aprile 2014
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            Scritta da: Matteo Belluardo
            in Poesie (Poesie personali)

            Dalla finestra

            Fuori fiori sbocciati
            fan polline nella aria del campo,
            che crea un velo luccicante,
            come un nastro brillante,
            portato via ogni tanto dal vento come un lampo,
            dopo ritorna insieme alle farfalle.

            si odono cinguettar soavi i passeri,
            sul ramo fiorito dell'ulivo,
            ora più che mai bello e vivo.
            soffia sotto il sole sfavillante
            un fresco e tranquillo levante.

            la mia giornata si rasserena,
            ed ora tranquilla,
            la mia mente è al momento
            fra le poche nuvole rimaste
            a navigar come barche su un immenso blu.
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              Scritta da: Giuditta C.
              in Poesie (Poesie personali)

              Delusione

              Camminare su di una terra di sogni infranti.
              Sentire la voce del silenzio ripetere
              "tristezza e confusione, la felicità è solo un illusione"

              Camminare nelle ombre alla ricerca di luce.
              Fredda e da sola
              senza nessun conforto in vista
              eterno movimento che non va da nessuna parte.
              Composta sabato 26 aprile 2014
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                Scritta da: Susanna Fabozzi
                in Poesie (Poesie personali)

                Ricordi del cuore

                Ed è pensando troppo
                anche se sto in silenzio
                che mi imprigiono nei menadri dei ricordi.
                Su ciò che vidi ieri
                non ho sentore,
                immagini di vita sbiadite,
                a limite della sopportazione,
                eppure le sfoglio ancora,
                fra tormento e disperazione
                nell'attesa che cambi qualcosa.
                Vorrei che l'amore mi accecasse
                e che facesse scudo
                a questo vivere scialbo
                mentre faccio i conti
                con ciò che fu e ciò che
                vorrei fosse.
                Composta sabato 26 aprile 2014
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                  Scritta da: Maria Rosa Cugudda
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il medico degli umili

                  Più il mio sposo non trovo
                  il suo cuore all'improvviso (ed anche il mio) si è fermato
                  col sorriso sollievo ha donato
                  a quanti da sofferenza e malattia invasi
                  ora lui in cielo è stato condotto
                  spazia adornato da candidi angeli.

                  Quaggiù, io son rimasta sola e desolata trafitto ho l'animo
                  mentre il volto amare gelide lacrime inondano
                  lo sento mi abbraccia tendo la mano percepisco l'amore
                  ma non lo vedo non più respiro senso non riscontro
                  vegetare o morire nello struggente
                  dolore che attanaglia?

                  Mio gesù, a te mi unisco
                  disperazione solamente posso offrirti
                  trasformala in dono, dono vero.
                  Anche per me hai versato il tuo sangue
                  debole e fragile ai tuoi piedi mi abbandono.
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