Poesie personali


Scritta da: Barbara Brussa
in Poesie (Poesie personali)

Spirito libero

Sono nata libera,
e anche fra le lacrime sorrido.
Anche con le ali brutalmente strappate
e la carne annichilita,
segregata in una gabbia,
sorriderò sempre alla stupidità
di chi non sa che gli spiriti liberi
volano comunque in altre dimensioni,
irraggiungibili e inviolabili.

Se mai il destino avverso
dovesse trovarmi
in ginocchio sul pavimento,
sappia fin d'ora che l'anima mia
mai striscerà sul fango della vita,
giacché essa si muove vaporosa
in un altrove di cristallo.
Libera di volare nell'immenso.

Felicemente ancorata
a quel mio mondo interiore,
che risulta invisibile ad occhi che,
pur potendo vedere,
restano intrappolati
nella dannazione della cecità.

Uno spirito libero
che non si fa toccare da mani rozze.
Vivo in un mondo invisibile,
ma più reale e vero che mai.
Composta lunedì 31 marzo 2014
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    Scritta da: Barbara Brussa
    in Poesie (Poesie personali)

    E amor si spense

    Nell'impassibilità della notte
    cadono mazzi di stelle
    dalle tasche di un cielo spento
    che nulla più concede

    Frammenti di luce che fu
    s'involano sfavillando
    nel vento di ieri
    Sul Noi di oggi precipitano
    le tenebre

    Cessano i mormorii del cuor
    e tutto si spegne
    in una fiammata di ricordi.
    Composta giovedì 10 aprile 2014
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      in Poesie (Poesie personali)
      Il pensiero ha una mano
      che entra nel tempo
      tocca il crimine
      grande della croce,
      ha un occhio che vede
      la salita del calvario
      e un cuore
      che s'indigna contro mostri
      fatti simili a noi
      impastati di amore
      e si domanda
      perché della ragione...
      oggi s'aspetta un segno
      che ricompone il senso
      che ogni giorno vacilla
      e suona come vuoto di campane.
      Oggi risponde il peccatore uomo
      al peso contro cui calcò la mano
      che a luci piene si agita
      col cuore inginocchiato
      davanti al tempo
      a chiedere perdono.
      Composta giovedì 17 aprile 2014
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        Scritta da: Fragolosa67
        in Poesie (Poesie personali)

        Profugo

        Cento i giorni bui di spiragli nella penombra
        raccontano di soffitti rotti e di sedie sbattute in strada:
        Declino in una sommossa!

        Arde il fuoco dentro i grandi palazzi a me distanti.
        C'è sapore di guerra in un fucile caduto a terra.
        Uomo contro uomo ma non è la mia frontiera.

        Sangue, grida odio e vendetta.
        Giustizia cerca  la gente che si dispera.
        Quanti i fronti che urlano pace?

        Fortuna è non vivere questa miseria.
        Risorge il sole in tutto il mondo
        ma missili piovono  portando sconforto.

        Piange il ragazzo che perde suo padre
        e  fa una buca per la sua cuccia.
        Cerca un mattino dove fuggire lontano un paese.

        IL mare lo prende dentro una nave
        ma affonda e muore cercando altra sorte.
        Un fiore ritrova fra altre genti e un  giaciglio per le sue spoglie.
        Composta giovedì 17 aprile 2014
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          Scritta da: Fragolosa67
          in Poesie (Poesie personali)
          Cavalco la mia vita e la lascio correre per la prateria
          È selvaggia come me.
          Sprezzante, non teme le paure.

          Conosce sentieri difficili, impervi, sterrati.
          Paesaggi incantati, estesi.
          Mi porta ovunque fino all'ultimo tratto.

          Sarò sola laggiù dopo il bivio.
          Proseguirò il tragitto con la lentezza del mio passo
          e non potrò voltarmi
          ma sentire il silenzio della valle.
          Composta giovedì 17 aprile 2014
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            Scritta da: ROBERTO POZZI
            in Poesie (Poesie personali)

            Ipocrisia

            Un vento glaciale
            continua a soffiare
            sul mio debole corpo,
            la mia anima stanca
            dall’interminabile cammino
            aspira soltanto un po’ di tepore
            che almeno riscaldi
            quel suo malinconico cuore.

            Il mio desiderio
            non è così esagerato,
            ma nella realtà  
            in cui tuttora vivo
            rimane un sogno
            al limite dell’utopia.
            La gente che mi circonda
            vuole apparire gentile,
            di proposito confondendo
            il nuovo galateo del millennio
            con banali dichiarazioni d’affetto
            come autentiche espressioni
            dello spirito evoluto.

            Non si riesce a mentire
            a un essere sensibile,
            con il dovuto tempo
            capirà  la tua essenza,
            quella che nascondi
            persino a te stesso:
            il male può presentarsi
            con un bel vestito
            e un dolce sorriso,
            ma un’anima pura
            lo vedrà nei suoi occhi
            quali dei due signori
            è il suo vero sovrano.

            L’ipocrisia velata,
            per non dire malefica,
            di troppi credenti,  
            mi ferisce profondamente:
            quanti fedeli di Dio
            nel mio tormentato percorso
            devo ancora incontrare...
            cristiani che si sono macchiati
            d’innegabili spergiuri,
            promettendo affetto eterno
            per poi rinnegarlo
            in un secondo tempo
            senza un minimo rimorso.
             
            Non sto scrivendo
            queste tragiche parole
            per vendicarmi di torti subiti,
            non è mai stato il mio stile
            comportami male con nessuno,
            in questo mio lirico sfogo
            vorrei solamente capire
            perché mi tocca camminare
            in questo inferno terreste
            tra numerose anime nere,
            incarnando di nuovo
            un angelo caduto,
            invece di volare
            nell’alto del cielo
            insieme,
            con altre anime gentili,
            per sciogliere quel gelo
            dall' anima
            con la Luce
            dell' Amore!
            Composta mercoledì 16 aprile 2014
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              Scritta da: Maria Paola
              in Poesie (Poesie personali)

              Cos'è

              Che
              aspetta la notte
              per parlare col cuore

              Che
              ha gli occhi lucidi
              quali amari cristalli

              Che
              si stringe piccola
              nelle sue braccia

              Che
              sotto le coperte
              disegna i segreti

              Che
              s'allenta i nervi
              ché tanto ora può

              Che
              riversa s'un fianco
              respira leggera

              quest'anima
              mia

              Riversa nel sonno

              le tante paure e

              leggera s'addormenta.
              Composta giovedì 17 aprile 2014
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                Scritta da: Sir Jo Black
                in Poesie (Poesie personali)

                Deviazioni

                Deviazioni scorrono
                e cambi di direzione sono richiesti.
                Volgo gli occhi al tempo:
                inutili atti persi
                avanzano domande
                zone vuote.
                Inutile chiedersi
                oracoli muti restano,
                non rispondono più;
                inutile chiedere.

                Deviazioni scorrono
                e cambi di direzione sono richiesti.
                Vecchi odori soffocano
                irritanti come acidi
                affogano la vita
                zefiri pesanti.
                Inutile respirarli:
                ospitano dolore,
                negano il respiro.
                Inutile sentirli.

                Deviazioni scorrono
                e cambi di direzione sono richiesti.
                Vecchi suoni stonano
                intonati in cristalli rotti
                armonie bruciate,
                zaffiri leggono rumore
                inciso sul tempo
                ottusa attesa
                negata musica.
                Inutile ascolto.

                Deviazioni scorrono
                e cambi di direzione sono richiesti.
                Volti antichi tornano nuovi:
                in nuovi occhi nuova vita,
                antichi richiami,
                zingaro muoversi
                immortale rinascere
                onorando vita che viene.
                Nel mondo ancora
                Innalzando abbracci.
                Composta mercoledì 16 aprile 2014
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