Poesie personali


Scritta da: ROBERTO POZZI
in Poesie (Poesie personali)

L'anima persa

Non sono più
dove andare,
quale percorso
devo seguire,
cambiare direzione.
o continuare ancora
sul presente cammino,
non farà
la differenza.

Lo specchio
è ormai stregato
dal triste passato,
non riflette più
la nobile essenza
che si osservava,
non si riconosce
il proprio sé
nel lucido riflesso
di quel freddo vetro.

La mia anima
si è persa per strada,
ormai in quella spoglia cornice
si intravede l'incarnazione
di uno spirito rovinato
che ha smarrito
la sua stella polare
a furia di seguire
le luci oscure
dell'ultima tempesta.

Il ripetuto scrutare
in quel disincantato specchio
non risparmierà a nessuno
l'angoscia del momento,
pur implorando tutti gli dei
di qualsiasi creato,
la mia anima pura
non riceverà mai
la sospirata risposta.
Inutile interrogare l'oracolo,
l'olimpo della saggezza
ha già chiuso i battenti
nell'antichità del tempo,
non rimane che chiedere
quell'assurda domanda
all'unico superstite della tua vita
che ti sta ancora osservando
dinanzi quel vetro appannato:

Ma vale la pena
vivere la propria vita
alla disperata ricerca
del vero amore?

Come una
delle tante anime perse,
non sussiste alcun dubbio
nel profondo del mio io,
l'unica e autentica risposta
è nella domanda stessa...

Ma per cosa
d'altro
vale la pena
vivere la vita
se non per
il vero amore!
Composta giovedì 1 maggio 2014
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    Scritta da: dantino
    in Poesie (Poesie personali)

    La schiusa

    Oltre passo il ponte
    che dalla collina
    apre la luna
    cerco ordine e fiume
    acque di cristallo
    deriva di mimose e piume
    voli di colombe bianche
    a un passo le rovine
    che dall'olimpo umano
    porta l'inumana idea
    di perfezione
    chiamami signore se ti vien ragione
    chiamami amore di portarti pena
    chiamami
    che non mi senta solo
    io che di solitudine sono
    come fiume in piena
    vivo come l'amore
    nascosto
    di continua attesa
    come l'amore muoio
    per continua offesa.
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      Scritta da: minnie
      in Poesie (Poesie personali)

      se puoi

      Se puoi guardare il cielo
      Anche quando è grigio,
      se puoi dare un sorriso
      anche mentre piangi,
      se puoi aspettar il tempo
      anche quando è tardi,
      se puoi donar amore
      a chi non sa più farlo,
      se puoi guardare il buio
      e, in fondo, la sua luce,
      allora il Ciel, che guarda
      ti donerà le ali...
      Composta martedì 29 aprile 2014
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        Scritta da: minnie
        in Poesie (Poesie personali)

        Avevo chiesto

        Avevo chiesto a Dio
        di darmi la bellezza,
        e una rosa mi fu data
        insieme alle sue spine,
        avevo chiesto a Dio
        di darmi la sapienza,
        ed ebbi un libro bianco
        da scriversi col cuore,
        avevo chiesto a Dio
        di darmi tanto amore,
        e lo trovai nascosto
        dal velo del dolore,
        allora chiesi a Dio
        di darmi gioia e forza,
        e lui, senza rumore
        entrò nel mio cuore.
        Composta martedì 29 aprile 2014
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          Scritta da: Frank87
          in Poesie (Poesie personali)

          Canto dei sotterranei

          La pioggia è la mia casa
          la pioggia giunge su piedi di fata
          potrebbe danzare insieme a me
          se non fossi già in viaggio
          per la foresta splendente.

          La pioggia è il confetto
          di chi non ha casa
          la pioggia è la musica per noi
          che non entriamo a teatro
          è il raffreddore cromatico dello studente svogliato.

          Nettuno e Mercurio le hanno chieste in sposa
          due sorelle di tela cerata rammendano
          perciò alla mia destra
          instancabili come colomba e rondine
          sole assieme alla loro festa.

          La pioggia è un quadro raro
          un desiderio che costa la treccia alla debuttante
          le foglie diventano bianche
          coraggiosamente mostrano la loro anima più viva
          la pioggia ha redento di rosa e d'arancio il tramonto.

          Passa il cane ridendo
          si sbellica il violinista gioviale
          la pulce ha un occhio sveglio
          e l'altro no
          ed è seduta come al solito al posto sbagliato.

          La pioggia è il canto dei sotterranei
          divide la rabbia dalla povertà
          la madre alcoolizzata dalla poesia
          la pioggia scrive capolavori di gessetto stanotte
          sulle scarpe di ballerine povere.
          Composta martedì 29 aprile 2014
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            Scritta da: Michele Gentile
            in Poesie (Poesie personali)

            Se sono stato

            Ho tradito
            l'inesorabile giovinezza
            dei sorrisi.
            Se sono stato amore
            non mi salverò.
            Continuiamo ad incontrarci
            fra i resti di quell'estate
            abbracciandoci solo
            per allontanarci.
            Se sono stato noi
            non te la caverai.
            Oltre la notte
            altri miraggi
            cantano la felicità,
            il tempo non avrà
            mai ragione.
            Composta lunedì 28 aprile 2014
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