Poesie personali


Scritta da: Ayesha
in Poesie (Poesie personali)

Dal Nido

Fossi nata in un nido d'usignoli
il mio cuore si sporgerebbe dal giaciglio
per soffiare il suo canto
al respiro dell'universo
fossi ancora un uccellino
nel suo uovo
coglierei le melodie
del ventre di mia madre
che cinge il mio essere
armonizzandomi alla vita.
Guardo giù dalla mia casa
di paglia e insetti,
ho le vertigini
ma basta il mio canto
per non temere
per sentire
che la mamma
ha fatto un buon lavoro.
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    Scritta da: Lorenzo Arcaleni
    in Poesie (Poesie personali)

    Cuore in mare

    C'è un mare spento in ogni momento
    dove i pesci giocano innevati.
    Dolci sirene
    si circondano
    di suoni fiabeschi,
    un rituale dalla testa piatta
    tra gli sbuffi di fumo
    del mondo.
    Le favole perse
    tra gli aghi di pino,
    le infinite maschere
    a mangiar se stesse,
    non più una clessidra sarà
    custode del cuore.

    È buia la notte
    in cui dorme
    l'anima.
    Composta mercoledì 28 maggio 2014
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      Scritta da: Ayesha
      in Poesie (Poesie personali)

      Oasi nel deserto

      Parole a spirale
      soffiate dal vento
      e poi dimenticate
      a meno che l'imprevisto
      si innamori del vento
      che accenni tramontana
      e accenda le maree
      sul dolce vascello
      dell'illusione,
      trascinando in tempesta
      antiche pergamene
      arenate
      su papiri di mercurio,
      inconfondibili battelli
      di chi ha scoperto l'amore:
      un'oasi di fuga
      tra le sabbie deserte
      che spazzano via 'l tempo e l'omini
      ma risparmiano
      le invisibili sorgenti.
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Nemmeno tu hai sentito

        Nemmeno tu,
        hai capito,
        nemmeno tu mi
        hai sentito;
        te ne sei andata,
        proprio quando avevo
        più bisogno;
        mi son tenuto tutto
        per me;
        siamo soli,
        nono stante le balle,
        le parole,
        e le promesse della gente;
        rimaniamo soli,
        improvvisamente,
        per un sì o per un no;
        nessuno ha mai capito,
        nessuno ascolta;
        mondo vuoto
        ed ermetico;
        siamo soli.
        Composta mercoledì 4 giugno 2014
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          Scritta da: Sannino Michele
          in Poesie (Poesie personali)
          Mamma
          quanto amore mi hai donato
          a questo umile cuore
          che nonostante tutto ti ama
          oltre ogni limite.
          Sei la mia vita,
          sei il mio orgoglio,
          il coraggio che non ho,
          sei e sarai l'altra parte di me
          quella più bella, quella migliore,
          che ho avuto e ha reso la mia vita meno pesante.
          Mamma,
          dolce fiore, cuore mio,
          angelo mio che mi sarà per sempre vicino.
          Mamma,
          non mi lascerai mai,
          perché io senza di te non vivrò
          mamma.
          Composta mercoledì 4 giugno 2014
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            Scritta da: Stefano Medel
            in Poesie (Poesie personali)

            La notte è un avello

            La notte è un avello,
            un tunnel senza fine;
            le ore vanno e vengono,
            e il tempo, non passa mai;
            un minuto,
            un istante,
            sembra dilatarsi,
            e diventare un eternità;
            ho dormito,
            un minuto,
            una vita intera;
            ed è passata solo qualche ora;
            guardo la notte, con le sue ombre
            vellutate,
            e mi perdo nel tempo;
            penso a tutto e a niente;
            i ricordi si fanno strada,
            dinnanzi a me. ieri e oggi.
            Composta martedì 3 giugno 2014
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              Scritta da: Enzo Di Maio
              in Poesie (Poesie personali)

              Paolo sta bene

              Fermati Paolo la corsa e finita
              e non è stata pianura
              ma dura salita.

              Scavalca quel muro Paolo
              scavalcalo ora
              lì tutto è' più verde
              e c'è sempre l'aurora.

              Scavalcalo il muro, Paolo
              scavalca sereno,
              la pace che cerchi
              non è un dono terreno.

              Asciuga quel volto,
              sii fiero e compito
              la sorte malvagia non ti ha dato tanto,
              sputagli in faccia,
              non bagnarla col pianto,
              tanto ti ha preso, ben poco ti ha dato
              quel gioco cretino chiamato destino.

              Scavalca Paolo, è un posto migliore
              non vi trovi profeti che ti fan soffrire.
              E ora sorridi,
              è tutto finito, il fiore è reciso.
              Ciao Paolo,
              benvenuto in Paradiso.
              Composta lunedì 2 giugno 2014
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                Scritta da: ROBERTO POZZI
                in Poesie (Poesie personali)

                Immagini nella mente

                Sfavillanti immagini
                all'estremo confine
                della mortale libidine,
                indescrivibili ritratti di fantasia
                e rara bellezza
                che non neppure
                un dio onnipotente
                oserebbe mai ostentare
                tale incredibile creazione.

                Dal profondo inconscio,
                certe rappresentazioni,
                fotografie mentali,
                banali metafore nate
                dalla nostra cultura
                smodatamente popolare,
                spesso invadono
                il conscio presente
                creando un domani
                mai veramente vissuto,
                un'eterea visione
                completamente riservata
                di un mondo proprio.

                Immagini dal paradiso
                mi vengono in mente...

                una bianca stanza,
                abbastanza spoglia
                di superflui soprammobili,
                e di tanti inutili ieri,

                armadi colmi d'oscuri pensieri
                appoggiati sul legno consumato
                dello scuro pavimento,

                numerose candele di rigida cera
                con deboli fiamme virtuali
                a malapena illuminano
                l'intimo seducente ambiente
                volutamente semi buio
                dove intravedo te

                mio Amore

                sull'enorme letto ribassato
                d'aspetto giapponese
                adiacente al vassoio di pot-pourri
                gentilmente profumati,

                annuso
                il forte aroma dell'incenso purificante
                ma nel piacevole rumore
                di una celestiale melodia

                vivo
                in quelle sentimentali
                figure retoriche,
                reminiscenze liriche del
                sublime ricordo

                la passionale fusione
                del mio
                spirito e corpo
                con la mia anima gemella!
                Composta lunedì 2 giugno 2014
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                  Scritta da: Ayesha
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Sulla riva

                  Impacciata m'incastro
                  tra le note che suono
                  stono lieve
                  con le mie malinconie
                  fino a che l'alba
                  armonizzi il mio canto.

                  Strisciando rincorro
                  i tasti fuggenti
                  di un sereno porto
                  che ha accolto il silenzio
                  e ha dimenticato il mio cuore
                  gettato tra le onde
                  in una bottiglia di vetro.

                  La riva dove poso
                  ad occhi chiusi
                  con semicrome
                  tra i rossi capelli
                  e una coda imperturbabile
                  io, sirena, ondeggio
                  al punto di partenza
                  di questo cuore
                  disperso tra le acque,
                  affidato al vento
                  e alle maree.

                  Combatti senza gloria
                  e affoga il tempo
                  un giorno lontano
                  tornerai a me,
                  ad accordare
                  la mia arpa,
                  oh vento di tramontana
                  in te ho riposto fiducia.

                  Mi lascio cadere
                  nell'abisso
                  della musica dell'universo
                  e con quiete di pietra
                  attendo
                  il mio ritorno.
                  Composta lunedì 2 giugno 2014
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