Poesie personali


Scritta da: Angela MORI
in Poesie (Poesie personali)

Il mostro che hai dentro

Vomitare le angosce,
Nella fogna della disperazione,
Non le allontana,
Ma le accresce
Come fa con l'amarezza.
Il mostro che ti sta dentro,
Si sostenta dell'alimento
Che nella tua mente trattieni-
La mancanza di vita,
Non soffre l'ostilità,
Che hai per la società intera,
E che è immensa,
Come quella per la tua anima.
In castigo di vergogna e sconfitta,
Gli occhi rigettano lacrime,
E il cuore rancore.
Nascondi le tue mani unte,
Come armi del delitto,
Di te stessa.
Sapore acre nella tua gola,
E nel maligno specchio,
La tua storta apparenza si deforma
E riflessa muore
A ogni vomito.
E non c'è miglior cura,
Se non nel tuo stesso amore,
Che soffocato, giace,
Sconnesso nella tua testa.
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    Scritta da: Alessandro Lemucchi
    in Poesie (Poesie personali)

    Il giullare

    Nella scrittura mi diletto
    delle parole non ho difetto
    nella scelta sono incerto
    del vocabolario il consiglio accetto
    una rima una strofa e un sonetto
    ecco fatto il poemetto
    un mago una fatina e un folletto
    una favola racconto
    son giullare sempre pronto
    le lacrime nascondo
    frizzi e lazzi celano il tormento
    dell'amore il fallimento
    orsù con le ciance di dolor
    io vi annoio da voi mi congedo
    o al patetico cedo
    col liquor
    alla tristezza porrò rimedio.
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      Scritta da: FRANCO PATONICO
      in Poesie (Poesie personali)

      Pace con la natura

      Ah, potessi ritornar
      tra quei silenzi
      a respirar l'odore della terra
      e dello spinifex in fiore!

      Tornar laggiù,
      dove il divino
      è sotto i piedi
      e si eleva fino al sole;
      dove selvaggia è pure l'aria
      e di fuoco il vento.

      Terra,
      madre terra,
      dalle albe e dai tramonti
      mai uguali,
      da te io tornerei
      per amor della natura
      e per la pace.

      Rivedrò quell'uomo scalzo,
      che tra le pietre
      levigate
      ascolta e tace
      e, al clamidosauro,
      contende lo scorpione.

      Col palmo bianco,
      della mano nera,
      regge la luna
      e ad occhi chiusi,
      un religioso
      e sommesso mugolio.

      Andrà incontro
      al sogno ancestrale.
      Parlerà al cielo
      e chiederà alle stelle
      d'accompagnarmi al mare.

      Vagabondo
      raggiungerò la riva,
      l'oceano verde
      con la voglia di tornare.
      Composta giovedì 29 maggio 2014
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        Scritta da: Lucia Quarta
        in Poesie (Poesie personali)

        Rinunciare

        A volte rinunciare ad un fiore
        è come rinunciare ad amare.
        Quando il sole sorgerà, mi ricorderò
        al tramonto ti pregherò.

        Oh soave fiore profumato,
        di un magico sogno delicato,
        m'incamminerò nell'infinito.

        In autunno vorrei essere la pioggia,
        bagnare tutto il prato.
        Nell'immenso cielo con le nuvole,
        capirai quale strada prendere.

        Aprirò la porta del mio cuore,
        dicendo, di non rinunciare ad amare,
        perché la vita può ancora dare.
        Composta mercoledì 12 aprile 1995
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          Scritta da: Michele Gentile
          in Poesie (Poesie personali)

          Il cuore mio

          Si salva a metà
          virando verso un sorriso.
          Con ali stanche
          evita le stelle
          per non schiantarsi
          su di una lacrima.
          Poi d'improvviso le cattura
          le imprigiona in uno sguardo,
          le dona all'aurora.
          Parla di sogni
          che ha prestato
          scrive di giorni
          che ha calpestato,
          si ripara dalla pioggia
          spogliandosi di ogni rancore.
          Si salva a metà
          morendo dentro un abbraccio,
          mi invita a tornare
          spalancandomi le porte del mare.
          Composta mercoledì 28 maggio 2014
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            Scritta da: Sandra Piogia
            in Poesie (Poesie personali)
            Disperati se la tua onestà
            non sarà mai compresa
            resterai comunque legato
            alla tua stessa coscienza.
            Disperati se troverai
            sulla tua strada chi
            senza principi e senza morale
            calpesta la sua stessa dignità
            Disperati se ogni tuo tentativo
            sarà inutile per comprendere chi
            ruba agli altri e anche a se stesso
            il principio per sentirsi utile
            nell'assoluta correttezza.
            Composta domenica 8 dicembre 2013
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              Scritta da: Sir Jo Black
              in Poesie (Poesie personali)

              "Pagine"

              Pagine antiche
              andate gialle
              girano dita dietro
              incisi di tanti ieri
              nominano sensi
              emergono ricordi.

              Pagine recenti
              appena girate
              guardano scrivere
              immagini vive
              nascenti speranze
              emergono emozioni.

              Pagine nuove
              ancora bianche
              girano dita avanti
              inni di domani
              nessun segno
              emergono vergini.
              Composta lunedì 26 maggio 2014
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