Poesie personali


Scritta da: Ayesha
in Poesie (Poesie personali)
Gli antipodi dell'universo
cospiravano alle nostre spalle
affinché
lasciassimo la presa.
In quel muto silenzio
di un vespro infinito -
il distacco ho sentito
delle nostre mani,
di noi -
che su un filo di argento
seta e stelle,
costruivamo sogni -
sognavamo di amarci
senza mai voltarci
a guardare.
Composta venerdì 14 marzo 2014
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    Scritta da: Lorenzo Arcaleni
    in Poesie (Poesie personali)

    L'incanto del fuoco

    Non si sentono più le oche cantare,
    ne gli uomini lanciare
    l'incanto del mattino
    sulla morte precoce del sogno.
    C'è una statua dentro noi, rannicchiata
    nella sua bellezza,
    bagnata dalle onde piangenti
    del cielo rannuvolato.

    È un attesa leggera
    tra le macchie lunari,
    una cena prima del tramontar
    delle fiamme solari.
    Chi si esprime per mezzo del fuoco
    ha già bruciato se stesso
    nell'incendio della propria casa.
    Composta venerdì 30 maggio 2014
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      Scritta da: Simone Sabbatini
      in Poesie (Poesie personali)

      MUTARE

      La vita di tutti, persone ed oggetti,
      la vita di piante, animali, di tutto,
      di quello che noi tutti i giorni vediamo,
      consiste in un lento, incessante cambiare:
      perché in ogni istante cresciamo, invecchiamo,
      perché la natura fa sempre il suo corso,
      perché poi nessuno lo sa fino in fondo.
      Tu dici una frase, ma poi non t'accorgi
      che quello che c'era all'inizio è cambiato,
      mutato, non è come prima, non vedi?
      Il sole, la luce, le nuvole, l'aria,
      l'età, quella stella, il granello di sabbia,
      di polvere, e molte altre cose non sono
      né più mai saranno quel che sono state.
      Vantaggio o svantaggio, dipende dai fatti,
      se poi lo svantaggio si può definire.
      Non voglio dar contro a chi vola davvero,
      più su, né dar contro a nessuna parola:
      "Cos'è ciò ch'è stato? Ciò che poi sarà.
      Cos'è ch'è accaduto? Ciò che t'accadrà.
      Non v'è sotto il sole qualcosa di nuovo,
      ché tutto esisteva già prima dell'uomo."
      Composta mercoledì 24 febbraio 1999
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        Scritta da: Ciro Orsi
        in Poesie (Poesie personali)

        Silenzi

        Ascoltare i silenzi profondi
        di una notte passata
        ad osservare il cielo
        mentre intorno è riposo
        dopo la dura fatica del giorno.
        È quieta la notte e dolce
        ascoltare questi echi d'eterno
        che vagano perennemente
        nelle profondità del cielo.
        Mistero che ritorna ogni volta
        e ti sorprende
        ogni volta
        come la prima volta.
        Ascoltare i silenzi profondi
        di una notte passata
        ad osservare il cielo
        tra i dubbi e le domande
        che non trovano risposte
        a poco prezzo.
        Facili passaggi
        passerelle di giunco
        cedono al tuo peso
        sino agli abissi del nulla.
        Ascoltare i silenzi profondi
        di un notte passata
        ad osservare il cielo
        e passare ad uno ad uno
        i possibili passaggi
        per superare quel mistero
        che ti separa dall'abisso
        dove non vuoi finire
        con l'alba che verrà.
        Composta domenica 1 giugno 2014
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          in Poesie (Poesie personali)

          È qui

          È qui
          tra le righe del rancore
          sotto il peso dell? Immobilità
          dietro la fermezza di un viso
          nella risacca delle tue risate

          è qui
          in un angolo di inferno
          nella maledizione di chi non può dimenticare
          nella notte che non passa senza rimpianti
          nella fame che non si sazia

          è qui
          quel tassello che manca
          quell'emozione che non trovi
          quell'armonia che non combacia
          quel vuoto che non si colma

          è qui
          quella tempesta che non spaventa
          quel brivido che vorresti, ma non senti
          quel modo di guardare che non ritrovi
          la soluzione al senso di incompletezza

          è qui
          quello che non vorresti, ma che ami
          quell'aspettativa pronta a diventare realtà
          quel motivo incomprensibile per cui vale sempre la pena
          quello che chiamano vita.
          Composta venerdì 30 maggio 2014
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            Scritta da: Anna Maria D'Alò
            in Poesie (Poesie personali)

            La neve e il fuoco

            Lei era neve, lui fuoco
            e non potevano amarsi
            ogni fiocco era un bacio
            e ogni scintilla un abbraccio,
            ma l'uno spegneva l'altro
            e l'uno stemperava l'altro

            venne l'inverno e lei era regina
            di un paesaggio incantato
            ma lui era nel camino
            a guardarla dietro i vetri
            e anelava solo un bacio,
            per lambirla
            del suo vigore, del suo calore
            e la virginea neve vestita da sposa
            candida nel suo manto
            lo guardava maestoso e prigioniero
            mentre lei scendeva dal cielo
            libera, eterea e soffice

            lei era angelo e lui demone
            ma l'amore non ha occhi
            ha solo l'abbraccio universale
            di fondere il bene e il male
            il calore e il gelo
            il giorno e la notte
            perché tutto ritorna all'origine
            della vita e del silenzio

            il fuoco e la neve sfidarono la morte
            e si baciarono nel gelido alito di vento
            e l'uno svanì nell'altro
            nella pura inconsistenza della materia

            erano il nulla, ma l'istante è stato il tutto!
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