Warning
Se nel buio ti vedessi ti amerei così come sei
nel blu oltremare saprei darti anche l'oceano che ho dentro
sommessa... sommersa
in una vaga messa spirituale di gente strana
ambigua.
Composta sabato 16 maggio 2020
Se nel buio ti vedessi ti amerei così come sei
nel blu oltremare saprei darti anche l'oceano che ho dentro
sommessa... sommersa
in una vaga messa spirituale di gente strana
ambigua.
Se solo volessi vedermi anche tu
quando vedo il mare
ci cado dentro
diventa un bicchiere d'acqua salata, amara
m'immagino d'amarti ancora nonostante la tempesta
voglio vederti gioire davvero prima di voltarti le spalle
per non girarmi più e scomparire nella nebbiolina primaverile
se solo volessi vedermi anche tu
danzando sotto cassa ti vedo tra la gente che spunti
oh ti riconoscerei ovunque
la tua camminata non si confonde
senza te non so stare sei la sostanza che mi toglie di dosso il male
cado e mi rialzo migliaia di volte
sono brava a rialzarmi, sai...
nel mentre combatto nella dolce, esistenza ti vedo al mio fianco
allora affondo la mia spada nel buio del prossimo,
ancora una volta e per sempre...
finche di tenebra attorno a me non ce ne sia...
se solo volessi vedermi anche tu.
Timida, a sangue freddo
me ne vò per la mia strada
non frequento l'autostrada
accada quel che accada
brillo tra gocce di rugiada
adagio ti narro una fiaba
quanto mi è cara la pace
il volo di 26.000 aerei al giorno
oscurava il blu del cielo tempo fa
60 litri al giorno il latte di una mucca
raccolti in una stalla ancora tempo fa
travolta da valanghe di chimici concimi
la terra fu tradita e ferita mortalmente
quanto mi è cara la pace
io resto a casa e come sempre vado lenta
aleggia nell'aria il profumo della menta
il mondo è in pausa, gioco e son contenta
la natura è rinata e la vita non si è spenta
è giunto il tempo di un tempo che rallenta
arrivo dalla preistoria e ciò non mi spaventa.
Sono pietre preziose i nostri istanti,
brillano nella mia mente,
illuminando i miei occhi sognanti.
Sprofondiamo senza volere nel sogno
poeti
straordinari perdenti
col cuore in mille fiamme
circondato da acque.
Scrivo di questa città svuotata,
lasciata senz'anima,
chiusa in casa dietro vetri traspiranti vita,
delle sue storie, delle sue paure,
delle sue tragedie.
Scrivo dei nostri sogni infranti
del saluto non dato, di quell'abbraccio promesso,
di quell'addio sfumato, purtroppo per sempre.
Ascolto lamenti lontani, sofferenze comuni, sogni mancati,
sento un vuoto ripieno di affetto, una nuova identità,
percepisco nel crepuscolo della sera un'immensa gioia,
un altro giorno si accinge a scappare ed un giorno in meno ci attende per soffrire
ma nello stesso crepuscolo un soffio di vita scompare ed un altro giorno così si è fatto criminale.
Quante storie chiuse tra queste o quelle mura,
quante vite che stavano scappando già da tempo,
si ritrovano, smettono di negarsi,
oppure continuano semplicemente ad ignorarsi o ad amarsi,
quanti incubi ancora più tremendi di questo nemico invisibile,
consumano la pelle, la lasciano livida,
perché quelle mura ora diventano carcere senza ora d'aria.
Quanti solisti della vita, attendono impassibili, impauriti, attempati,
quanti soffrono la solitudine più profonda, la paura più oscura,
di quante famiglie ancora dovrà essere udito il pianto
perché un raggio di sole possa regalarci l'estate.
Quanti angeli senza nome dovremmo ricordare,
loro quelli della prima linea
che non cedono un metro al nemico,
loro che velati i loro sorrisi,
ti irradiano di speranza,
con loro il paese avrà un debito,
l'unico debito da onorare realmente.
Scrivo di questa città non più approdo,
di banchine vuote e vie tacite,
di giardini senza bimbi,
di strade e piazze senza bimbi,
di parchi e campi da calcio senza bimbi,
scrivo di questa città e di tutte le altre
che si fanno impiccare per non morire sperando che il boia sia clemente.
Scrivo di questa Nazione stuprata nel suo orgoglio, violata ma ritrovata,
della consapevolezza della grandezza di questa terra che è in ognuno di noi,
che tutto sia monito, ricordiamoci per sempre che l'Italia ha risposto
Presente.
Un'esplosione di verde smeraldo
nei boschi, valli, monti,
affascina mente e cuore
emoziona nel profondo, cinguettii festosi,
nell'aria e sulla terra il grillo frinisce
il vento di primavera che, scuote ogni fronda
come una melodiosa musica
sembra arrivare dal cielo,
un'eterna poesia evanescente
scritta dagli alberi in festa
risvegliatisi dal sonno freddo invernale
la primavera non esprime ricordi,
ma gioia di vivere il presente
nella solennità gioiosa del verde.
Ho incontrato una bambina
che scriveva belle parole
e una ragazza triste
che piangeva per amore
e poi una donna
che cammina all'incontrario
i fianchi stretti in una minigonna
si guarda indietro con rimpianto
ma nel domani
di queste anime perse
vedo una vecchia con molte rughe
che ricorda com'era essere
giovane e bella
ma piena di paure.
Poi, all'improvviso...
parole scritte,
da molti anni dimenticate e
allo stesso tempo attese,
agognate in silenzio.
Mi soffermo quasi ipnotizzata
su quelle parole e
una lacrima scende dagli occhi che
cominciano a nutrirsi
di immagini mai cancellate,
evocanti ricordi di felicità,
sopite, nascoste sinora
nel serbatoio dell'anima.
Il vero amore non finisce,
prosegue la sua corsa,
nei giorni e nei tempi che si
susseguono nella vita, così,
inesorabilmente.
Solo la forza della parola
risveglia una parte di quella vita,
ricreando in un attimo,
l'atmosfera del tempo che fu.
Chiedo scusa a voi
Incredule genti
Ho bisogno di non credere
ad un mondo incredibile.