Poesie personali


Scritta da: akira tek
in Poesie (Poesie personali)

Warning

Se solo volessi vedermi anche tu

quando vedo il mare
ci cado dentro
diventa un bicchiere d'acqua salata, amara
m'immagino d'amarti ancora nonostante la tempesta
voglio vederti gioire davvero prima di voltarti le spalle
per non girarmi più e scomparire nella nebbiolina primaverile
se solo volessi vedermi anche tu
danzando sotto cassa ti vedo tra la gente che spunti
oh ti riconoscerei ovunque
la tua camminata non si confonde
senza te non so stare sei la sostanza che mi toglie di dosso il male
cado e mi rialzo migliaia di volte
sono brava a rialzarmi, sai...
nel mentre combatto nella dolce, esistenza ti vedo al mio fianco
allora affondo la mia spada nel buio del prossimo,
ancora una volta e per sempre...
finche di tenebra attorno a me non ce ne sia...

se solo volessi vedermi anche tu.
Composta sabato 16 maggio 2020
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    Scritta da: Paolo Delladio
    in Poesie (Poesie personali)

    La tartaruga

    Timida, a sangue freddo
    me ne vò per la mia strada
    non frequento l'autostrada
    accada quel che accada
    brillo tra gocce di rugiada
    adagio ti narro una fiaba

    quanto mi è cara la pace

    il volo di 26.000 aerei al giorno
    oscurava il blu del cielo tempo fa
    60 litri al giorno il latte di una mucca
    raccolti in una stalla ancora tempo fa
    travolta da valanghe di chimici concimi
    la terra fu tradita e ferita mortalmente

    quanto mi è cara la pace

    io resto a casa e come sempre vado lenta
    aleggia nell'aria il profumo della menta
    il mondo è in pausa, gioco e son contenta
    la natura è rinata e la vita non si è spenta
    è giunto il tempo di un tempo che rallenta
    arrivo dalla preistoria e ciò non mi spaventa.
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      Scritta da: Lorenzo Brogi
      in Poesie (Poesie personali)

      La mia Città le nostre Città

      Scrivo di questa città svuotata,
      lasciata senz'anima,
      chiusa in casa dietro vetri traspiranti vita,
      delle sue storie, delle sue paure,
      delle sue tragedie.
      Scrivo dei nostri sogni infranti
      del saluto non dato, di quell'abbraccio promesso,
      di quell'addio sfumato, purtroppo per sempre.
      Ascolto lamenti lontani, sofferenze comuni, sogni mancati,
      sento un vuoto ripieno di affetto, una nuova identità,
      percepisco nel crepuscolo della sera un'immensa gioia,
      un altro giorno si accinge a scappare ed un giorno in meno ci attende per soffrire
      ma nello stesso crepuscolo un soffio di vita scompare ed un altro giorno così si è fatto criminale.
      Quante storie chiuse tra queste o quelle mura,
      quante vite che stavano scappando già da tempo,
      si ritrovano, smettono di negarsi,
      oppure continuano semplicemente ad ignorarsi o ad amarsi,
      quanti incubi ancora più tremendi di questo nemico invisibile,
      consumano la pelle, la lasciano livida,
      perché quelle mura ora diventano carcere senza ora d'aria.
      Quanti solisti della vita, attendono impassibili, impauriti, attempati,
      quanti soffrono la solitudine più profonda, la paura più oscura,
      di quante famiglie ancora dovrà essere udito il pianto
      perché un raggio di sole possa regalarci l'estate.
      Quanti angeli senza nome dovremmo ricordare,
      loro quelli della prima linea
      che non cedono un metro al nemico,
      loro che velati i loro sorrisi,
      ti irradiano di speranza,
      con loro il paese avrà un debito,
      l'unico debito da onorare realmente.

      Scrivo di questa città non più approdo,
      di banchine vuote e vie tacite,
      di giardini senza bimbi,
      di strade e piazze senza bimbi,
      di parchi e campi da calcio senza bimbi,
      scrivo di questa città e di tutte le altre
      che si fanno impiccare per non morire sperando che il boia sia clemente.
      Scrivo di questa Nazione stuprata nel suo orgoglio, violata ma ritrovata,
      della consapevolezza della grandezza di questa terra che è in ognuno di noi,
      che tutto sia monito, ricordiamoci per sempre che l'Italia ha risposto
      Presente.
      Composta martedì 31 marzo 2020
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        Scritta da: Daniela Cesta
        in Poesie (Poesie personali)

        Armonie

        Un'esplosione di verde smeraldo
        nei boschi, valli, monti,

        affascina mente e cuore
        emoziona nel profondo, cinguettii festosi,

        nell'aria e sulla terra il grillo frinisce
        il vento di primavera che, scuote ogni fronda

        come una melodiosa musica
        sembra arrivare dal cielo,

        un'eterna poesia evanescente
        scritta dagli alberi in festa

        risvegliatisi dal sonno freddo invernale
        la primavera non esprime ricordi,

        ma gioia di vivere il presente
        nella solennità gioiosa del verde.
        Composta mercoledì 13 maggio 2020
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          Scritta da: Elisa Gaiá
          in Poesie (Poesie personali)
          Ho incontrato una bambina
          che scriveva belle parole
          e una ragazza triste
          che piangeva per amore
          e poi una donna
          che cammina all'incontrario
          i fianchi stretti in una minigonna
          si guarda indietro con rimpianto
          ma nel domani
          di queste anime perse
          vedo una vecchia con molte rughe
          che ricorda com'era essere
          giovane e bella
          ma piena di paure.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Parole scritte

            Poi, all'improvviso...
            parole scritte,
            da molti anni dimenticate e
            allo stesso tempo attese,
            agognate in silenzio.
            Mi soffermo quasi ipnotizzata
            su quelle parole e
            una lacrima scende dagli occhi che
            cominciano a nutrirsi
            di immagini mai cancellate,
            evocanti ricordi di felicità,
            sopite, nascoste sinora
            nel serbatoio dell'anima.
            Il vero amore non finisce,
            prosegue la sua corsa,
            nei giorni e nei tempi che si
            susseguono nella vita, così,
            inesorabilmente.
            Solo la forza della parola
            risveglia una parte di quella vita,
            ricreando in un attimo,
            l'atmosfera del tempo che fu.
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