Scritta da: Christabella del Mar
in Poesie (Poesie personali)
Nel silenzio,
pesa più del solito,
ogni rumore tale,
da spaventare ciò che rimane
di me.
Commenta
Nel silenzio,
pesa più del solito,
ogni rumore tale,
da spaventare ciò che rimane
di me.
Paura e timore
ingredienti perfetti contro l'amore
socialità e solitudine
uno l'opposto dell'altro.
Ma in tempi come questi
sembrano aver perso
tutti e quattro il loro valore.
Ma per chi non teme tale situazione
solitudine paura e timore
non fermeranno mai socialità e amore
per chi invece si abbandona
paura e timore annegheranno mente e core.
Spavento e terrore
troppe volte alimentati da falsità.
La paura per le cose che non vediamo
è la più grande che ci sia.
E ora che ci hanno privato della socialità
ci ritroviamo nella nostra solitudine
a dedicare più tempo a noi stessi
e a riscoprirci.
Perché tanto alla fine
andrà tutto bene.
Andava tutto bene nella mia vita, poi il vuoto
questo è accaduto un giorno per un virus ignoto.
All'inizio era strano e gradevole, non ci credevo
niente scuola, niente compiti e a casa rimanevo.
Poi le cose presero una brutta piega e peggioravano
molta gente si ammalava e alcuni persero cari che amavano.
Altre persone invece non sentivano, ed erano libere
con questo comportamento diventavano becere.
Questa cosa è preoccupante, ma fiduciosi aspettiamo
e nelle mani di angeli con il camice bianco ci affidiamo.
Giorno dopo giorno miglioreranno le cose e alla fine... aspettate
che presto torneremo ad uscire, giocare, è arrivata l'estate.
Cambiamento,
qualcosa di inaspettato.
Ieri c'era libertà
oggi no
ieri si poteva far di tutto
oggi no
ieri ci svegliavamo senza pensieri
oggi no
ieri potevo abbracciare tutti
oggi no
essere chiuso in una casa
senza poter vedere nessuno
la vita normale è distante da me
e da tutti
avere un dubbio costante:
tornerà la normalità?
Ogni mio pensiero
è rivolto a quello
che sta succedendo,
si parla di epidemia.
I volti angosciati,
gli occhi pensierosi,
le labbra tremanti della gente;
la noia incombe!
Il tempo si ferma,
poter socializzare è diventato un sogno.
Aumenta la dipendenza dai social network,
non per uso scolastico
ma per noia.
L'unica positività
è l'intensificazione dei legami famigliari,
con la visione di un film
o con giochi da tavolo.
Drinn! Come la dannata sveglia
che mi buttava giù dal letto presto
e che ora non suona più;
Brumm! Come il rumore delle macchine
che sentivo passare per strada
e che ora non passan più;
Bla Bla Bla! Come le infinite chiacchiere
che facevo in corriera con i miei amici
e che ora non faccio più;
Boomm! Come il rumore della porta
che sentivo al ritorno di mia madre
e che ora non esce più.
Con questa sconosciuta e sconvolgente emergenza
questi suoni per me così normali
non esistono più...
Nel silenzio, rimango solo io, un po' più tranquillo
e a farmi compagnia il sol telefono
che per fortuna ora può tutto fare.
Sembra un codice spaziale
che nessuno immaginava potesse fare così male.
Prima era solo un semplice avvertimento,
adesso è un obbligo,
stare a casa e privarsi di ogni divertimento,
già, sembra quasi come un castigo
ricordare la normalità
come se fosse qualcosa di irraggiungibile,
ma quando tutto questo finirà
sarà incredibile.
Stavo bene, molto bene,
ero felice.
Fluttuavo a destra e a manca,
in su e in giù,
ora non più.
Ho freddo, tanto freddo,
dove mi trovo?
Rumori cupi, sordi,
assordanti.
Voci sovrapposte, sconosciute,
moleste.
Aria acre, nauseabonda.
Luci algide, accecanti,
in che girone sono finito?
Mi palpano, mi tagliano,
mi annodano.
Mi girano, mi rigirano,
mi bagnano,
ma che fanno?
Perché non smettono?
Son forse matti?.
Basta! Basta! Basta!
Non ne posso più.
Urlo, urlo a squarciagola:
non toccatemi più,
lasciatemi stare,
riportatemi dov'ero.
Lì si che stavo bene.
Non c'è verso, non mi ascoltano,
nessuno mi sente.
Son forse sordi?
No! Fan finta di niente.
Tremo dal freddo e dalla paura.
Ma perché sono qui?
Accidenti! No! Non sarò mica nato?
Che vuoi che sia il tuo silenzio,
che vuoi che sia il tuo rancore,
che vuoi che sia la tua lontananza,
che potrei dirti di ciò che tu già sai,
che accade non ti riconosco più
che vorresti per non portarmi quel tuo broncio che fa tanto male.
Che posso dirti lo so dei tuoi capricci letali.
Che posso fare nulla solo dirti vola e sappi volare.