Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)
Paura e timore
ingredienti perfetti contro l'amore
socialità e solitudine
uno l'opposto dell'altro.
Ma in tempi come questi
sembrano aver perso
tutti e quattro il loro valore.
Ma per chi non teme tale situazione
solitudine paura e timore
non fermeranno mai socialità e amore
per chi invece si abbandona
paura e timore annegheranno mente e core.
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    in Poesie (Poesie personali)
    Andava tutto bene nella mia vita, poi il vuoto
    questo è accaduto un giorno per un virus ignoto.
    All'inizio era strano e gradevole, non ci credevo
    niente scuola, niente compiti e a casa rimanevo.
    Poi le cose presero una brutta piega e peggioravano
    molta gente si ammalava e alcuni persero cari che amavano.
    Altre persone invece non sentivano, ed erano libere
    con questo comportamento diventavano becere.
    Questa cosa è preoccupante, ma fiduciosi aspettiamo
    e nelle mani di angeli con il camice bianco ci affidiamo.
    Giorno dopo giorno miglioreranno le cose e alla fine... aspettate
    che presto torneremo ad uscire, giocare, è arrivata l'estate.
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      in Poesie (Poesie personali)

      È strano?

      Cambiamento,
      qualcosa di inaspettato.

      Ieri c'era libertà
      oggi no

      ieri si poteva far di tutto
      oggi no

      ieri ci svegliavamo senza pensieri
      oggi no

      ieri potevo abbracciare tutti
      oggi no

      essere chiuso in una casa
      senza poter vedere nessuno

      la vita normale è distante da me
      e da tutti

      avere un dubbio costante:
      tornerà la normalità?
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        L'epidemia

        Ogni mio pensiero
        è rivolto a quello
        che sta succedendo,
        si parla di epidemia.
        I volti angosciati,
        gli occhi pensierosi,
        le labbra tremanti della gente;
        la noia incombe!
        Il tempo si ferma,
        poter socializzare è diventato un sogno.
        Aumenta la dipendenza dai social network,
        non per uso scolastico
        ma per noia.
        L'unica positività
        è l'intensificazione dei legami famigliari,
        con la visione di un film
        o con giochi da tavolo.
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          in Poesie (Poesie personali)

          Sentivo...

          Drinn! Come la dannata sveglia
          che mi buttava giù dal letto presto
          e che ora non suona più;

          Brumm! Come il rumore delle macchine
          che sentivo passare per strada
          e che ora non passan più;

          Bla Bla Bla! Come le infinite chiacchiere
          che facevo in corriera con i miei amici
          e che ora non faccio più;

          Boomm! Come il rumore della porta
          che sentivo al ritorno di mia madre
          e che ora non esce più.

          Con questa sconosciuta e sconvolgente emergenza
          questi suoni per me così normali
          non esistono più...

          Nel silenzio, rimango solo io, un po' più tranquillo
          e a farmi compagnia il sol telefono
          che per fortuna ora può tutto fare.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Covid 19

            Sembra un codice spaziale
            che nessuno immaginava potesse fare così male.
            Prima era solo un semplice avvertimento,
            adesso è un obbligo,
            stare a casa e privarsi di ogni divertimento,
            già, sembra quasi come un castigo
            ricordare la normalità
            come se fosse qualcosa di irraggiungibile,
            ma quando tutto questo finirà
            sarà incredibile.
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              Scritta da: ELIO BLANCATO
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              Trauma Natale

              Stavo bene, molto bene,
              ero felice.
              Fluttuavo a destra e a manca,
              in su e in giù,
              ora non più.
              Ho freddo, tanto freddo,
              dove mi trovo?

              Rumori cupi, sordi,
              assordanti.
              Voci sovrapposte, sconosciute,
              moleste.
              Aria acre, nauseabonda.
              Luci algide, accecanti,
              in che girone sono finito?

              Mi palpano, mi tagliano,
              mi annodano.
              Mi girano, mi rigirano,
              mi bagnano,
              ma che fanno?
              Perché non smettono?
              Son forse matti?.

              Basta! Basta! Basta!
              Non ne posso più.
              Urlo, urlo a squarciagola:
              non toccatemi più,
              lasciatemi stare,
              riportatemi dov'ero.
              Lì si che stavo bene.

              Non c'è verso, non mi ascoltano,
              nessuno mi sente.
              Son forse sordi?
              No! Fan finta di niente.
              Tremo dal freddo e dalla paura.
              Ma perché sono qui?
              Accidenti! No! Non sarò mica nato?
              Composta martedì 19 maggio 2020
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                in Poesie (Poesie personali)

                I tanti enigmi

                Che vuoi che sia il tuo silenzio,
                che vuoi che sia il tuo rancore,
                che vuoi che sia la tua lontananza,
                che potrei dirti di ciò che tu già sai,
                che accade non ti riconosco più
                che vorresti per non portarmi quel tuo broncio che fa tanto male.
                Che posso dirti lo so dei tuoi capricci letali.
                Che posso fare nulla solo dirti vola e sappi volare.
                Composta martedì 19 maggio 2020
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