Poesie personali


Scritta da: Giorgio Chinelli
in Poesie (Poesie personali)
Questa sera stranamente ti penso...
... stranamente.
Nel silenzio e nel caldo abbraccio del tuo ricordo... ti penso.
La penna non scrive più...
... la carta mi guarda asciutta d'inchiostro e stranamente umida
di lacrime...
Silenzio...
Ma stranamente smetto di piangere e realizzo che l'anima non tradisce...
... e quindi tu sei mia.
Tu stai dormendo nelle sue braccia dopo aver fatto l'amore...
... ma non fa male.
Riesco finalmente a capire...
... stranamente senza soffrire.
Ci si può amare per sempre senza viversi...
... stranamente.
Composta domenica 7 giugno 2020
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    Scritta da: Rosanna Tafanelli
    in Poesie (Poesie personali)

    L'ora blu

    Vieni a trovarmi,
    nell'ora blu della sera,
    quando le dita rosa del tramonto
    hanno tuffato il sole
    oltre la linea curva.

    La pietra è calda
    dell'ultimo raggio dorato,
    negli occhi ancora uno sprazzo
    che li fa cerulei,
    specchio di cielo acceso.

    Venere brilla,
    pianeta-stella inconsapevole,
    dea della bellezza e dell'amore,
    e buca il drappo di raso disteso in alto,
    sorretto da mani d'angelo.

    Aspetto appoggiata al muro,
    le braccia vuote,
    gli occhi pieni di luce,
    l'anima assorta
    ed il cuore innocente.

    Vieni a trovarmi,
    nell'ora blu della sera,
    la nostra.
    Composta venerdì 5 giugno 2020
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      Scritta da: Luca Paletti
      in Poesie (Poesie personali)
      Solo la mia notte sa
      che mi piacerebbe guardarti,
      ammirarti in silenzio,
      come estasi di fronte
      a un Picasso,
      seguire con gli occhi
      ogni curva del tuo corpo,
      soffermarmi sui dettagli
      in un indimenticabile
      balletto di emozioni,
      e finire col tuo sorriso,
      proprio lì, dove l'imbarazzo
      si piega alla dolcezza.
      Composta sabato 6 giugno 2020
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        Scritta da: Rossella Venusto
        in Poesie (Poesie personali)

        Preghiera pagana

        Occhi ardiscono
        sparite lontananze
        penombre inargentano
        attese disperse sulle palpebre
        respiri di nuvole spoglie
        franano sulle nostre lastre infrante
        il seme disseccato sulla carne
        feconderà le colpe e il frutto,
        lo chiameremo sangue

        sia fatta la volontà delle mancanze
        del fiore appena nato, appassito
        nel prato inaridito e cocente
        della fragilità della mente
        della vita fatta niente
        di ogni madre ferita da spine di rose nel ventre
        e di tutti gli istanti che diventano gocce

        sia fatta la volontà del cielo
        del buio del lampo del tuono
        del nero frastuono
        della bellezza crollata
        della memoria
        e di ogni parola aperta astrusa
        incompresa richiusa, allineata
        sui bordi dell'esistenza
        sperando che una qualsiasi eternità
        la possegga

        sia fatta la volontà di ogni preghiera cieca,
        disperata e speranzosa
        urlata o taciuta
        dalle ginocchia spalancate, devastate della sera.
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          Scritta da: monster
          in Poesie (Poesie personali)

          Semplici questioni di principio e fine

          I contorni contesi, gli inestimabili valori umani.
          Srotolati come filo spinato a mani nude, le proprie mani.
          A strenua difesa del margine oltre il quale l'invasione evoca i risvolti più aspri dell'animo.
          Flusso vitale e letale, quando la coscienza di se genera contrapposizione.
          Nessuno negherebbe se stesso,
          e questa è l'unica buona intenzione.
          Composta venerdì 29 maggio 2020
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            Scritta da: Walter Girardi
            in Poesie (Poesie personali)

            Tempi difficili

            In questo tempo complicato
            tutto vien rivalutato
            son le cose quelle semplici che vengono a mancare
            un bacio, una carezza, il potersi riabbracciare
            una stretta di mano quando incontri un conoscente
            quando incontri qualcuno che non conoscevi per niente

            tutto è ancor più complicato se si parla di bambini
            dar loro quel contatto umano per far sentir che gli s'è vicini
            non si possono baciare, abbracciare, coccolare
            è diventato complicato anche il sol farli giocare

            è davvero sorprendente
            quanto si esprima con il corpo, senza che la bocca dica niente.

            Di quei gesti quotidiani sento forte la mancanza
            vivo giorno dopo giorno, aggrappato alla speranza

            torneremo finalmente
            ad abbracciar liberamente.
            Composta domenica 31 maggio 2020
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              Scritta da: Michele Gentile
              in Poesie (Poesie personali)

              Sentieri inversi

              Siamo l'eco di ciò che sarà
              il viaggio a ritroso
              che rammenda
              gli strappi del tempo.
              Per ogni cielo che ci sarà concesso
              germoglierà tra i rami
              il verso più sincero.
              Prima di meritare la pietra costruiremo ponti
              segneremo cammini,
              sentieri inversi
              che ci chiameranno fuori città.
              Osserveremo le leggi della poesia
              ci atterremo alle norme del silenzio
              quando il dolce passo
              della malinconia
              troverà conforto
              tra i rovi dell'oblio.
              China sulle sponde del giorno
              la giovane notte ci sorride:
              I poeti lasciano impronte profonde
              per non farci perdere.
              Composta venerdì 29 maggio 2020
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                Scritta da: Daniela Cesta
                in Poesie (Poesie personali)

                Il mistero della notte del tra il 21 e il 22 maggio

                Adoro il silenzio primaverile
                nel momento del tramonto
                il crepuscolo prende il mio cuore
                e lo tiene sospeso in una incerta dimensione
                melodia silenziosa che avvolge.
                Aspetto la mezzanotte per ascoltare
                il canto degli alberi, le sue celestiali vibrazioni
                leggendaria e arcana storia, dei colossi verdi
                armonia misteriosa, che si collega da albero ad albero
                e fa il giro di tutta la terra, straordinario legame,
                connessione, correlazione e dipendenza
                di tutti gli alberi della terra!
                Una tradizione di richiamo, da un piccolo paese italiano
                da secoli... non si conosce l'origine, mistero di
                un momento misterioso, la vibrazione che parte da una foresta
                italiana e buia, nel cuore della notte di primavera
                un segnale che avverte tutti i giganti della terra
                che insieme canteranno, facendo vibrare, radici, enzimi
                in armonia, stabilita dallo spazio e dal tempo,
                criptico, enigmatico, come il mio amore grande, che avverto
                per gli alberi, un segreto incomprensibile
                che lega me e loro.
                Nel buio della notte, appoggiata sotto una quercia maestosa
                percepisco il suo calore, odo la sua protezione
                i rumori nel buio profondo, mi intimoriscono, la paura sembra crescere,
                ma toccando la corteccia la sento tiepida, qualcosa di invisibile
                penetra dai pori della mia pelle, invisibili enzimi come piccole bolle
                luccicanti, che entrano nel mio sangue e donano forza ed energia,
                ascolto respiri o forse è solo la brezza del vento
                ma l'energia fluisce e stordisce ogni corpo,
                una tenue vibrazione che assomiglia al refolo del vento
                ma più dolce, il segnale è partito, il soffio è sotto le radici
                verso tutti gli alberi della terra, con un ordine: Cantiamo insieme!
                Non si può comprendere, ma è verità.
                Composta giovedì 28 maggio 2020
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