Poesie personali


Scritta da: Roberto ANGELILLO
in Poesie (Poesie personali)

Quando si pensa

Il pensiero viaggia in ogni dove
e il dove è pieno di ogni cosa
di già vissuto, di non vissuto
di gioia e di dolore
di desideri toccati con mano viva
oppure che abitano nascosti nel cuore
con una immensa voglia di poterne uscire
per essere assaporati dalla realtà.
Il pensiero talvolta riusciamo ad addomesticarlo
a esserne padroni e portarlo solo nel dove
scelto dalle nostre esigenze
ma talvolta diventa padrone assoluto
riesce a scavare dentro l'anima
conquistando anche quello che di più nascosto ci sia
e così si parte per un viaggio senza meta
talmente interminabile che si avverte la fatica nel corpo,
nel cuore.
Comunque sia, la sola verità è che fa uso solamente
di ciò che si trova ospite dentro di noi,
non scappiamo da esso, sarebbe come scappare
da quello che si è, che si desidera
e l'unica maniera perché non sia pensiero
è trasformarlo in realtà.
Composta venerdì 30 gennaio 2015
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    Scritta da: Robynn Désirée
    in Poesie (Poesie personali)

    Al calar della sera

    Soffio intenso tra le onde del mare
    Dolce tintinnio sulla spiaggia deserta
    Gocce fredde s'appoggiano rare
    ovunque
    e fu silenzio, e sento silenzio

    Scorre il tempo e con esso la storia
    Affonda un'anfora tra i profondi abissi
    Dimentica gli anni e la memoria
    chiunque
    e fu buio, e vedo buio

    Cuce i petali il candido fiore
    Cala la sera come pesanti palpebre
    Nell'aria si ode alcun rumore
    dovunque
    e fu quiete e pace.
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      Scritta da: Nicola Antonicelli
      in Poesie (Poesie personali)
      Scroccano sotto le suole delle mie scarpe, foglie. Foglie gaie, foglie ramate, rugginose e arrossate, foglie state, vissute, tessono il tappeto d'un altro estate. I miei passi seguono le foglie, le stagioni muovono il vento insieme ai miei passi. Passi come i battiti del caldo cuore della terra. Palpita il mio cuore, in quest'autunno ginevrino.
      Vanno. Vanno come le foglie al vento. Volo per le Ande sino alle onde mediterranee. Foglia per una stagione, pronta per l'inverno. Pronta per l'inferno. Si nasce, poi si muore. Voglia d'esser foglia, foglia viva, foglia morta, foglia foglia e ancora voglia, d'esser... ancor più foglia.
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        Scritta da: Dario Pautasso
        in Poesie (Poesie personali)

        Borderline

        Io, io vengo giù dal cielo,
        lucente come un lampo
        che subito ritrae le braccia infuocate
        in un tacito brontolio.
        Colmo i vostri occhi accecati.
        Spalanco le vostre labbra gelate.

        Ma non è che un attimo,
        un gesto folle di vita,
        una danza dissennata e potente:
        chi guarda in alto si commuove,
        qualcun altro applaude,
        qualcuno esulta perfino.

        Ma non basta un attimo, no.
        Non basta il vostro plauso.
        Sono ancora dietro le nuvole
        sono di nuovo nascosto nel buio,
        sospinto dalla tempesta.
        Composta domenica 18 dicembre 2011
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          Scritta da: Manuela Camporaso
          in Poesie (Poesie personali)
          Salvami dall'idea di un sogno sbagliato,
          chiudo gli occhi per dimenticare
          ma le voci della mente mi hanno ingannato

          Disegno un mondo nuovo allo specchio e sorrido
          Vorrei tuffarmi nel Sole per abbracciare una nuova me
          ma aspetto solo le ore della Notte per dormire sulla realtà

          Ingiustificato il mio volo, ho scelto di andare
          in quel posto accessibile a pochi, per aiutare

          In quel luogo dove l'amore non ha nome
          perché è tutto quello che diventi,
          il cosa, il dove, il come.
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            Scritta da: Vito Rattoballi
            in Poesie (Poesie personali)

            Vi racconterò di un sogno di mezzanotte

            Vi racconterò il sogno di mezzanotte
            della giornata di vento di maestrale,
            quaggiù
            nelle schiumose spiagge invase.
            Vi racconterò del viaggio
            nelle cento terre,
            delle cento chiese e cento palazzi,
            dei cento paesi e luoghi,
            dei cento uomini e donne,
            dei cento profumi e colori,
            per un lungo percorso
            cercando musiche e suoni,
            in qualunque spazio o trasparenza di vita.

            Alzati per un giorno improvviso,
            todo el amor del vecchio Neruda,
            raccogli le pietre scomparse,
            nascondile per essere riconosciute sempre,
            sempre agli occhi stanchi,
            alle innumerevoli e scordate canzoni,
            o forse il dio della nullità che ci sconvolse
            verso inutili pazzie.

            Ti lascerò per sempre alle tue rose
            e al giardino che non hai avuto,
            vagando per attimi lungo le siepi d'inverno
            e le dune dell'isola,
            ascoltando gli uccelli che a stormi ritornano
            all'Africa.
            Composta nel 2015
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              Scritta da: Oceanblu66
              in Poesie (Poesie personali)

              Che Bianco

              Ristoro i miei sensi
              con una buona dose di Bianco.
              Sorseggio,
              assaporo...
              è un buon Bianco d'annata
              dal colore intenso
              profumo pronunciato.
              Ampio... sentori di frutta matura
              un po' me ne intendo
              Sorseggio... ehm... lo sento asciutto
              morbido... delicatamente fruttuoso
              direi ben equilibrato.
              Che Bianco!
              Mi prende... mi sorprende
              non ho idea da quale vigneto arrivi
              mi inebria
              ed intanto... sorseggio.
              Composta lunedì 16 giugno 2014
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                Scritta da: Giuliana Z.
                in Poesie (Poesie personali)

                In questa silenziosa notte

                In questa fredda e silenziosa notte
                è un cuore ferito che si confida
                confuso e triste mi racconta di te
                che con indifferenza hai permesso
                alla tua essenza di lasciarsi sfogliare
                in un album di fotografie.

                In questa invernale e triste notte
                raccontano di noi vecchie immagini
                annebbiate da gocce di pianto
                create da quel tuo stupido orgoglio,
                e da me, che sono stata sorda e cieca
                al tuo lento cambiamento.

                In questa distaccata e taciturna notte
                imprigionati fra sorrisi e lacrime
                riaffiorano frammenti di ricordi,
                segni lasciati dal tuo passaggio
                che con costanza hanno plasmato
                la donna che ora sono diventata.

                In questa misteriosa e gelida notte
                aggomitolata in una calda coperta
                mi lascio avvolgere dal suo calore
                quasi fosse il tuo caldo abbraccio
                con il cuore custode di foto sbiadite
                a mantenere viva la tua distante presenza.
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