Poesie personali


Scritta da: Nicola Antonicelli
in Poesie (Poesie personali)
Scroccano sotto le suole delle mie scarpe, foglie. Foglie gaie, foglie ramate, rugginose e arrossate, foglie state, vissute, tessono il tappeto d'un altro estate. I miei passi seguono le foglie, le stagioni muovono il vento insieme ai miei passi. Passi come i battiti del caldo cuore della terra. Palpita il mio cuore, in quest'autunno ginevrino.
Vanno. Vanno come le foglie al vento. Volo per le Ande sino alle onde mediterranee. Foglia per una stagione, pronta per l'inverno. Pronta per l'inferno. Si nasce, poi si muore. Voglia d'esser foglia, foglia viva, foglia morta, foglia foglia e ancora voglia, d'esser... ancor più foglia.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Dario Pautasso
    in Poesie (Poesie personali)

    Borderline

    Io, io vengo giù dal cielo,
    lucente come un lampo
    che subito ritrae le braccia infuocate
    in un tacito brontolio.
    Colmo i vostri occhi accecati.
    Spalanco le vostre labbra gelate.

    Ma non è che un attimo,
    un gesto folle di vita,
    una danza dissennata e potente:
    chi guarda in alto si commuove,
    qualcun altro applaude,
    qualcuno esulta perfino.

    Ma non basta un attimo, no.
    Non basta il vostro plauso.
    Sono ancora dietro le nuvole
    sono di nuovo nascosto nel buio,
    sospinto dalla tempesta.
    Composta domenica 18 dicembre 2011
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Manuela Camporaso
      in Poesie (Poesie personali)
      Salvami dall'idea di un sogno sbagliato,
      chiudo gli occhi per dimenticare
      ma le voci della mente mi hanno ingannato

      Disegno un mondo nuovo allo specchio e sorrido
      Vorrei tuffarmi nel Sole per abbracciare una nuova me
      ma aspetto solo le ore della Notte per dormire sulla realtà

      Ingiustificato il mio volo, ho scelto di andare
      in quel posto accessibile a pochi, per aiutare

      In quel luogo dove l'amore non ha nome
      perché è tutto quello che diventi,
      il cosa, il dove, il come.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Vito Rattoballi
        in Poesie (Poesie personali)

        Vi racconterò di un sogno di mezzanotte

        Vi racconterò il sogno di mezzanotte
        della giornata di vento di maestrale,
        quaggiù
        nelle schiumose spiagge invase.
        Vi racconterò del viaggio
        nelle cento terre,
        delle cento chiese e cento palazzi,
        dei cento paesi e luoghi,
        dei cento uomini e donne,
        dei cento profumi e colori,
        per un lungo percorso
        cercando musiche e suoni,
        in qualunque spazio o trasparenza di vita.

        Alzati per un giorno improvviso,
        todo el amor del vecchio Neruda,
        raccogli le pietre scomparse,
        nascondile per essere riconosciute sempre,
        sempre agli occhi stanchi,
        alle innumerevoli e scordate canzoni,
        o forse il dio della nullità che ci sconvolse
        verso inutili pazzie.

        Ti lascerò per sempre alle tue rose
        e al giardino che non hai avuto,
        vagando per attimi lungo le siepi d'inverno
        e le dune dell'isola,
        ascoltando gli uccelli che a stormi ritornano
        all'Africa.
        Composta nel 2015
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Oceanblu66
          in Poesie (Poesie personali)

          Che Bianco

          Ristoro i miei sensi
          con una buona dose di Bianco.
          Sorseggio,
          assaporo...
          è un buon Bianco d'annata
          dal colore intenso
          profumo pronunciato.
          Ampio... sentori di frutta matura
          un po' me ne intendo
          Sorseggio... ehm... lo sento asciutto
          morbido... delicatamente fruttuoso
          direi ben equilibrato.
          Che Bianco!
          Mi prende... mi sorprende
          non ho idea da quale vigneto arrivi
          mi inebria
          ed intanto... sorseggio.
          Composta lunedì 16 giugno 2014
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Giuliana Z.
            in Poesie (Poesie personali)

            In questa silenziosa notte

            In questa fredda e silenziosa notte
            è un cuore ferito che si confida
            confuso e triste mi racconta di te
            che con indifferenza hai permesso
            alla tua essenza di lasciarsi sfogliare
            in un album di fotografie.

            In questa invernale e triste notte
            raccontano di noi vecchie immagini
            annebbiate da gocce di pianto
            create da quel tuo stupido orgoglio,
            e da me, che sono stata sorda e cieca
            al tuo lento cambiamento.

            In questa distaccata e taciturna notte
            imprigionati fra sorrisi e lacrime
            riaffiorano frammenti di ricordi,
            segni lasciati dal tuo passaggio
            che con costanza hanno plasmato
            la donna che ora sono diventata.

            In questa misteriosa e gelida notte
            aggomitolata in una calda coperta
            mi lascio avvolgere dal suo calore
            quasi fosse il tuo caldo abbraccio
            con il cuore custode di foto sbiadite
            a mantenere viva la tua distante presenza.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Rosita Matera
              in Poesie (Poesie personali)

              Un prato di margherite

              Anna, nei tuoi occhi
              ho visto finestre
              da cui uscivano i sogni di una piccola donna
              che prepara il caffè mentre canta la radio,
              che scrive parole mentre pensa all'amore,
              che sorride alle amiche col nuovo cappello,
              che passeggia intonando un allegro canto.
              ... sogni di sole, di vento, di strade
              di piccole cose
              odorose di vita.

              Sul tuo volto
              danzava un prato di margherite,
              calde di gioia da dire e da dare.
              Ma in quegli occhi profondi, di cielo sereno,
              d'un tratto
              le margherite son state strappate
              ... gettate nel vento
              in un grido infinito
              un urlo che sento
              che s'è fatto silenzio.
              Ma quel silenzio, Anna
              è rotto per sempre
              dalla bellezza delle tue parole,
              semi di vita
              strappati e gettati
              a cui la terra ha fatto giustizia,
              perché accarezzandoli li ha fatti fiorire
              in un prato infinito di margherite
              che ora nessuno potrà più strappare
              perché ora sono libere di cantare
              un canto nuovo, un canto di Vita
              che vola più in alto dei fili spinati
              e della follia dei fucili puntati.
              Composta martedì 27 gennaio 2015
              Vota la poesia: Commenta