Poesie personali


Scritta da: pax
in Poesie (Poesie personali)

Relax

Sul mio viso una lacrima di stanchezza
scende lenta portandosi via anche questo giorno,
un solo momento ancora per ascoltarmi,
vedere il tempo che porta il suo trascorrere,
un pensiero alla vita dolce carezza,
alzo lo sguardo al cielo: ringrazio Dio.
Composta lunedì 25 maggio 2015
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    Scritta da: Rosa Triglia
    in Poesie (Poesie personali, Poesie d'amore)

    Sbaglio d'amore

    Non sarà mai uno sbaglio
    quello di averti amato
    amore mio.
    Provare emozioni,
    sentimenti.
    Donare il tuo cuore
    alla persona che ami davvero
    non è mai uno sbaglio d'amore.
    Non mi pentirò mai
    di aver volato insieme a te,
    due angeli con una sola ala.
    Di aver conosciuto l'amore vero,
    di continuare ad amarti
    anche se adesso è finita.
    Non sarà mai uno sbaglio d'amore,
    non per me.
    Perché ho avuto
    un grandissimo dono dalla vita,
    quello di amare te.
    Composta giovedì 19 aprile 2012
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      Scritta da: Gabriella Stigliano
      in Poesie (Poesie personali)

      La nostra quercia

      Abbracciati all'ombra
      della nostra quercia
      udivamo il cantare delle ninfe
      e guardavamo il tramonto
      abbassarsi lontano
      come una mistica visione,
      ma negli inverni avanza
      l'ululato dei venti,
      che porta via
      bellezza e giornate d'amore
      divenute ricordi.
      Ogni anno
      attendo la primavera
      che allevia i miei sguardi,
      al riparo fra gli incanti
      della nostra dimenticata quercia.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Mabel

        Ho trascorso un pieno
        di storie d'amore,
        ciascuna ha piantato
        un arbusto
        che punge tra rughe di muri.
        Aprendo la porta
        della casa sconfitta
        il canto conduce
        nel guscio protetto
        dalla buccia ruvida del litchi
        dove è rimasto il gusto
        del tuo sapore esotico
        Mabel,
        mi avvicino ai tuoi battiti
        col cuore blindato,
        parola di tempo che corre
        a tenuta di cuore cercando
        nel vuoto uno spazio
        davanti allo specchio
        in attesa
        che accada una magia
        per dipanare la matassa.
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          Scritta da: Alfredo Landi
          in Poesie (Poesie personali)

          Attenta

          Attenta
          Quando vai a letto la sera
          Per esserti vicino sarò trama ed ordito della tua camicia
          e tanto più stretta ti terrò quante più smanie avrai
          Attenta
          Sarò il guanciale per avere la tua guancia sulla mia
          e sentire ogni tuo sospiro e contare quanti son dedicati a me
          Attenta
          Sarò la mano passata fra i capelli
          Poiché di tue carezze non avrò regalo
          Attenta
          Passerò nel tuo cuore e scorrerò fra i tuoi pensieri
          Attenta
          Non t'aspettare l'alba
          Io ho spento l'aurora.
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            Scritta da: Nadia Consani
            in Poesie (Poesie personali)

            La mano di maria

            Venni a Lourdes con animo inquieto,
            ma non v'era il buio dentro di me,
            cercavo solo uno spiraglio
            per liberarmi dalle pene.
            Quel giorno tiepido di Maggio,
            dietro ad una processione di fedeli
            lenta,
            assorta,
            interminabile,
            ti miravo da lontano posta nella nicchia
            come icona di una rivelazione
            e mi chiedevo se davvero c'eri.
            All'istante una goccia,
            come lacrima dalla pietra asciutta,
            sul mio capo dubbioso sentii cadere,
            fredda come ghiaccio,
            pesante,
            impossibile, perché
            soltanto più in là
            dalla roccia sotto i tuoi piedi,
            grondava l'acqua.
            Fu un bonario scapaccione
            di madre al figlio,
            come a dire eccomi, sono qui ad ascoltarti.
            Sento ancora il gelido,
            inspiegabile
            tocco della tua mano, Maria,
            monito materno a rafforzare la mia fede.
            Composta venerdì 6 giugno 2014
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              Scritta da: Nadia Consani
              in Poesie (Poesie personali)

              Mamma

              Avevi la fierezza di regina,
              e la consapevolezza della tua femminilità,
              eri madre dolce e severa insieme,
              eri moglie sempre innamorata,
              eri donna forte, coraggiosa,
              lottavi per la vita e l'amore
              e la tua presenza era lo scoglio
              su cui poggiare le nostre ali
              di bambini e poi di adulti.
              La tua schiena aveva superato le fatiche,
              la miseria e le difficoltà,
              ma ti aveva mantenuta bella, la tua forza.
              Il brio regalava un segno
              indelebile sulle tue labbra,
              anche quando il tempo
              non aveva più clemenza
              e il profumo di borotalco
              ti rendeva fresca, sempre,
              come un fiore appena colto,
              anche quando il sonno eterno
              ti ha portata via con sé.
              Composta domenica 10 maggio 2015
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                Scritta da: Nadia Consani
                in Poesie (Poesie personali)

                Coraggio

                Cumuli d'incertezza e paura di fragilità
                si alternano, insistenti,
                al coraggio di sopravvivere
                sopra un campo minato
                da incontrollabile follia,
                la tua.
                Tentennano le foglie
                nell'impeto del vento,
                metafora di lucida smania
                a voler vedere rami spezzati
                e arrendevole debolezza,
                ma radici ben piantate
                non si lasciano scalfire,
                ben coperte da un manto
                di solida determinazione
                a voler combattere i soprusi
                di stupide rivalse.
                Il limbo dell'oblio
                ferma la volontà della saggezza,
                del perdono,
                dei sentimenti
                e resti imprigionato
                da catene ossidate dal rancore,
                dall'indifferenza,
                dalla perseveranza a camminare
                sulla strada della solitudine.
                Un giorno non lontano
                il vento dovrà frenare la sua ira,
                perché anche tu sarai vecchio
                e stanco
                e solo,
                e mai vincitore assoluto.
                Sì, durante questi temporali
                l'albero avrà perso qualche foglia,
                sarà indebolito da ferite indelebili
                futili trofei della tua ambizione,
                ma almeno nelle ultime primavere
                avrà di nuovo fiori
                e canti di uccellini.
                Composta venerdì 1 maggio 2015
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