Cucchiaino
Anime vaganti,
cuori solitari nei viali,
sotto alberi bagnati di rabbia,
esistenze mobili e crude.
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Anime vaganti,
cuori solitari nei viali,
sotto alberi bagnati di rabbia,
esistenze mobili e crude.
Mentre ti penso, il tempo
si ferma e nicchia,
e non so che fare,
che dire senza te;
se solo tu sapessi,
sapessi.
Bisogna prendere in mano
la propria vita,
bisogna cercare di viverla,
non lasciarsi vivere;
ma non è facile,
in un mondo brutto come questo;
sento in me,
la voglia di far qualcosa,
qualcosa;
e guastare la vita più che si può;
tanto il tempo passa lo stesso,
e non aspetta nessuno;
il tempo ci porta via,
via.
Riccioli biondi
scendono sul viso
dalle rosse e paffute
guance che
si rigonfiano
al ridente sorriso e
mostrando bianchi dentini
e gioiosi occhi
alla vita teneramente
ti approcci.
Come è bella la luna! Scintilla gloriosa dall'alto
luce armoniosa, soave, argentea, nel silenzio enigmatico,
gli occhi brillano osservandola, l'anima sembra pacificarsi,
attorno a lei, le stelle brillano festose, l'astro orgoglioso,
gelido e lucente, ha su di sè, la bellezza di tutta la galassia,
ispira me nel profondo, mi piace guardarla, intenerisce il mio cuore,
amo la sua luce soffusa, brillante e misteriosa,
amo la sua melodiosa, bellezza notturna,
amo il suo gelido silenzio, che spinge le mie palpebre
a chiudersi nel riposo della notte, sognando solo cose belle.
Umori teneri, malinconici, brillanti,
influsso settembrino, arriva lentamente,
carezza boschi e monti, ancora verdi,
sotto il sole scintillante, ma il mio spirito
sente il cambiamento, come onde armoniose e silenziose,
carezzano il cuore, e la profondità dell'anima,
nel tramonto irreale, tra il vento leggero,
sublime pensiero d'amore, nell'immenso recondito,
come una dolce danza invisibile, che carezza la natura,
come una goccia di rugiada, che scivola leggera,
il passo felpato di una volpe silenziosa,
gli occhi lucenti di un lupo, sul sentiero erboso,
abbraccio gli alberi e carezzo foglie, mentre
dei fiori viola tra l'erba, annunciano,
l'arrivo, tra poco tempo, dell'autunno.
Non c'è inganno maggiore,
dalla bellezza esteriore,
come una foglia d'autunno,
fa il suo tempo e poi cade,
offuscata dagli occhi rimane,
la grazia nascosta interiore.
Mi accontento di questo,
nel ricordo di un tempo,
dove sogni e speranze,
le portavo dentro,
rimembro e sospiro,
ogni attimo che vivo.
Sotto forma di larva,
ora il bruco si trasforma,
vola sulle fantasie,
nate prima delle idee,
e si posa sul tuo petto,
la farfalla che ho dentro.
Ho abbandonato
le valigie in stazione
e sono partito
in questo grigio inverno
in cerca di me stesso.
Ho messo da parte
i risparmi dello spirito
ed ora posso cominciare
a spendere la vita.
Conoscerò finalmente
una città di parole
governata dai poeti
in tasca un'intera
eredità di stenti
per potere sopravvivere
e dopo tanto peregrinare
incontrerò il paradiso
dei nudisti dell'anima.
Sarà tutto dentro questo racconto d'amore
senza amore,
questo delirio senza febbre.
Spunterà senza preavviso
nella fitta tenebra
un bagliore improvviso di luce.
Era un sogno, fu un castello
distrutto sotto un cielo di preziosa speranza.
Racconto di un amore vissuto in un istante
o forse dissolto dagli stessi ingenui amanti,
costretti con tanto dolore al annullare il loro amore, senza poter esprimere mai la loro passione.
Soli in mezzo a un oceano ad affrontare le tempeste della vita.
Vita piena di confuse storie o di false e distorte verità.
Moglie prima Padre dopo,
distanti ormai persi nel tempo,
da lunghi tramonti.
Non bastano gli anni per dimenticare al sol
pensiero trasudano ancora rare emozioni.
Incredule chiacchiere e complesse confessioni e ancora una volta un'enorme dolore, nel raccontarsi di quell'Amore .
Strano destino di, chi non muore, anime perse, Anime forti, stanche, dal tempo corrosi.
Siete così preziosi
voi che siete nel cuore
che siete presenti
anche se distanti
e mi avete lasciato qui
solo nel mondo
a lacrimar diamanti.