Poesie personali


Scritta da: milanoteca
in Poesie (Poesie personali)

Sentire

Sentire come se qualcuno volesse
che il mio cuore perisse
e si liberasse da ciò che sente e desidera.
Sentire come se qualcuno
volesse la sua fine
per sollevarsi in tempo
dal peso di una colpa.
Sentire un altro cuore
in forte ritirata,
mentre sotterra tutto
lasciandomi la mano
quasi volesse dirmi:
perdona il mio pudore
perciò ora soffri e taci
accetto il tuo rancore
e scusami davvero
per tutti i miei "ti amo",
i baci, i nostri sguardi
per aver fatto l'amore.
E lacerarsi ancora
strappare via ogni rosa
da terra, con dolore
distruggere ogni cosa.
Composta mercoledì 10 maggio 2017
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    Scritta da: RaiMbow
    in Poesie (Poesie personali)

    Le rondini

    Intersecano voli nel cielo terso
    tracciando traiettorie incomprensibili a noi,
    che non conosciamo più la libertà.
    Un soave verso, il loro garrito,
    riempie l'aria di melodie armoniose incomprensibili a noi,
    che non sappiamo più ascoltare.
    V'invidio un po' piccole creature:
    la vostra vita è breve e piena di avversità
    e sapete apprezzarla a differenza nostra,
    che non sappiamo viverla.
    Composta martedì 16 maggio 2017
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      Scritta da: Claudio De Lutio
      in Poesie (Poesie personali)

      I martiri di Chicago

      "Nella fabbrica il rumore era già alto!"
      Gridavano nel pianto a soprassalto.

      Gli spari vili sulla inerme folla
      frangean le vite al pari di una olla.

      Lì a Chicago otto erano, martiri
      e condannati, tranne tre, agli inferi:

      scambiati per spietati attentatori,
      nella protesta dei lavoratori.

      Con sopra il collo un laccio, tenea loro
      il boia, che stretto avea all'udir del coro:

      "O gente mia non moro! Oggi non moro!"
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        Scritta da: Claudio De Lutio
        in Poesie (Poesie personali)

        O Mamma

        O mamma, o carissima mamma!
        In braccio a te stretto acquietava
        il pianto, quel po' che un po' calma
        di nuovo il tuo bimbo ti dava.

        Ti dava, o mamma, o mia cara!
        L'ingenua purezza, il candore,
        la gioia, l'innocenza più rara,
        ormai fanciulletto, il tuo fiore.

        Un fiore, o cara, o mia mamma!
        Un fiore ancora per te,
        tra tutte le donne la gemma
        pel figlio cresciuto: per me!
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          Scritta da: Danza di Venere
          in Poesie (Poesie personali)

          Petalo di rosa

          Quando il sole si nasconde ed il giorno diventa buio,
          Quando nella notte cerchi uno spiraglio di luce,
          E rimanendo incantato da un cielo senza nuvole
          ti chiedi come potrebbe essere,
          Quando al mattino cambi le abitudini perché costretto,
          E appena sveglio non vedi oltre le ciglia bagnate,
          Quando doneresti ogni melodia per udire solo una parola,
          Ma l'uomo si fa bambino e la donna torna ragazzina,
          Quando delle parole non vorresti fartene nulla
          dato che basterebbe un semplice sguardo,
          E tu non vorresti mai accettare questa realtà,
          È in questo momento che tutto cade,
          è così che muore un rosa,
          Alta nel suo stelo pungente,
          Chioma prepotente di un rosso incandescente,
          Elegante e silenziosa va via senza dire niente.
          Petalo dopo petalo cerco di ricomporre ogni ricordo,
          Nel cuore e nella mente sei viva più che mai,
          Non ti dimenticheremo mai,
          Ogni attimo è cucito nel cuore di un figlio lontano.
          Composta domenica 14 maggio 2017
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie personali)

            Aria nuova

            Il buon senso non dipende sempre
            dal consenso* (referendum), ma tutti,
            a quel che sento, hanno perso il senno
            e qui se ne fa solo cenno. Il cervello,
            quando conta, vede le cose pur da
            un'altra sponda. Magari, si è voluto
            poggiare sul contesto popolare*
            (cassa integrazione), e si è fatta una
            scelta di opportunità* (no al 67%) sol,
            e sol, perché i vertici si vuol cambiar
            e a casa loro rimandar! Alitalia, Alitalia
            non puoi aver bisogno sempre di una
            balia! Senza esser fenomenale, devi
            dimostrare d'esser concorrenziale se
            non vuoi pigliar quelle labbrate che
            vedi quanto fanno male sul piano
            sociale. Se poi ti riprendi è perché
            questo, bene, lo intendi. E se i
            dirigenti la ripresa non han saputo fare
            si devono cambiare, ma pur la loro
            buonuscita sia fallimentare; è un dato
            che altre compagnie aeree ben san di
            che campare; perché qui, dunque, non
            s'è saputo fare? Un analisi seria è
            salutare. Il cittadino non ha più voglia,
            di buttar soldi, nella fogna* (a perdere).
            Di sicuro paga di più saper gestir la
            cosa* (azienda) che stare sempre in
            posa, come gongolare senza utilmente
            realizzare, tanto per precisare. Piuttosto,
            come proposta alla ripresa, auspicando
            una vendita che non sia un'offesa, si
            pensi a far dividendi coi dipendenti, in
            una parte percentuale, come stimolo
            anche il proprio interesse a realizzare,
            e da contratto si sigilli questo patto.
            Allor si vedrà meglio come e dove
            risparmiare e specie se lo stipendio va
            a degradare ci sarà un controllo capillare.
            E or divago e allungo lo spago* (discorso).
            I dividendi, in percentuale, si devono
            accantonare anche per il terzo mondo,
            per aiutarlo a sviluppare, ch'è un modo
            di pagare pegno, perché con l'aereo si va
            a inquinare un bene così condominiale*
            (Pianeta) che per tutti gli uomini
            infinitamente vale. E questa logica ogni
            compagnia aerea deve applicare. La
            politica e i sindacati mondiali siano su
            questa linea schierati, che non è una
            pazzia gestir l'economia cambiando
            filosofia. Anche così si combatte, in una
            società, che sul capitalismo si è saputa
            così ben fondar che di umano poco ha.
            Di certo la mia soluzione non piace, perché
            il mondo sotto una coltre di ipocriti giace,
            che come un cane mordace, a ciò,
            guarderanno con occhi di brace. Ma questa
            equazione è il vero bidone di chi vive
            un'amara situazione* (disagio sociale).
            Altro che "fatti loro" a chi ci porta in volo!
            E non solo all'aereo, anche ad altro va il
            pensiero* (impatto di industrie, governi...),
            perché lo sviluppo equo è un problema
            di molto serio. E se davvero la soluzione
            mia è un'utopia, allor si trovi una diversa
            via che con l'altra metà del cielo* (chi
            soffre) sia in sintonia, perché del domani
            ci sia garanzia.
            Composta sabato 13 maggio 2017
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