Poesie personali


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie personali)

Brexit

L'Inghilterra è una snobbissima e
nebbiosa terra, lì han la puzza sotto
il naso così non è per caso che
vedon, ciò che non conviene, così
volgare da darsi alla fuga, per non
farsi contaminare. Nell'Europa,
del resto, stanno più in alto*
(geograficamente), che per
raggiungerli serve pur fare un
incredibile salto* (Manica). Ma
tengon la distanza perché
l'immigrato non lo vogliono, in
sostanza. Altro che antieuropeisti
sono solo degli arrivisti, eppur son
i primi responsabili* (inquinamento
e sfruttamento colonie) di esodi
mai visti. Che l'Europa valuti bene
a fondo, quando va a saldare
il conto* (l'uscita). Non si faccia
tanti scrupoli che non siamo mica
stupidi! Or tantissimo mi dolgo
per la strage tremenda*
(Manchester 24-05-2017), ma
tutto ciò ha un senso, anche se
non sembra. Perché in un mondo
di deficienti a pagar son sempre
gli innocenti.
Composta giovedì 25 maggio 2017
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    Scritta da: Elena Dandini
    in Poesie (Poesie personali)

    Sono nata barocca

    Sono nata barocca,
    riccioli,
    volute,
    frondosi e lussureggianti capitelli
    i miei pensieri.
    Architettura
    che guarda sdegnosa
    la lineare freddezza
    dei tempi.
    Un estetico disgusto mi pervade
    per linee che rubano
    fantasie.
    Tutto essenziale,
    minimale,
    senza anima,
    senza amore.
    Pietra tenera di Sicilia
    forgiata al bello,
    divento granito
    allo scorgere di un martello deturpatore
    di secoli di riccioli,
    volute
    e di frondosi lussureggianti capitelli.
    Il barocco
    è supremo atto d'amore.
    Composta giovedì 25 maggio 2017
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      Scritta da: Nataly Laganà
      in Poesie (Poesie personali)

      Al libro nuovo

      Oh, poesia
      che non porti pani,
      incompatibile
      come la neve coi tulipani.
      Qui c'è il mio cuore
      che sempre spera
      di cogliere dolce frutto
      la prossima primavera.
      Scorre la linfa
      e spinge l'energia
      scoppiano germogli
      e rime per magia,
      assaporando con arte
      ciò che già esiste
      da un'altra parte.
      Con spunti di filosofia
      e la copertina di piquet
      a mazzo di poesia
      creato come bouquet.
      Il tutto d'indefinibile colore,
      desiderio di vita
      che vive in un fiore,
      pagine si schiudono
      come petali di carta velina,
      sono ali di farfalla cosparse
      di prodigiosa polverina,
      con essa viaggiando
      verso altri sogni d'oro
      si scioglierà la neve,
      si scoprirà un libro nuovo.
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        Scritta da: Roberto Di Nardo
        in Poesie (Poesie personali)

        Apri la porta

        La prima porta si apre con la chiave bianca.
        La seconda gira se stessa quando è stanca.
        La terza divora la sorte.
        La quarta porta la morte.

        Sulle note del passato
        sfoca il suono che leggevi
        delle pagine che ti ha lasciato
        hai scoperto che solo restavi
        dentro classi o dentro celle
        tra sorrisi o nelle stelle,
        ti accorgevi che quelle più belle
        non ti entravano dentro la pelle.

        La prima porta ti apre un angolo di mare,
        la seconda porta lontano a naufragare.
        La terza divora il cuore
        la quarta mostra l'amore

        era il tempo per sognare
        di una viola profumata
        con radici già nate spezzate
        nella pioggia le avevi perdute.

        Ritornare dentro a stare
        da finestre con veduta
        metti i dischi che cambian d'estate
        e le prime pastiglie bevute,
        occhi veri dentro al cuore
        e nient'altro da donare
        le ferite ti fanno piacere
        dandoti un'anima da sfregiare.

        La prima porta si apre con la chiave bianca
        la seconda gira se stessa quando è stanca
        la terza divora la sorte
        la quarta...

        mura intorno anche se ridi
        o se metti i tuoi vestiti.
        Questo è il posto che ho scelto per dire
        quale porta adesso voglio aprire.
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          in Poesie (Poesie personali)

          In questo rugginoso tramonto

          Osserverò l'ultimo raggio
          di sole in questo
          rugginoso tramonto di maggio
          e penserò ai tuoi capelli rossi
          abbagliati da quella
          luce d'estate
          di un anno fa!
          Vidi i tuoi capelli
          chiome rossastre
          mosse dal zefiro,
          distendersi sulle tue marmoree
          spalle.
          E le tue gambe, colonne
          possenti muovevano il tuo esile corpo.
          In quell'attimo
          scoccò il tempo dell'amore;
          fummo entrambi
          imprigionati da un alchimia
          di sensi
          che rese prigionieri
          i nostri corpi.
          Uno sguardo, rare parole
          e tutto fù così magico
          inspiegabile,
          incomprensibile!
          Fu come se le anime nostre
          avessero complottato
          a nostra insaputa,
          avevano coniato un incontro
          un sodalizio
          inaspettato!
          Tu, io, noi
          da sempre
          avevamo atteso
          quel magico canto
          che suona l'amore.
          Quella mistica attrazione
          dove
          la forza del destino
          in azione
          plasma
          e modella
          le anime
          che si amavano
          ma si aspettavano!
          Composta mercoledì 24 maggio 2017
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            Scritta da: Ada Roggio
            in Poesie (Poesie personali)

            La certezza della vita

            Da tanto tempo, tanto.
            Da tanto tempo, chiedevo.
            Da tanto tempo, troppo.
            Si troppo tempo, tanto da farmi invecchiare.
            Allora,
            ho rimesso la mia vita a posto
            si l'ho rimessa al primo posto.
            Avevo dato meno valore, predominava l'amore per te, te, te.
            Te che sei parte di me.
            Poi ogni volta stavo male, troppo, tanto
            tanto fino a sentirmi soffocare.
            Oggi penso a te, te, te.
            Ma non soffoco più,
            lotto per non cancellarmi, per non essere cancellata.
            Non posso vedermi morire.
            Non posso star zitta, e sempre annuire.
            Oggi la mia vita ha ripreso la salita.
            La vita mi ha sorriso.
            La vita mi ha dato una carezza.
            È una dolce brezza.
            Composta domenica 27 febbraio 2011
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              Scritta da: Ada Roggio
              in Poesie (Poesie personali)

              Abbiamo tutti un pozzo senza fondo

              Abbiamo tutti un pozzo senza fondo.
              Vorrei chinarmi, su di esso,
              che se ne sta li assorto.
              Lì,
              dove ho scordato,
              i sogni d'un tempo,
              le risa della mia giovinezza,
              allegria.
              L'innocenza,
              che avvolge gli occhi di bambina,
              gli sguardi sperduti nel vuoto,
              la paura del buio.
              Questo vecchio...
              vecchio pozzo incantato,
              pozzo senza fondo,
              dove ci versi tutto,
              la tristezza e l'amore
              di questo mondo.
              Composta venerdì 1 febbraio 2008
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