Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)
Siamo all'inizio di un nuovo umano millennio:
guardiamo indifferenti come cadono molti altari
dietro colpi di una lenta rivoluzione pseudo laica
che non crede in Dio e nemmeno in un domani.

Stanno cadendo simboli come fragile cartapesta
in questo nostro mondo pieno di uomini scontenti
e donne che cercano lavoro più che essere madri
dimenticando che sono loro le chiavi del domani.

Per fortuna su spiagge che molti riteniamo deserte
vive gente con cuore limpido e occhi nelle alte stelle
dove i bambini sognano ancora con fiabe senza lupi,
con fiori caduti dal cielo insieme a baci d'innamorati.

Se ci amiamo potremo costruire un nuovo millennio:
dovremo seminare nuovi ideali dove sbocci l'amore,
eliminare l'estrema povertà sulle strade dell'uomo,
capire che siamo uguali senza padroni né schiavi.
Composta martedì 27 dicembre 2016
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Ho paura di navigare sulle alte e chiassore onde del mare
    quando mi sento sbattuto dall'acqua arata da forze giganti
    che spingono contro un cielo oscuro senza stelle accese
    la mia nave che si tuffa con la sua prua verso abissi neri.

    Il grandioso mare che abbraccia la nostra bella madre terra
    è un bel sommerso caleidoscopio nelle mani del dio Nettuno
    che si diverte nelle sue immersioni con pesci strani e colori.
    È il più bel museo nascosto che noi uomini non conosciamo.

    Navighiamo su questa immensa massa d'acqua ogni giorno
    ascoltando senza fiato i canti delle classiche sirene d'Ulisse,
    i sogni di molta povera gente che scappa da guerre fratricide,
    i pianti di bambini, madri e vecchi ingannati da veri disonesti.

    Ho paura di navigare su queste acque immense piene di morti
    dove gli scheletri parlano senza mai avere una umana risposta.
    Tutti noi viventi dovremmo fare un grande esame di coscienza
    ogni volta che ci bagniamo in questo immenso cimitero vivente.
    Composta lunedì 1 gennaio 2018
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      Scritta da: Armando Salvatori
      in Poesie (Poesie personali)
      Credo al destino, alle parole in un bicchiere di vino.
      Credo alla verità degli occhi, alle cose quando le tocchi.
      Credo all'istinto animale, a tutto ciò che non è normale.
      Credo a un pensiero su un pezzo di carta, all'anima fragile che naviga incerta.
      Credo alla gente che lascia le impronte, a quelle che il fato ci mette di fronte.
      Credo all'amore in ogni sua forma, a quello che doni e che non ritorna.
      Credo a chi gioca come un bambino, se il rischio è di perdersi, voglio essere il primo.
      Composta venerdì 1 dicembre 2017
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        Scritta da: Adele Vincenti
        in Poesie (Poesie personali)

        Il Granaio dei ricordi

        S'apre la porta del granaio
        sacchi di grano a sfiorar orlo,
        utensili e artefatti per svariate occasioni,
        stanza ove ricordi consumano pensieri,
        e, il vecchio sostituisce il nuovo.
        Quel tavolo ove mangiai e
        attinsi ai primi sorsi,
        sedie, toilette e stufa antica della nonna.
        La borsa della mamma, cappotto blue,
        quel materasso con lana di pecora,
        ove il sonno diveniva sogno e,
        sognare, era la televisione a
        ricamar insonni notti.
        Granaio ad empir vuoti e
        colmar ricordi visioni care al cuore.

        Bambola ad ampio vestito azzurro,
        ruota di merletti, cappello in trine a
        contornar roseo incarnato,
        tocco di classe, bambola di corte,
        occhi grandi, neri da sembrar veri,
        bocca amaranto dal contorno a cuore...
        ti ricordo!
        Granaio a raccontar storia, svanite forme,
        e, vecchi orologi a cessar di
        scandir ore e minuti come cuori amati.
        Fotografie in bianco e nero sul piedistallo e
        fiori ad abbellir l'incanto,
        nonna e nonno, visi gentili e
        sguardo a viver d'innocenza.
        Storia d'appartenenza,
        vissuto a crear altre vite, amore ad aprir ali.
        Amor antico in essenza universale.
        Amar uno e l'altro, esistenziale unione,
        quel che era mio, era tuo, e, nel cielo rondini a volar insieme.

        Granaio, a riempir la mente!
        Composta sabato 13 gennaio 2018
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          Scritta da: Monica Cannatella
          in Poesie (Poesie personali)

          Oltre il muro di Berlino

          Oltre il muro, la speranza
          che uccide l'indifferenza.
          Oltre il muro, il cielo che
          scalderà ogni tuo inverno.
          Oltre il muro un mare per
          cullarti.
          Oltre il muro, la vita, curerà
          ogni tua ferita.
          Oltre il muro, nessun dolore
          niente spari che colpiscono
          il cuore.
          Oltre il muro una melodia
          potrai sognare di andartene
          via.
          Oltre il muro c'è un'altra te
          puoi fare un salto e arrivare
          da me.
          Oltre il muro potrai danzare.
          E forse, un giorno
          ricominciare.
          Composta sabato 20 gennaio 2018
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            La mia quercia

            La mia quercia dorme sotto la neve
            nel freddo e nel gelo, nel silenzio assordante
            come anima eterea che aspetta una grazia

            ascolta i palpiti che provengono dall'universo
            in quel cielo freddo dove i suoi rami si ergono
            come braccia che cercano amore

            ella ascolta ciò che il cielo dice
            quello che le persone non ascoltano
            presi solo dalle cose, esteriori dell'umanità

            la quercia sembra morta, ma riposa nella solitudine
            dell'inverno, nel raccoglimento interiore
            di consapevolezza, solo a coloro che, cercano la natura

            saggezza e protezione, scaturisce da una quercia
            nel gelo del bosco, aspetta una carezza d'amore
            in quel tocco magico, dona la sua energia

            che arriva diretta dentro di noi, regalandoci
            enzimi invisibili e potenti, amo l'essenza del silenzio
            anche nel pieno dell'inverno, nel bosco.
            Composta sabato 20 gennaio 2018
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              Scritta da: Carla Vercelli
              in Poesie (Poesie personali)

              Killarney

              Sul lago fermenta repertorio serale
              e la brughiera irlandese stinge
              nello specchio del sole lunatico
              un anello di nuvole capricciose
              distanti barlumi incastonati
              nel cielo sempre in movimento.

              Saranno gli spiriti del bosco
              o un agnellino sfuggito al gregge
              a belare di malinconia
              sino al filo d'erba più verde
              della mia anima?

              Non è irraggiungibile Killarney
              questa notte
              che volge in ametista e agata
              il placido stare attonito
              del mio giorno scompigliato.
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                Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                in Poesie (Poesie personali)
                Si ferma il cuore a mezzanotte
                l'ora delle anime perdute,
                coltelli che gelano la schiena
                donne che ascoltano le ombre
                nella nuda sera.

                La delinquenza matura nelle tenebre
                la religione si trasforma in setta,
                i morti in zombi nella foresta,
                i riti in liturgie funeste
                con statue senza testa.

                I crocicchi sono fonti di tabù
                per popoli che temono l'universo
                racchiuso in simboli oscuri
                che scoppiano di notte
                quando gli occhi sono chiusi.

                Chi domani siederà in cattedra?
                l'occidente con la ragione
                l'oriente con la sua mistica
                o l'Africa dei crocicchi?

                Il tempo risponderà domani
                a noi uomini di creta
                che solo pensiamo ai soldi
                in banche senza cuore
                né preghiere.
                Composta martedì 19 settembre 2017
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                  Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Il freddo è sceso dalle alte montagne e dal cielo
                  cercando di consegnarmi all'alba un messaggio
                  appeso a fili di luce racchiusi in pezzi di ghiaccio
                  dove sono raccolti i tanti colori di un arcobaleno.

                  Mi spia dal mio balcone semiaperto alla poca luce
                  un venticello che sembra accarezzarmi silenzioso
                  affinché capisca che mi vesta di panni di pura lana
                  se voglio sopravvivere all'attesa bellezza della neve.

                  Vedo lontano le cime bianche dei Pireni salutarmi
                  invitandomi a salire in alto per comprendere il cuore
                  di questo mondo che soffre per non abbandonarci.
                  Ogni tanto fa bene essere pellegrino sulle alte cime.

                  Il freddo lentamente penetra nelle mie vecchie vene
                  dove scorrono i sogni di gioventù e nuove chimere.
                  La vita in questo mondo solo vive e respira al sole
                  mentre la morte ci prepara col freddo al vero amore.
                  Composta giovedì 30 novembre 2017
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