Poesie personali


Scritta da: Marco Teocoli
in Poesie (Poesie personali)

Come nasce un amore

Nel suono di una fisarmonica
fra un violino e l'armonica
nasce un forte sentimento,
acceso dal nulla al momento.

Le campane in festa
dindondano nella testa.
Un fuoco arde lento
nel petto prima spento.

La magica sensazione
precede una forte emozione.
Il sangue scorre come fiume
e l'anima vola come piume.

Il cuore sente il frastuono.
Apre l'uscio e chiede: cos'è questo suono.
Sono io buon uomo,
per te c'è un sole nuovo.

Abbagliato e agitato come mescolato
nel silenzio del suono adagiato,
il cuore spalanca le narici,
annusa l'odor dei salici
accoglie nel suo tepore
il sentimento che si chiama amore.
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    Scritta da: Anna D'Urso
    in Poesie (Poesie personali)

    L'impossibilità di te

    La quiete scolpisce i sogni,
    appaga i sensi,
    svuota la mente,
    riempie le assenze,
    nutre l'amore,
    non è mai uscito dal mio cuore...

    Rincorrendo la luna percorro la notte,
    la sua luce cattura,
    il vento mi sbatte,
    mi acceco coi raggi riflessi sul mare,
    ma non è la luna a fare più male...

    Mentre i miei sogni accarezzeranno il suo volto,
    mentre la luna passeggia sul filo di un ricordo,
    mentre i cuori lontani non smettono di amare,
    mentre il sole di domani dorme ancora... sul
    mare...
    io segno il percorso,
    traccio una meta,
    senza rimorso
    cammino accanto alla vita...
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      Scritta da: etabeta
      in Poesie (Poesie personali)

      Rimmel

      Un volto su un quaderno
      disegno astratto e vuoto
      sogno disilluso di pagine bianche
      immagine uniforme di donns che sussurra.
      Rimmel cola giù dagli occhi
      misto a gocce di rugiada
      che paiono lacrime,
      no lacrime, no dolore,
      basta un aito di vento
      a ridare colore.
      Rosa nel tramonto
      l'azzurro tenue del cielo
      verde, l'orizzonte sconfinato dei prati,
      davanti a me: l'ignoto!
      Ignota la strada,
      estranea la gente,
      chiusa in me stessa
      col mio amore:
      né più bambole,
      né tazzine.
      È finita l'era delle bambine.
      E tono a fissare
      un volto su un quaderno,
      capelli al vento e sguardo che sussurra.
      Nero il fumo di una sigaretta
      acre il rimorso di un pianto mai fatto
      dolcezza incolore fra le rughe della fronte.
      Ma è solo uno schizzo su un foglio
      bagnato dal rimmel: non sa pensare.
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        Scritta da: Andrea Spartà
        in Poesie (Poesie personali)

        23 ottobre 2008

        Ogni essere umano ha, dentro di sé, una scala di valori...
        che ognuno ne sia a conoscenza o meno, non cambia nulla...
        la si ha, punto. Questo è un dato di fatto...
        Questa scala, nel corso della vita, può variare, è vero...
        possono cambiare i gradini del podio, il secondo può diventare primo...
        ma neanche questo, per ora, è importante... ciò che importa è che ci sia...
        E come funziona esattamente questa scala? Beh, è semplice...
        il primo posto della scala è occupato da quel qualcosa speciale...
        quello per cui saresti in grado di rinunciare a tutti gli altri...
        il secondo posto è quel qualcosa per cui potresti rinunciare a tutto...
        tranne a quello che c'è al primo posto... e così via...
        ve l'avevo detto che era semplice... ma... pensandoci bene...
        non è poi così facile pensare ad una cosa del genere...
        e soprattutto determinarla con precisione...
        Ho conosciuto poche persone così bene da poter conoscere la loro scala...
        o, meglio, per poter intuire parte di quella loro scala...
        C'era chi al primo posto aveva le ragazze... povero piccolo, cambierà...
        poi c'era chi, sempre al primo posto, aveva la famiglia...
        chi la persona con cui aveva condiviso gli ultimi quarant'anni di vita...
        chi il proprio figlio malato... e c'era chi aveva Dio al primo posto...
        Le scale degli altri non si possono contestare...
        sarebbe come contestare la loro stessa anima...

        Ed io? Qual è la mia scala di valori? Cosa conta, davvero, per me?
        Beh, fidatevi quando vi dico che nessuno vi dirà mai la propria scala...
        sarebbe, appunto, come regalarvi la sua anima...
        qualcuno lo fa, in verità, o lo fa in parte con le persone che davvero ama
        ma chissà se è sincero, e chissà se lo è anche con se stesso...
        Il gradino più facile da conoscere è, per assurdo, proprio il primo...
        la cosa più importante di tutte...
        quella che in una persona può solo cambiare continuamente...
        o non cambiare mai...
        dipende dal tipo di persona... io sono nel secondo gruppo...
        Chi mi conosce almeno un po' non avrà dubbi su quale sia il mio primo posto
        il primo gradino della mia scala dei valori...
        la cosa più importante, per la quale si può rinunciare a tutte le altre...
        Beh... sembra quasi un paradosso ma... per me... è la vita.
        La vita è la la cosa per me più importante nella vita stessa...
        la vita è quella che, nella vita, va messa sopra ogni cosa... per me...
        Tutto ciò lo si evince da quello che penso, da quello che faccio...
        da quello che scrivo... Perfect liFe... vi dice niente?
        È quello in cui credo... la vita... la Vita...
        una Vita che per me potrebbe anche classificarsi come secondo nome di Dio
        o potrebbe esserne una sua parte...

        Tuttavia la vita, quella che io intendo come Vita, non è quella "semplice"
        la Vita che intendo io non la si ha solo essendo vivi...
        Nel mondo esistono persone che, pur vivendo, per me, non Vivono...
        che pur essendo in vita non stanno Vivendo... o non possono farlo...
        e se non posso farlo... se non possono Vivere... allora... che senso ha?

        La Vita ha dei requisiti per essere considerata come tale...
        dei requisiti che non posso e non voglio spiegare a parole...
        ma, tutti coloro ai quali questi requisiti vengono a mancare...
        smettono di vivere...
        Smettendo di vivere... si perde il senso stesso della Vita...
        Perdendo il senso stesso della Vita... si vive, ma non si è Vivi...
        e allora... che senso ha?
        Un vivere nella non Vita... un esserci ma non Esserci...
        tutto ciò può solo portare ad essere tristi...
        e una volta raggiunto ciò, è tutto un domino di sentimenti...
        tristezza... sofferenza... dolore... voglia di piangere...
        un domino che colpisce te stesso e chi ti sta vicino...
        chi ancora Vive e si dispera perché tu stai solo vivendo senz'esser Vivo...
        e allora... che senso ha?

        Un pensiero così immenso da essere inconcepibile a parole...
        qui, appena abbozzato...
        uno sguardo umido perso verso il cielo sopra una canzone triste...
        ricordi di una vita e di una Vita... ricordi e lacrime... ricordi...
        e quel sorriso di cui hai sentito parlare...
        ma che non hai avuto il coraggio di guardare con i tuoi occhi...
        ed un dolore psicologico alla bocca dello stomaco...
        paura e ricordi... ricordi e paura... paura e ricordi...
        e pensieri... quanti pensieri... e dubbi... quanti dubbi...
        troppo grandi per chi è piccolo come noi...
        noi che Viviamo pensando solo di vivere... noi stupidi...
        E se arriviamo al punto di vivere una vita che non è Vita...
        allora è meglio lasciarsi andare e sperare in quell'abbraccio...
        già... quell'abbraccio...
        così caldo per chi lo riceve...
        tremendamente gelido per le persone vicine a chi l'ha ricevuto...
        Un abbraccio oscuro, dubbioso, temuto e atteso, umido, liberatorio, ultimo.
        Un abbraccio irreversibile.

        In questi casi di solito si guarda il cielo...
        come se si aspettasse una risposta o un cenno che sai già impossibile...
        quindi si riabbassa la testa e sul tuo volto piove anche se c'è il sole...
        Ma se ti guardi dentro, molto dentro, lo senti... lo sai...
        sai di esser felice perché lei è felice e sai che non è una frase fatta...
        sai che adesso, comunque sia, dovunque sia, lei è felice...
        sicuramente più felice di quando viveva quella che non era più Vita...
        sicuramente più felice di quanto non siamo noi mentre la pensiamo...
        sicuramente più felice di chi dovrà Vivere senza la sua Vita accanto...
        Ciao Nonna...
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          Scritta da: Cinzia Picciolo
          in Poesie (Poesie personali)

          Futuro

          Angoscia,
          vedere oggi cosa succede nel mondo,
          capire che tutto non ha morale,
          e che il motore delle azioni non è più l'amore,
          Amore per il prossimo
          comprensione, fiducia.
          Ho vissuto la mia infanzia in un piccolo paesello
          vivendo davvero la vita, i valori il piacere, di stare attorno al camino, il rispetto, l'aiutarsi a vicenda.
          Ora cammino tra la gente è vedo l'indifferenza...
          e i miei occhi si riempiono di lacrime, pensando
          al domani... il domani, come sarà...
          mi rimane la speranza,
          speranza che qualcosa cambi,
          che i bamini, aprano gli occhi,
          si ripongo la mia speranza in loro... Aiutateci.
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            Scritta da: Damon Darkland
            in Poesie (Poesie personali)
            Montano come onde di tempesta
            queste mie lacrime
            inondando gli occhi col
            furore di un amore incosciente.

            Poi, calde e gentili, scivolano lungo il mio viso
            come in una carezza
            quasi a confortare il mio cuore ferito.

            La mia mente lotta con accanimento contro il mio cuore...
            forse non sa che... cessati i battiti...
            anche lei non avrebbe salvezza alcuna.
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              Scritta da: Armando Martino
              in Poesie (Poesie personali)

              Sei tu

              Mi spingi oltre i miei limiti
              e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
              in te ho incontrato me stesso
              e ho guardato oltre,
              oltre ogni inimmaginabile limite.
              Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
              cercando di comprenderti
              ma, ho visto tutto quello che di me
              mai avrei voluto vedere.
              Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
              i miei sensi di colpa e i miei complessi
              le mie paure e la mia insofferenza
              ho visto le mie tenebre e i miei demoni
              allora, ho guardato ancora oltre
              e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
              un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
              e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
              Ho provato piacere e orgoglio
              nel capire quello che oggi provo
              nel sapere chi oggi sono veramente
              adesso so che amo le cose belle
              so che amo tutto quello che la vita mi offre
              e una di quelle sei tu.
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