Un volto su un quaderno disegno astratto e vuoto sogno disilluso di pagine bianche immagine uniforme di donns che sussurra. Rimmel cola giù dagli occhi misto a gocce di rugiada che paiono lacrime, no lacrime, no dolore, basta un aito di vento a ridare colore. Rosa nel tramonto l'azzurro tenue del cielo verde, l'orizzonte sconfinato dei prati, davanti a me: l'ignoto! Ignota la strada, estranea la gente, chiusa in me stessa col mio amore: né più bambole, né tazzine. È finita l'era delle bambine. E tono a fissare un volto su un quaderno, capelli al vento e sguardo che sussurra. Nero il fumo di una sigaretta acre il rimorso di un pianto mai fatto dolcezza incolore fra le rughe della fronte. Ma è solo uno schizzo su un foglio bagnato dal rimmel: non sa pensare.
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