Guardati intorno non c'è più sole, non c'è più cielo, non c'è più aria, non c'è più vita, il tutto, il niente è stato soppresso dall'inerzia Non hai più luce ti hanno strappato gli occhi, ti hanno strappato il cuore, si è radicato in te il male togliendoti il respiro tu opponendoti hai preferito la luce delle tenebre.
Caduta la mia mente nell'infinito oblio Guardo dalla finestra della mia anima l'accadere Dell'insolito incesto, a quella donna Gemella della mia Caduta così profondamente in basso Per chi ha deciso di strapparti il cuore ancora battente Il suo battere d'ali, ormai affievolito Caduta la dove nulla riporta alla vita.
Avevo un amico come un incantesimo si trasformava in qualunque cosa bella quando era tempo di lacrime. Dicevano gli altri che era solo temporaneo, un amico ipocrita, che quel miracolo era solo un vano promettere e che risultavo troppo sempre in debito col mio amico. Ma quale amico è così amico da avere il profumo dell'oro, il peso di un capriccio, la forma d'una moneta?
Essere vittime Strano Ma Vero Lo si diventa senza accorgersene Lentamente, quasi per un incanto dannato La tela intersecata è così sottile che non si riesce a scrutare l'orizzonte Sembra che chi ti stia dando la sua mano sia il tuo benefattore ma in realtà tu sei la sua benefattrice la sua preda, la sua vittima designata Troppo tardi ti vien detto quando vuoi liberartene Ma io nulla sono quando sono venuta al mondo e nulla voglio essere ora Rivoglio la mia dignità Vittime designate di un sopruso Maledetto dal principio alla fine Rivolto la terra che mi avvolge sento quello strano odore di polvere Che presto diventerà la carne.
Non trovare le parole per descriverti, ardere di passione morire e poi rinascere solo per poterti osservare mentre stringi forte i pugni e ti aggrappi alla vita. Sentire il respiro farsi rapido, assecondare i tuoi movimenti, tremare quando tremi tu.
Sto imparando che la serenità è una conquista da sudare, che la felicità corre se l'insegui come vento sulle foglie, passa e poi va via senza fermarsi mai. Sto imparando a scavare senza fissare mai la superficie, a non guardare ma sentire perché felice è chi ha nulla. Ho imparato che niente al mondo è più bello degli occhi di una donna che in grembo custodisce il segreto di un miracolo, niente è più bello del sorriso di chi regala al mondo un nuovo sole.