Scritta da: Rossella Ciucci
in Poesie (Poesie personali)
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Proseguire, sereni,
con acuto sguardo:
unico modo d'essere.
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Proseguire, sereni,
con acuto sguardo:
unico modo d'essere.
Tu che sola mi sai dare la forza di andare avanti...
Sapere che ti ho vicina, sapere di vederti, di baciarti e sfiorarti
riscalda in me ciò che oramai, col tempo era agghiacciato...
Sei Tu e solamente Tu a gestire le mie emozioni...
Io non sono altro che un burattino mosso dai fili invisibili ed
inesorabili... dell'Amore che ho per te.
Doloroso è questo giorno
per me
che ho il cuore morente.
Mo vi scrivo quattro versi,
dato che siete diversi,
no, non froci né ricchioni:
fumatori tosti e buoni,
che fumate notte e giorno
mentre chi vi sta d'intorno
condivide il vizio audace
senza mai trovare pace.
Io fumavo da trent'anni
nelle gioie e negli affanni
respirando con fatica
anche a quella vista antica
(qual?, La rima ve lo dica),
m'illudevo d'esser toro
se ciucciavo una Marlboro,
ma la resa peggiorava
ogni giorno che passava.
Non vi dico dei viaggi
eran incubi selvaggi,
sempre in cerca di un ritiro
per sbafarmi qualche tiro,
poi vietato dappertutto
e qui venne proprio il brutto:
ore e giorni d'agonia
per la sigaretta mia,
non potendo, come adesso,
manco accenderla nel cesso.
Così dissi: caro amico
lascia questo vizio antico
dà una svolta alla tua vita
prima che sia già finita
se finire devi in cenere
sia per Bacco, sia per Venere,
non sprecare soldi e fiato,
non tossire a mozzafiato,
smetti e goditi la vita,
gioca nuova la partita:
così feci e, non vi mento,
ne son sempre più contento:
se vi servono più dati
meditate gli allegati.
Esulto ad ogni risveglio che mi dona questa vita
la gioia immensa
l'euforia di un cercatore d'oro che trova la pepita
In fondo siamo tutti cercatori
cerchiamo dentro al fiume della vita
anche se a volte non troviamo niente fra le dita
Ma questo non ci deve scoraggiare
perché il risveglio
il nuovo giorno
ci stimola a lottare.
Se fossi nato pianta
avrei voluto te
come mia linfa
Sentirti scorrere dentro mè
nutrirmi della tua vitalità
E ringraziarti per questa vita
e per quella che verrà.
Perché l'unico vero padrone del mondo è il denaro
Perché non possiamo vivere così come siamo
Perché non c'è legge per tutti i sopprusi
Perché dobbiamo stare zitti
coi pugni chiusi
La schiavitù è abbolita, ma in realtà non è mai finita
Ci sono i ricchi e i meno fortunati
I furbi poi!... ci son sempre stati
Da lontano ti hanno gia segnalata,
sei la loro preda predestinata
Tu ignara ti guardi intorno
nessuno il niente
tu e nulla più
solo loro è basta,
ti confidi a testa bassa
senti il calore,
pensi per un po,
che sia amore
Poi ti accorgi piano,
piano, che ti vedono da lontano
hanno ritirato la loro mano
Perché il tuo conto è prosciugato
Perché per i tuoi mille problemi li hanno stancato
Perché sei diventata incandescente
Perché non credi più alla gente
Si infilano il mantello
ti tolgo tutto,
non ti ridò più niente...
Perché a loro tu così hai pagato
la pacca sulla spalla che ti hanno regalato
Allora mi son detta, Dio ha sbagliato!
Sicuramente lui ogni giorno
si mette le mani in faccia per non guardarsi intorno
guarda scruta e si inquieta
a nulla è valso il suo amore
Sicuramente l'uomo è stato un errore
Perché!
Acquerello di colori
dove sgorga la poesia,
meriggi assolati
e crepuscoli rosati,
albe lucenti:
dove il sole si diletta
a carezzar girasoli...
Luna che gioca
con sentinelle di cipressi,
querce che abbracciano
il sonno e canti
d'uccelli.
Terra antica:
dove la storia gronda da ogni lato
fra ulivi e viti e remoti casolari
vecchi castelli.
Colline acerbe e sode come seni di ragazza;
e il parlare duro e deciso ricorda
il rumore delle balestre...
Terra graffiante e sincera
ospitale e chiusa
terra che inganna ma onesta
terra di casa mia...
E vivendo
capisco che il vivere
non è cosa scontata.
Io vivo perché
fa male restare a guardare.
Vivo perché la vita
è assurda
e troppo bella
per lasciarla andare via.
Vivo perché
senza la mia vita non
sarei niente.
Vivo perché l'amore
comporta anche questo
vivere
e anche se non so per chi
io vivo.
Per caso ti ho incontrata,
un saluto formale, quasi disincantato,
una parola scambiata e voltandomi mi sei mancata...
Mi tuffo dentro di te,
ochi tersi che si riempiono d'ondate,
come mareggiate sul mio spirito liso...
Con le dita seguo i lineamenti del tuo viso,
sfioro lieve le tue labbra per carpirne il sapore,
le mie convinzioni sbriciolate dal tuo sorriso...
Mi ritrovo ad ascoltare il tuo giovane cuore,
che discorre avidamente con il mio, trattenendolo,
non distinguo più i due battiti che annientano ogni grigiore...
Con un abbraccio intenso il Tempo sconfiggiamo,
persi in una nuvola d'amore ci solleviamo in un mondo di sogni,
le nostre risate schiantano la normalità dei giorni...
Per casa ritrovo i tuoi vestiti come messaggi d'amore,
promesse d'eternità nei cassetti del mio cuore,
schegge di te nella mente per vivere solo d'amore...