Canto lieve di note celesti sfiora il tuo pensiero fatto di astri, voci e fatui ricordi.
Nastro di seta bianca tra i nostri sguardi esploratori stesso sangue stesso destino.
Entrambi bambini giochiamo a rincorrerci tra i mandorli rosati i cavalli di legno e biglie di vetro.
Paffuto rosa e bianco di latte riposiamoci dietro ad una nuvola di zucchero e svegliamoci al canto delle sirene tra pappagalli racconta filastrocche.
Parlami con i tuoi occhi color temporale e arcobaleno del viaggio dentro me quali sorrisi hai immaginato quali lacrime hai ascoltato quale sapore ha il mio amore.
Che la tua vita sia sempre così: semplice, festosa e azzurra come il fiocco sulla porta di casa mia.
La mia vita sembrava avere un senso ieri, oggi non so. Lotto con le avversità che la vita mia dato fino a oggi. A volte mi sembra di non averle mai superate. Lottare si d'accordo, dopo una tempesta c'è sempre il sereno, ma no per me. Quante volte o cercato di riflettere, il valutare delle situazioni. Ma no proprio non c'è la faccio. Mi fermo a guardare il mare, ascolto il suo dolce canto. Vivo la vita, ma senza viverla veramente. Quante volte guardandomi indietro ritrovo il mio passato. Che brutta infanzia la mia. Quante lacrime amare. Quanto dolore per un po' d'amore Oggi forse mi sento più sola di ieri. Mi guardo intorno e vedo tanta gente che mi ama. Tra quelle persone manche tu. Mi mancano le tue labbra, il tuo semplice sorriso, la tua dolce e sofferente voce. Mi manca anche quando mi riproverai. Ma forse se ricordo bene nemmeno quello in realtà ho avuto mai. Mi sentivo sola. Ma non l'ho avevi compreso. Adesso mi ritrovo con tanta tristezza. Dolce tristezza che mi rimarrà a farmi compagnia. Se solo tu ti fossi accorta prima di quanto ti amassi. Mamma.
Amarti e molto complicato, o forse sono complicata io. Non desiderarti è difficile. Pensare al tuo calore, pensare al tuo amore. Quanto male, e quanta voglia di baciarti. Questi sono i sentimenti che fanno a lotta tra loro. I riflessi del nostro mare, i riflessi dei tuoi sorrisi Sono tutti scolpiti nel mio cuore. Tutta la mia paura. La pazza voglia di averti, e subito dopo pensare che sia solo follia. Si follia, quella follia che non ci fa vivere lontani l'uno, dall'altro. Tornare indietro, guardare avanti. Anche questa è follia. Dimenticare, facendo finta che non sia successo mai nulla. Quanto male quel Ti Amo. Un Ti Amo sospirato solo nei tuoi pensieri. Quei pensieri che ti facevano star male. Un Ti Amo desiderato, voluto. Ed io oggi lotto tra quel Ti amo e quella voglia di andar via. Questa è la mia follia.
Tu... in nero come la notte mistero... silenzio o pace paura dell'ignoto freddo sgomento timore del tempo indefinito.
Chi sei tu ombra, dove vai quando la sera si fa scura? Chi tieni accanto a te? Cosa c'è dentro al tuo cuore?
Un gattino rannicchiato nell'angolo d'un vicolo cerca protezione; ma impaurito dall'ombra scura, d'una sagoma d'un uomo che nasconder voleva tutto ciò che non poteva rivelare.
Non andare... aspetta ti accolgo se lo vuoi Ti tendo la mia mano, stringila ti prego non ti spaventare non ti farò del male.
Io sono il sorgere del sole ti indico il cammino, in riva al mare o su nel cielo, nel rigoglio d'un ruscello, nel luccichio d'una stella.
Vieni la mia mano è ancora tesa se lo vuoi... se ombra più essere non sai.
Non dire ti amo se non lo senti perché poi vivrai tra rimorsi e pentimenti illudendo colei che ti stava accanto mandando il suo cuore in pezzi come un vaso infranto.
Non dire ti amo se non è il vero, se è solo un gran bene anche se sincero, non dire ti amo perché sei creduto e poi torni indietro e dici di esser frainteso.
Non dire ti amo perché l'amore è altro è soffio di vento che guarisce un cuore infranto, è pioggia d'estate che rinfresca la rabbia è un emozione grande che si dona senza nebbia...
Nell'eterno frangere di un rio in festa inseguo l'ombra della luce, battito d'ali d'argentea pioggia; specchio rotto di mille stelle dove solo il pensiero osa.
Ed eccomi qui nella sosta obbligata della riflessione, per guardare oltre la tempesta: dove gocce di solitudine incalzano nella quiete della malinconia.
A volte penso che nulla sia più forte del rumore del silenzio; la mia mente è scossa da sensazioni che regalano emozioni intense: dentro di me, me stessa.
Infrangere lo specchio per riflettere in una moltitudine di io, e sono ognuna di loro: solo ombra della luce che s'infrange nel silenzio delle parole.
Ancora... crudele tristezza dentro me, uccidimi ogni giorno. Chiudi i miei occhi con la tua bieca felicità. Inganna i miei sospiri con il tuo finto calore. Ancora... dolce speranza dentro me, accarezzami ogni giorno. Apri le mie mani con la tua reale tenerezza. Alimenta il mio sogno d'amore con la tua fugace occhiata ogni giorno...