Poesie personali


Scritta da: Damon Darkland
in Poesie (Poesie personali)
Montano come onde di tempesta
queste mie lacrime
inondando gli occhi col
furore di un amore incosciente.

Poi, calde e gentili, scivolano lungo il mio viso
come in una carezza
quasi a confortare il mio cuore ferito.

La mia mente lotta con accanimento contro il mio cuore...
forse non sa che... cessati i battiti...
anche lei non avrebbe salvezza alcuna.
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    Scritta da: Armando Martino
    in Poesie (Poesie personali)

    Sei tu

    Mi spingi oltre i miei limiti
    e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
    in te ho incontrato me stesso
    e ho guardato oltre,
    oltre ogni inimmaginabile limite.
    Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
    cercando di comprenderti
    ma, ho visto tutto quello che di me
    mai avrei voluto vedere.
    Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
    i miei sensi di colpa e i miei complessi
    le mie paure e la mia insofferenza
    ho visto le mie tenebre e i miei demoni
    allora, ho guardato ancora oltre
    e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
    un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
    e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
    Ho provato piacere e orgoglio
    nel capire quello che oggi provo
    nel sapere chi oggi sono veramente
    adesso so che amo le cose belle
    so che amo tutto quello che la vita mi offre
    e una di quelle sei tu.
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      Scritta da: Salvatore Currò
      in Poesie (Poesie personali)

      Rammarico

      Il ricordo di un sogno, niente più che immagine, vivida e tremolante,
      di ciò che doveva essere, ma non sarà mai più.
      Questo sono io.
      Un sorso d'acqua per una sete appagata.
      Un rammendo su un vestito di quand'eri bambino.
      Una scusa da pronunciare, per un peccato che ormai è scordato.
      L'inutile chiave di uno scrigno che è ormai perduto, passato.
      Il rammarico, un'altra epigrafe scolpita finché perdono non ci separi.
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie personali)

        Ascoltando il giorno

        Seduto qui in silenzio ad ascoltare il giorno
        il muovere dell'erba
        un volo di ritorno
        il suono dolce e lento di musica lontana
        echi mischiati al vento di gelida tramontana

        L'astratta filiforme tua figura
        ancora assorta dal risveglio del mattino
        ondeggia tra le latifoglie e le conifere
        adagiandosi sopra inerti letti d'aghi di pino

        Stendardi di parole si lacareno al sole
        parole troppo usate dal tempo consumate
        strappate via dall'anima... basta!
        Voglio voltare pagina
        entrare dentro un libro e prenderne la sagoma

        Scriver parole nuove che fan volar lontano
        che fan volare via
        e insieme ad una nuvola cavalcare la poesia

        Poi di parole nuove riempirne la faretra
        scoccarle verso il cielo
        prender di mira l'amore
        l'amore quello vero

        Avendo come unico bersaglio il tuo pensiero.
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)

          Metamorfosi

          Suoni di gioia mi svuotano la testa
          sono leggero e volo
          come sciame d'api in festa

          Ho caldo e il sudore mi bagna la fronte
          ma corro con forza di rinoceronte

          Arranco nel bosco non temo alcun male
          ho lunghi coltelli sono cinghiale

          È raro che arrivi con molto ritardo
          son sempre puntuale sono ghepardo

          Con me non la spunti non c'è soluzione
          perché io comando io sono leone

          Aspetto con calma che arrivi a vestirmi il color
          della sera
          sono pantera

          Le grandi mie orecchie non mi fanno volare
          son molto pesante
          sono elefante

          Giornate di caccia e giornate pigre
          mi muovo fiero con passo di tigre

          Nai salti che faccio sembro scia di stella
          e sono gazzella

          Son calmo posato non perdo la staffa
          e sono giraffa

          Son nato correndo e ancora di più
          che sfiga nascere gnù

          A terra sembro parecchio tranquillo
          ma in acqua voltegio
          son coccodrillo

          Il colore del mare mi fa l'occhiolino
          mi tuffo e sono delfino

          Sparisco nel blù ed esco di scena
          riemergo e sono balena

          È vero lo ammetto potrò sembrar matto
          a volte son gatto
          ma non riuscirei mai
          a sentirmi ratto.

          A tutti questi stupendi figli della natura
          che mi son permesso d'elencare
          vorrei chieder perdono

          Perché tante son le volte che mi vergogno d'esser
          l'uomo.
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