Poesie personali


Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
Silenzioso il tuo volto,
ciano come terra antica arsa dal sole,
lo ricordo ancora,
con un brivido freddo
che m'assale.
E non bastano le lacrime che ho pianto
a colmare il mio dolore,
come non basta il rancore
per ciò che non ti ho potuto dare.
Oggi due righe di un nero calamaio,
mi portano a Te,
come segno che Tu ancora esisti,
e la tua presenza m'assale,
standomi accanto, a riscaldarmi il cuore!
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Caro Amico Vento

    Non si è ancor stancata la mia mente
    di giocar con i pensieri che mi parlano di te
    di giorni ed emozioni
    che affondavano i silenzi dei perché

    Di incontri mai casuali
    nati per rovesciar giornata piatta
    sentir diverso il battito del cuore
    parlare con gli sguardi
    per non cadere in qualche frase fatta
    di nodi che stringono la gola
    come stretta di cravatta

    Pensieri che si alzano nel cielo
    e volano lontano
    si mischiano alle nuvole
    cominciano a danzare insieme al vento
    che per giocare li prende per la mano
    cambiandone la forma ed il colore

    Ma... caro amico vento
    non potrai mai cambiare i miei pensieri
    se parlano d'amore.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)
      Pietre di fiumara mia
      ammutolite d'inverno
      piene di secoli vivi
      rifugio di rondinelle.
      Ascoltate il vento verde
      scendere giù nella valle.
      I boschi cadono addosso
      quando frana la montagna.
      Pietre di fiumara mia
      mi avete visto nudo
      tuffarmi in pozzanghere
      senza farmi paura.
      Quanti calli per spaccarvi
      quanti sudori caduti!
      Quante leggi senza cuore
      quanto sangue con amore.
      Gli uomini del paese
      vi hanno aperte ferite
      per portare il pane
      su mense non imbadite.
      Pietre di fiumara mia
      ruvide come il sogno
      mi avete fatto ricco
      meditando all'ombra.
      Adesso un po' lontano
      sotto un arco antico
      vi rivedo trasformate
      in un'immagine amica.
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        Scritta da: etabeta
        in Poesie (Poesie personali)

        Le vie della ragione

        Stanno lì, fermi, i pensieri
        come fotogrammi immobili
        di foto mai scattate.
        Cercano di fuggire i logici labirinti
        della mente umana che li colloca
        in un posto statico e indeterminato!
        Non si apre la porta della ragione...
        è inchiodata al muro della perseveranza,
        è difficile trovare il perdono
        quando ancora sanguina la ferita dell'offesa...
        Lontano, in un orizzonte non visibile
        difficilmente cavalcabile
        si adagia il tranquillo sogno
        di una pace irraggiungibile
        che porta al quieto vivere
        senza muovere i fili della coscienza.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)
          C'era una volta un boscaiolo
          col cappello e l'asinello
          camminava sotto il bosco
          pieno di funghi e uccelli.
          Toccava un tronco e l'ascoltava
          per sentire gli anni che portava.
          Gli dispiaceva usare l'accetta
          per uccidere un tronco vecchio.
          Camminando camminando l'asinello
          udì un reglio. La sua compagna
          era lontano, ma il suo odore
          era più forte della campagna.
          Il boscaiolo in silenzio ascoltava
          la musica dei ragli nel bosco.
          Era l'eco della vita animale
          o il canto di due innamorati?
          Gli alberi pieni di un certo timore
          guardavano l'uomo e l'accetta,
          mentre un uccello solitario
          capiva l'asino e il suo dolore.
          C'era una volta un boscaiolo,
          oggi c'è la serra e il trattore.
          C'era una volta il dolce asinello
          oggi non c'è neppure quello!.
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            Scritta da: Lella Frasca
            in Poesie (Poesie personali)

            Addio Pat

            Era bello il tuo giardino,
            con la semplicità delle margherite,
            la purezza delle gionchiglie fiorite,
            la fragilità dei rossi papaveri,
            con la forza delle stelle alpine...

            C'era il sole
            che dà vita e calore,
            c'era il profumo di tutti quei fiori,
            l'allegria di mille colori...

            e c'erano i suoni
            che a stento sentivi!

            All'improvviso un inverno impetuoso
            nel tuo giardino
            solo ghiaccio ed un manto nevoso;
            anche l'ultimo fiore marcisce,
            il prato svanisce...

            le foglie spazzate dal vento
            e intorno solo pianto e silenzio.
            Si, il silenzio che soffoca i suoni,
            che già non udivi...
            e che nemmeno immaginerai mai!
            Addio Pat.
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              Scritta da: Michela Zanarella
              in Poesie (Poesie personali)

              Lo splendore tra le distanze

              Adesso parlano.
              Venti arrossati
              dall'inverno
              ripetono il viola
              di una bellissima bufera.
              E il cielo sfoglia
              le pioggie come pagine
              d'ombra pronte a precipitare.
              Sono come sempre
              in mezzo,
              tra il grigiore del tempo
              e lo sbadiglio di una nuvola.
              Potrei giurare di conoscere
              a memoria le voci di ogni stagione,
              il commovente suono
              delle nevi
              l'umile rimbombo del sole
              il boccheggiare pallido della nebbia.
              Ma mi disfo delle mie certezze
              appena un po' di brina si abbandona
              tra le foglie cercando una vecchia quiete.
              Lo so, gli anni non sono mai gli stessi
              e tutto può cambiare.
              Certo, se ora il vento
              dice la propria tristezza
              anche alle siepi,
              mi sento senza privilegi,
              una lenza buttata a caso
              tra le acque.
              Potevo essere lo splendore
              tra le distanze,
              uno sfrenato silenzio che ancora
              continua.
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                Scritta da: Ada Roggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Cavallo Alato

                Tra le bianche calde soffici nuvole
                vaga la mia mente, nel bianco candore
                danza tra il magico e profano
                avvolge la mia anima
                Scivola tra le alti vette di soffice candore
                chi oramai ha spianato le ali
                Gli occhi rivolti verso il basso in cerca del suo vero amore
                Tre anime a lei tanto care, ma nulla riporta a lei il sorriso vero le hanno strappato il cuore
                Nuvole nere appaiono all'orizonte

                cerca di sviarle, ma ritornano impetuose prorompenti
                per scacciarla,
                a lei che mai farebbe male
                Lei che ha sopportato i sopprusi
                fingendo a se stessa e al resto del mondo che tutto andasse bene
                Lei che ha posto sempre l'altra guancia
                Chiede solo
                ormai da tempo
                giustizia,
                giustizia se mai ci sei?
                Dove?
                Carte, carte, falsità scritte,
                Abusi, abusi di potere
                tutti contesi e cortesi,

                per poi prendersi insieme una tazza di caffè
                e tu che hai creduto che ci fosse giustizia per i debboli

                Vaga tra le lande sperdute delle soffici e candide nuvole il cavallo alato.
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                  Scritta da: Silvie Gagliano
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Un cuore solitario

                  Non sono magra, non sono bella, ho qualche chilo di troppo questo e vero, ma sono una donna con un cuore come quello che hanno tutte le altre donne in questo mondo.
                  Un cuore che come quello degli altri può dare tanto amore se solo, gli si darebbe la possibilità di farlo.
                  Un cuore che brucia di passione, però gli viene impedito di vivere questa sua passione.
                  Un cuore che soffre di solitudine, perché si sente solo e nessuno gli da, la possibilità di non sentirsi solo.
                  Un cuore che vive di speranza, perché spera che un giorno qualcuno si accorga di questo cuore solitario e gli regali l'amore che merita.
                  Un cuore che è tanto sensibile, perché il tempo e le sofferenze passate lo hanno reso così sensibile e fragile.
                  Un cuore che è pieno di ferite, perché troppe volte e stato ferito da parole e gesti ingiusti, ma che non smette di sperare di essere ricucito.
                  Un cuore che è vuoto, vuoto come un libro, che non aspetta altro d'essere scritto, pagina dopo pagina ed essere riempito ogni giorno di più.
                  Un cuore che un giorno vorrebbe sentirsi dire, Silvie, ti voglio perché mi piaci, sei la donna che piace a me, perché sei come sei e ti amo cosi perché per me sei la più bella donna dell'universo...
                  ma mi sa che chiedo troppo perché, viviamo in un mondo di magre. Le donne come me non hanno posto, perché troppi uomini guardano soltanto l'aspetto fisico, ascoltano gli altri oppure dimenticano di guardare un po' meglio, perché dimenticano che una morbida è una donna normale, con un cuore come quello che ha una qualsiasi donna, chissà se ci sarà un uomo che guarderà meglio e troverà questo cuore che può dargli tanto amore, e che forse non aspetta altro che dividere il suo amore con un altro cuore solitario.
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