Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Caro Amico Vento

Non si è ancor stancata la mia mente
di giocar con i pensieri che mi parlano di te
di giorni ed emozioni
che affondavano i silenzi dei perché

Di incontri mai casuali
nati per rovesciar giornata piatta
sentir diverso il battito del cuore
parlare con gli sguardi
per non cadere in qualche frase fatta
di nodi che stringono la gola
come stretta di cravatta

Pensieri che si alzano nel cielo
e volano lontano
si mischiano alle nuvole
cominciano a danzare insieme al vento
che per giocare li prende per la mano
cambiandone la forma ed il colore

Ma... caro amico vento
non potrai mai cambiare i miei pensieri
se parlano d'amore.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)
    Pietre di fiumara mia
    ammutolite d'inverno
    piene di secoli vivi
    rifugio di rondinelle.
    Ascoltate il vento verde
    scendere giù nella valle.
    I boschi cadono addosso
    quando frana la montagna.
    Pietre di fiumara mia
    mi avete visto nudo
    tuffarmi in pozzanghere
    senza farmi paura.
    Quanti calli per spaccarvi
    quanti sudori caduti!
    Quante leggi senza cuore
    quanto sangue con amore.
    Gli uomini del paese
    vi hanno aperte ferite
    per portare il pane
    su mense non imbadite.
    Pietre di fiumara mia
    ruvide come il sogno
    mi avete fatto ricco
    meditando all'ombra.
    Adesso un po' lontano
    sotto un arco antico
    vi rivedo trasformate
    in un'immagine amica.
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      Scritta da: etabeta
      in Poesie (Poesie personali)

      Le vie della ragione

      Stanno lì, fermi, i pensieri
      come fotogrammi immobili
      di foto mai scattate.
      Cercano di fuggire i logici labirinti
      della mente umana che li colloca
      in un posto statico e indeterminato!
      Non si apre la porta della ragione...
      è inchiodata al muro della perseveranza,
      è difficile trovare il perdono
      quando ancora sanguina la ferita dell'offesa...
      Lontano, in un orizzonte non visibile
      difficilmente cavalcabile
      si adagia il tranquillo sogno
      di una pace irraggiungibile
      che porta al quieto vivere
      senza muovere i fili della coscienza.
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        Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
        in Poesie (Poesie personali)
        C'era una volta un boscaiolo
        col cappello e l'asinello
        camminava sotto il bosco
        pieno di funghi e uccelli.
        Toccava un tronco e l'ascoltava
        per sentire gli anni che portava.
        Gli dispiaceva usare l'accetta
        per uccidere un tronco vecchio.
        Camminando camminando l'asinello
        udì un reglio. La sua compagna
        era lontano, ma il suo odore
        era più forte della campagna.
        Il boscaiolo in silenzio ascoltava
        la musica dei ragli nel bosco.
        Era l'eco della vita animale
        o il canto di due innamorati?
        Gli alberi pieni di un certo timore
        guardavano l'uomo e l'accetta,
        mentre un uccello solitario
        capiva l'asino e il suo dolore.
        C'era una volta un boscaiolo,
        oggi c'è la serra e il trattore.
        C'era una volta il dolce asinello
        oggi non c'è neppure quello!.
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          Scritta da: Lella Frasca
          in Poesie (Poesie personali)

          Addio Pat

          Era bello il tuo giardino,
          con la semplicità delle margherite,
          la purezza delle gionchiglie fiorite,
          la fragilità dei rossi papaveri,
          con la forza delle stelle alpine...

          C'era il sole
          che dà vita e calore,
          c'era il profumo di tutti quei fiori,
          l'allegria di mille colori...

          e c'erano i suoni
          che a stento sentivi!

          All'improvviso un inverno impetuoso
          nel tuo giardino
          solo ghiaccio ed un manto nevoso;
          anche l'ultimo fiore marcisce,
          il prato svanisce...

          le foglie spazzate dal vento
          e intorno solo pianto e silenzio.
          Si, il silenzio che soffoca i suoni,
          che già non udivi...
          e che nemmeno immaginerai mai!
          Addio Pat.
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            Scritta da: Michela Zanarella
            in Poesie (Poesie personali)

            Lo splendore tra le distanze

            Adesso parlano.
            Venti arrossati
            dall'inverno
            ripetono il viola
            di una bellissima bufera.
            E il cielo sfoglia
            le pioggie come pagine
            d'ombra pronte a precipitare.
            Sono come sempre
            in mezzo,
            tra il grigiore del tempo
            e lo sbadiglio di una nuvola.
            Potrei giurare di conoscere
            a memoria le voci di ogni stagione,
            il commovente suono
            delle nevi
            l'umile rimbombo del sole
            il boccheggiare pallido della nebbia.
            Ma mi disfo delle mie certezze
            appena un po' di brina si abbandona
            tra le foglie cercando una vecchia quiete.
            Lo so, gli anni non sono mai gli stessi
            e tutto può cambiare.
            Certo, se ora il vento
            dice la propria tristezza
            anche alle siepi,
            mi sento senza privilegi,
            una lenza buttata a caso
            tra le acque.
            Potevo essere lo splendore
            tra le distanze,
            uno sfrenato silenzio che ancora
            continua.
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              Scritta da: Ada Roggio
              in Poesie (Poesie personali)

              Cavallo Alato

              Tra le bianche calde soffici nuvole
              vaga la mia mente, nel bianco candore
              danza tra il magico e profano
              avvolge la mia anima
              Scivola tra le alti vette di soffice candore
              chi oramai ha spianato le ali
              Gli occhi rivolti verso il basso in cerca del suo vero amore
              Tre anime a lei tanto care, ma nulla riporta a lei il sorriso vero le hanno strappato il cuore
              Nuvole nere appaiono all'orizonte

              cerca di sviarle, ma ritornano impetuose prorompenti
              per scacciarla,
              a lei che mai farebbe male
              Lei che ha sopportato i sopprusi
              fingendo a se stessa e al resto del mondo che tutto andasse bene
              Lei che ha posto sempre l'altra guancia
              Chiede solo
              ormai da tempo
              giustizia,
              giustizia se mai ci sei?
              Dove?
              Carte, carte, falsità scritte,
              Abusi, abusi di potere
              tutti contesi e cortesi,

              per poi prendersi insieme una tazza di caffè
              e tu che hai creduto che ci fosse giustizia per i debboli

              Vaga tra le lande sperdute delle soffici e candide nuvole il cavallo alato.
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                Scritta da: Silvie Gagliano
                in Poesie (Poesie personali)

                Un cuore solitario

                Non sono magra, non sono bella, ho qualche chilo di troppo questo e vero, ma sono una donna con un cuore come quello che hanno tutte le altre donne in questo mondo.
                Un cuore che come quello degli altri può dare tanto amore se solo, gli si darebbe la possibilità di farlo.
                Un cuore che brucia di passione, però gli viene impedito di vivere questa sua passione.
                Un cuore che soffre di solitudine, perché si sente solo e nessuno gli da, la possibilità di non sentirsi solo.
                Un cuore che vive di speranza, perché spera che un giorno qualcuno si accorga di questo cuore solitario e gli regali l'amore che merita.
                Un cuore che è tanto sensibile, perché il tempo e le sofferenze passate lo hanno reso così sensibile e fragile.
                Un cuore che è pieno di ferite, perché troppe volte e stato ferito da parole e gesti ingiusti, ma che non smette di sperare di essere ricucito.
                Un cuore che è vuoto, vuoto come un libro, che non aspetta altro d'essere scritto, pagina dopo pagina ed essere riempito ogni giorno di più.
                Un cuore che un giorno vorrebbe sentirsi dire, Silvie, ti voglio perché mi piaci, sei la donna che piace a me, perché sei come sei e ti amo cosi perché per me sei la più bella donna dell'universo...
                ma mi sa che chiedo troppo perché, viviamo in un mondo di magre. Le donne come me non hanno posto, perché troppi uomini guardano soltanto l'aspetto fisico, ascoltano gli altri oppure dimenticano di guardare un po' meglio, perché dimenticano che una morbida è una donna normale, con un cuore come quello che ha una qualsiasi donna, chissà se ci sarà un uomo che guarderà meglio e troverà questo cuore che può dargli tanto amore, e che forse non aspetta altro che dividere il suo amore con un altro cuore solitario.
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                  Scritta da: Franco Mastroianni
                  in Poesie (Poesie personali)

                  La Fonte

                  Questo bisogno mio di scrivere parole
                  mi fa sentire vivo mi scalda come il sole
                  e ancor di piu stupenda sensazione
                  quando vi sento dentro
                  ed io mi sento vostro
                  unendo queste frasi che fantasia m'aiuta
                  a ricamar d'inchiostro

                  Potrà sembrare strano si lo ammetto
                  ma bastan poche righe
                  per stabilir contatto
                  trovandoci seduti attorno ad una grande tavola
                  chiunque può appropriarsene e viver la sua favola

                  Se le parole parlano d'amore
                  non c'è bisogno di conoscere l'autore
                  sappiam di certo che il mittente è il cuore

                  Che dolce suono ci può dar silenzio ritrovato
                  sdraiati sopra un prato
                  unire con lo sguardo poche nuvole
                  e volar via con un cavallo alato

                  Placare ansie calmare frenesia
                  cerchiamo bene in noi
                  siam pieni di poesia
                  come aquiloni senza fili dal vento farci portar via
                  fino a toccar con mano l'orizzonte
                  e dissetarsi di poesia alla fonte

                  La fonte che qualcuno cerca ancora
                  ma che in ognun di noi dimora.
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                    Scritta da: Franco Mastroianni
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Nell'Ostello

                    Credenze date per scontate
                    i maghi le streghe
                    le dolci fate

                    Poteri innaturali fuoriescono da pezzi di legno
                    orchi bavosi si scaccolano il naso
                    senza sdegno

                    Lunghe ed impervie le strade
                    per raggiungere il castello
                    lisci i capelli della principessa sul pisello

                    Ampolle vuote ricordano pozioni
                    bevute nell'ostello.
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