Poesie personali


Scritta da: Paolo Meloni
in Poesie (Poesie personali)

Sospirata porzione di felicità

Hai sofferto, pianto, sopportato e subito
Hai provato rabbia, sdegno e animosità

Hai abbracciato l'amarezza e accarezzato la malinconia
Hai convissuto con la solitudine e abitato con la rassegnazione

Se è vero, e il cuor mio me lo fa credere, che ad ognuno di noi spetti e appartenga una porzione di felicità, confido che la tua non potrà che essere straordinaria e smisurata.

Una felicità che ti ripaghi dal debito che la vita ha contratto con te
Che ti restituisca tutti i desideri e le ambizioni a te sottratti
Che ti faccia ritrovare le preziosità col tempo smarrite.
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)

    Rubano le ragazze

    Rubano le ragazze i prati
    dove folleggiano le farfalle,
    mentre risuona nell'aria
    melodioso il canto dell'estate,
    rubano le ragazze i dolci
    sogni dell'adolescenza,
    i calabroni, che irresponsabili
    ronzano infastidendo i nuotatori
    che veloci scuotono il sole
    ghermendone i raggi,
    rubano le ragazze i mendicanti
    dalla mano tesa, le monache salmodianti
    dei conventi benedettini dove fiorisce
    il giallo colore delle mimose,
    rubano le ragazze i timidi poeti
    che nascondono nel cuore sogni proibiti,
    rubano le ragazze i gelsi
    che si perdono nell'arsura dell'estate,
    i sentieri assolati nascosti nella pianura,
    i vecchi sassi color di cuoio,
    le mandrie che respirano l'aria
    con profonde narici nere
    mentre i loro occhi osservano indagatori,
    rubano le ragazze i giovanotti
    dalla risata cristallina.
    Rubano le ragazze innamorate.
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      Scritta da: ametista
      in Poesie (Poesie personali)

      Come vorrei

      Come vorrei...
      Come vorrei, averti fra le mie braccia,
      così stanche, per la lunga attesa,
      poter accarezzare il tuo volto,
      posare le mie labbra sulle tue palpebre socchiuse,
      sfiorare con un sussurro la tua bocca.
      Come vorrei che le tue braccia,
      così amate, così desiderate,
      mi tenessero a te vicino,
      mi stringessero con la stessa forza e lo stesso desiderio,
      che mi assale al tuo vederti,
      che come fuoco divampa e mi distrugge.
      Come vorrei, sentire il calore e il sapore dei tuoi baci,
      perdermi nei tuoi occhi,
      intrecciare le mie dita con le tue,
      per formare una catena, impossibile da spezzare.
      Ascoltare i tuoi pensieri,
      fondere i miei respiri con i tuoi fino a confonderli,
      affondare le mani fra i tuoi morbidi capelli
      e con i miei legarti a me e al mio destino,
      odorare la tua pelle, che sà di primavera,
      di rugiada, di vento dolce e profumato.
      Come vorrei, sentire il battito del tuo cuore,
      scoprire, che è uguale al mio,
      lo stesso ritmo, lo stesso palpito,
      lo stesso tuffo, lo stesso passo, lo stesso tempo.
      Come vorrei che i respiri si unissero ai sospiri,
      che lenti e poi veloci, ci portano via,
      lontano, dove noi non esistiamo,
      siamo solo uno soltanto, anche solo per un attimo.
      Come vorrei, sapere da te ogni tua preoccupazione,
      dolore e mancanza, ogni sogno e anche speranza.
      Come vorrei, sapere da te ogni segreto,
      timore e anche difetto,
      per scoprire che già li conoscevo,
      sono i motivi per cui... ti amo.
      Come vorrei, che non fossero solo parole,
      solo macchie su di un foglio di carta,
      solo sogni di una notte senza stelle,
      solo una voce non ascoltata,
      solo un cuore non capito,
      solo un grido in una notte buia,
      che vagherà nell'infinito tempo dell'amore,
      e come le foglie nel vento,
      cercano solo un posto dove posarsi,
      come tutti i miei...
      come vorrei.
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        Scritta da: ametista
        in Poesie (Poesie personali)

        Parole nel vento

        Ti ho aperto il mio cuore,
        l'ho fatto parlare,
        lui che ha sempre preferito tacere,
        lui che ha sempre voluto non dire,
        lui che ha sempre voluto aspettare,
        lui che ha sempre pensato che non era il caso,
        lui che ha sempre visto,
        lui che ha sempre saputo.
        Un giorno, ho deciso di farlo parlare,
        lui, che invece di me,
        non si era mai confuso,
        non aveva mai equivocato,
        non aveva mai frainteso,
        non si era mai sbagliato,
        non si era mai imbrogliato,
        non si era mai ingannato.
        Lui, sempre così con me sincero,
        mi aveva detto di non farlo parlare,
        sarebbe stato inutile, doloroso e dannoso,
        sarebbero state solo parole nel vento,
        ne accolte, ne sentite, ne capite.
        Ti ho aperto il mio cuore,
        l'ho fatto parlare,
        aveva ragione lui...
        non lo dovevo fare.
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          Scritta da: Lidia De Liso
          in Poesie (Poesie personali)

          Madre

          Vita mia,
          la mia prima parola sei stata,
          e so, sarai anche l'ultima.
          Tu sei madre,
          oltre il concepibile,
          oltre la concretezza,
          oltre le mie mancanze.
          E sei madre,
          delle mie certezze,
          del mio profondo,
          della mia strana infanzia
          che ti regalo come un album di foto.
          Gioia mia,
          a te chiedo perdono
          per il mio egoismo,
          per la mia sciocchezza,
          per la mia incapacità
          di urlarti quanto ti sento dentro di me.
          Stella mia,
          per te invoco le bellezze del mondo,
          perché in esse ti saluterò
          quando tornerai al cielo
          dopo una vita di fatiche.
          Vita mia,
          sei madre, donna e infinito per me.
          La mia prima parola sei stata,
          e so, sarai anche l'ultima.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Voglio dormire: ch'io dorma!

            Sono stanco di blaterare
            di me, di te che più non esisti
            di questa vita celeberrima
            di vano che in pulviscolo si sfalda
            dell'amore che brilla di menzogne
            della speranza che tracolla
            sul limine al farsi del giorno.
            Stracco sono di tutto, di te di me
            delle imbastiture di sogni
            degli atri labirinti senza uscite
            delle andane sverdite fuorimano
            che malmenato percorro da solo
            dei macerati grani di ricordi
            risparmiati da un oblio ingordo
            delle scale erte che portano
            sul belvedere del silenzio.
            Vapori insalubri di dolore
            ho respirato, troppi stocchi
            mi hanno centrato, troppi aculei
            nel cuore lo hanno suppurato.
            Voglio ora infatuarmi del sonno
            tra sue braccia supino dormire...
            Nessuno più mi parli o mi desti
            a essere salma sono pronto
            altra brama non ho inadempiuta.
            Mai dopo risorge chi muore
            non sconta la vita vivendo
            non taglia toppe per sbreghi
            non collutta e resta disteso.
            Voglio dormire: ch'io dorma!
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              Scritta da: Gaetano Toffali
              in Poesie (Poesie personali)

              Non dire che mi ami

              Non dire che mi ami
              Se non ti batte il cuore
              Che passa un'ora vuota
              Quando non sei con me

              Non dirmi amore amore
              Con il cuore che ti piange
              Da troppo che è felice
              Di finalmente ho

              Un battito che batte
              Un tempo per sognare
              Un volo nella mente
              Un giorno che sarà

              Un unico respiro
              Nel nome dolce al suono
              La mano che si stringe
              a ricordare che

              Sei stata l'entusiasmo
              Il grido nell'orgasmo
              La cuccia dentro il letto
              Il fiore nel cassetto

              l'utopia sognata
              La sera a fare amore
              La prima alla mattina
              La rosa mai comprata

              La voce sussultata
              Il solo col sorriso
              Un bacio senza tempo
              Un angolo di vita

              Un peso lieve al petto
              Capelli dolci al tatto
              Le ore a stare bene
              e amore un poco tu.

              Che quanto sia davvero
              Nel cuore c'è paura
              Più facile da fare
              Che dire il vero noi
              Bruciati dal passato
              a dire niente bravi
              Ma con quel prato aperto
              Che corre verso noi.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Ricordi di nebbia

                Fredda piovosa montagna
                tu che salivi
                solo e silenzioso
                io guardavo senza capire
                senza il mare e gli amici
                un'estate di noia da morire
                è diventata un mondo tutto da scoprire
                silenzio,
                ghiaia e ricordi di nebbia.
                Sento la tua voce,
                ma non ho più il tuo sguardo.
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                  Scritta da: dax
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Si baciano

                  Si baciano le labbra di giovani amanti
                  sogni irrecuperabili di gioviezza,
                  uragani travolgono il tempo,
                  le sensazioni, l'erotismo dei madrigali
                  dei tanghi appassionati

                  Violente relazioni, sindrome di Stoccolma
                  innesca nell'innocenza pietà
                  per i carnefici, barbariche
                  torture, organi sessuali esposti
                  al pubblico mercato, adolescenze traviate
                  sfruttate: il lubrico potere azzanna

                  Volano rondini spaventate nel cielo tempestoso
                  violenta grandine colpisce i piccoli esseri,
                  cadono sanguinanti, vittime sacrificali
                  d'una esecranda religione di potere,
                  di sterminio che tutto sbrana

                  Sesso e guerra s'incrociano
                  massacri di giovani corpi,
                  d'anime innocenti, soldati bambini
                  arruolati; vittime e carnefici di sé stessi

                  Oro, diamanti, denaro, petrolio
                  sangue e sperma infetti,
                  tutto mescolato nell'infernale girone
                  dell'ingiustizia ascesa a dogma.

                  Morte! Morte! Morte! Sulla Terra!
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                    Scritta da: Irene
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Fin dal Tuo grembo
                    io gridavo amore...
                    amor mai conosciuto
                    amor mai ricevuto...
                    implode nel mio petto il sentimento
                    e mi dilania il cuor...
                    e l'animo mio
                    perpetuamente invaso
                    si svuota dell'amor...
                    senza riempirsi dell'altrui presenza
                    e nell'assenza
                    mi assale lo sconforto...
                    la solitudine mi porto
                    come compagna infame
                    che tesse le sue trame
                    di sogni e di speranza...
                    e qui nella mia stanza
                    riempio nuovamente il cuore
                    e la mia mente
                    di amore... amore inesistente
                    amor mai ricevuto...
                    amor mai conosciuto.
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