Vita mia, la mia prima parola sei stata, e so, sarai anche l'ultima. Tu sei madre, oltre il concepibile, oltre la concretezza, oltre le mie mancanze. E sei madre, delle mie certezze, del mio profondo, della mia strana infanzia che ti regalo come un album di foto. Gioia mia, a te chiedo perdono per il mio egoismo, per la mia sciocchezza, per la mia incapacità di urlarti quanto ti sento dentro di me. Stella mia, per te invoco le bellezze del mondo, perché in esse ti saluterò quando tornerai al cielo dopo una vita di fatiche. Vita mia, sei madre, donna e infinito per me. La mia prima parola sei stata, e so, sarai anche l'ultima.
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