Poesie personali


Scritta da: ODIOSA
in Poesie (Poesie personali)

Mi mancherai

Mi mancherai quando
al mattino
sorgerà il sole
e non potrò dirti
"buongiorno amore"

Mi mancherai quando
camminerò
per le strade
e ti cercherò
tra la gente

Mi mancherai quando
al tramonto
guarderò l'orizzonte
e sognerò di
tenerti per mano

Mi mancherai quando
le tenebre della notte
avvolgeranno
la mia anima e proverò
a non avere paura

Mi mancherai quando
percorrendo il sentiero
della tua vita
avrai sempre un pezzetto
del mio cuore tra le tue dita.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Dige
    in Poesie (Poesie personali)

    Si può avere nostalgia...

    Si può avere nostalgia di un luogo
    che non abbiamo vissuto?
    Di un diverso odore
    che ci svegli ogni mattina?
    Non trovo la mia corsa
    tra i rami intricati di stazioni
    tra autostrade arrovellate
    di squallida grandezza
    tra le orchestre di smog
    e le grida dei camion
    convogliati da bambini
    nella città di specchio.
    Non trovo le tue mani
    nel momento del bisogno
    amico di penombra
    illusione di grandezza.
    Non trovo la tua fede
    fatta d'ombre e ciclamini
    pilastri d'ossa e porpora
    cosparsi di ricchezza.
    Solo il vento chiuso irrompe
    come plasma nel bocciolo
    quel respiro di tramonto
    ch'esce dal tuo sguardo
    concreta in amore
    ogni accenno di presenza
    e con la scure squadra
    la nascente figura
    di me stesso.
    Vota la poesia: Commenta
      in Poesie (Poesie personali)

      E il tempo passava

      E il tempo passava...

      Era buio e silenzioso il posto in cui ero
      Cerano orme di passanti sconosciuti
      Lacrime sparse in una spiaggia che presto cancellava
      Sospiravano e pensavo di respirare

      e il tempo passava...

      Anni alla ricerca di luce
      Di una sfumature che desse un senso
      Di un odore sentito per caso anni fa...
      Stordito bramavo anche solo la sua essenza

      e il tempo passava...

      Oramai non ascoltavo più
      Oramai non guardavo più
      Oramai non assaporavo più
      Oramai non ci credevo più

      è stato un attimo...
      è bastato un tuo sorriso
      è bastato una tua lacrima...
      Per farmi sentire ancora vivo.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Cristina
        in Poesie (Poesie personali)

        A luci spente

        A te che cammini senza meta
        per le strade solitarie,
        che ti aggiri silenzioso
        per i sentieri di un parco.
        A te che hai sposato
        l'oscurità dell'anima
        che ti cibi di perversione
        di urla e di occhi atterriti.
        Tu non hai colore, ne nazione,
        non più un nome, ne storia.
        Tu non hai coraggio, ne lacrime,
        non conosci gioia, ne tristezza.
        Tu che spegni la luce di occhi innocenti
        sei un essere senza memoria
        nelle cui vene scorre il disprezzo.
        Ti chiami pedofilo
        dici di essere malato...
        Un uomo? No, un assassino.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Kagib
          in Poesie (Poesie personali)

          Reset

          Ho bisogno di tempo,
          per rimanere solo con me stesso,
          e ritrovare quella pace che sembra perduta,
          o forse mai scoperta;
          il lento susseguirsi dei giorni,
          frastornato dagli eventi, ci distrae,
          ma lui scorre,
          inesorabile... incorruttibile...
          e non si cura di me,
          né del mio bisogno
          di fermarmi ad osservare una pioggia mite.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: piumarossa70
            in Poesie (Poesie personali)

            Scale da scrivere

            Nello zampettare di un merlo
            oggi
            ho acellerato la mia fantasia
            nel volo alto di una
            chiacchierona cornacchia
            ho spezzato tristi pensieri,
            un piccolo pezzo di cioccolato nero
            da condividere con una coppia di
            piccioni dal collo viola,
            una sigaretta lenta
            per osservare rami
            tratteggiati di verde appena nato,
            le punte dei miei stivali
            come frecce segnaletiche
            ad indicare un ciuffo di viole
            dove l'indaco prende potere,
            e pensieri rossi
            a circondarmi la mente
            di domande e risposte senza fatica,
            e le mani per dirmi
            che sentono e toccano
            chiavi
            già mie, di una porta già aperta
            dove l'atrio che si intravede
            è di un pavimento lucido
            e scale da salire bianche
            da scrivere...
            e io mentre rientro
            per la mia via
            osservo tram di poche persone,
            un altra sigaretta
            più veloce,
            un tappeto amaranto
            sente i miei tacchi prima di
            fare rumore nella
            mia porta,
            apro
            sono a casa,
            è domenica, è nuvolo, forse pioverà...
            e ripenso all'atrio
            alle scale bianche...
            e i rossi pensieri
            sono veri!
            Vota la poesia: Commenta