Poesie personali


Scritta da: piumarossa70
in Poesie (Poesie personali)
Le prime farfalle di marzo
oggi le ho viste.
Ombre alla rinfusa
sulle pagine di un libro aperto
un libro che parla a chi
vorrà parlare senza forse usare suoni,
volavano a due, nere e rosse nelle ali,
forse giocavano ad amarsi,
forse giocavano con un sole che come loro è
ancora fragile...
il libro nelle mie mani e gli occhi in quel volo,
le mie gambe nell'erba e marzo
che porta note di vento trasparente...
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    Scritta da: Renzo Mazzetti
    in Poesie (Poesie personali)

    A mio padre

    C'è ancora quella strada
    ch'è sempre nuova
    all'occhio estraneo e al cuore
    che non percepisce quel monotono strazio.
    Quante e quante volte percorresti
    quattro volte al giorno
    quella strada consumata e là lasciavi
    di volta in volta la tua vita.
    Nel lavoro trovavi la battaglia
    perenne dell'operaio
    che si ribella
    per la conoscenza
    di una vita nuova
    migliore nella fatica.
    Ma la macchina
    ancora nemica dell'uomo
    aiutata dall'ambiente insano
    carpì la tua vita
    straziando il tuo corpo.
    A te fin dai giorni giovani
    rinnovai la mia lotta cercando la sicurezza
    la dignità, la fratellanza
    che tu volevi nel lavoro
    e nella vita che più non è.
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      in Poesie (Poesie personali)

      Percolati e rovesci

      Impregnato e lercio di nulla
      più non temo il domani
      potrò sì separarmi da una vita
      che non ho vissuto che a tratti.
      Più niente chiedo e sento
      lo so e lo so bene e lo voglio
      e ogni smentita è vana.
      Eloquente un ossimoro
      accarezza significo le mie ossa
      modella il viso dei miei giorni;
      dal promontorio delle attese
      tutto è una chiara foschia diffusa.
      Poche volte ci baciò amore
      poco forbito parlò la speranza
      si accasciarono reduci sogni
      troppo il sorriso di uno sguardo
      mancò allo spalancarsi dei giorni.
      All'occaso imbrunisce l'aria
      limine ultra si fa l'orizzonte
      e nessun altro porto si pensa.
      Ardire, ambire, lusingarsi
      ansimare ancora a che vale
      se oltre non un lido o un atollo
      tangibile si immagina ospitale.
      E così lo scroscio infinito del nulla
      cade mi penetra e mi trapassa
      all'aurora di questa quinta stagione,
      dalle scaturigini dell'abisso
      sgorga beffarda una luce e tutta
      di scialbo opaco mi contrassegna.
      Annaspo nel mulinare dei pensieri
      incalzato da ciò che accade;
      percorro il sottobosco sonorizzato
      dal vocio loquace del silenzio
      che effonde; oltre le alture
      o le fosse melmose dell'essere,
      fisso il tempo senza corpo
      che piè veloce passa come un vento.
      Non ho voglia di niente e di nulla
      nella mota sguazzo e resto e non ci bado.
      Senza scalpore o sorpresa placido
      a germi di mal di essere mi consegno;
      per dovere, ignaro, batte il cuore
      che non sa dirmi neppure per cosa.
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        in Poesie (Poesie personali)

        Illusione

        Scandisce il tempo
        il battito del mio cuore
        si incrociano gli sguardi
        di due uomini
        legati da una fredda indifferenza
        che non potrà mai essere scaldata
        se non dalla forza della verde speranza
        che mi sfiori ancora una volta
        la giovane mano.
        Si nasconde il nostro saluto
        tra coloro che
        non sanno vedere il colore dei fiori.
        Congelati i miei ricordi
        in un lago di bugiarde verità
        e, non mi resta altro che
        guardarti nei riflessi
        di uno specchio che divide
        il cammino dei
        nostri destini.
        Inciso il tuo nome
        nel marmo dove
        mi trovo seduto
        aspettando i raggi
        di una nuova illusione.
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          Scritta da: Anna D'Urso
          in Poesie (Poesie personali)

          Una corsa verso il che...

          La mia anima scivola verso il fondo,
          con lei anche i pensieri,
          si inseguono in una corsa del destino
          che non mi vedono protagonista, come lo ero.
          Se cerchi di guardare l'arrivo,
          non vedi che il buio,
          chissà perché si è spenta la luce di ogni mio pensiero.
          Provo ad attaccarmi a qualsiasi cosa,
          ho le unghia consumate, la pelle scorticata,
          i piedi indolenziti,
          la faccia un po' bagnata, ma la corsa non si frena,
          inarrestabile verso il tramonto
          di una vita sincera, che vivrei fino in fondo.
          Mi chiedo dove sia finita la musica dell'anima,
          quella che mi permetteva di scrivere la rima,
          potessi sporgere la tua mano e afferrare la mia,
          salveresti quel che resta e la mia poesia.
          Mi arrendo sconfitta, se si capovolgesse il mondo,
          non sarebbe una discesa, ma una salita
          che scalerei volentieri pur di non toccare il fondo.
          È stato bello e gratificante scrivere per la gente,
          per questo amore grande,
          per le soddisfazioni ricevute, avrò da ricordare
          alle generazioni future quanto è bello parlare col
          cuore...
          è terminato il momento di descrivere un rimpianto,
          di riempire di parole ciò ce vorrei tacere,
          di prendere sul serio un mio desiderio
          che è morto con il sole che ha accecato l'amore...
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            Scritta da: Valerio Varaldo
            in Poesie (Poesie personali)

            Stella di Trinacria

            A volte siamo assorti
            in tanti pensieri
            in molte realtà
            e non ci rendiamo conto
            delle persone che girano
            intorno a noi.
            È come alzare gli occhi
            al cielo notturno
            e non intravedere una stella.
            Ma di una cosa sono sicuro
            qualunque cosa io stia facendo
            ed ovunque io sia
            ci sarà sempre un pensiero per tè.
            Per una stella
            che riesce a farti sorridere
            per una stella
            che sa donarti un pensiero gentile
            per una stella
            che con la sua umiltà e sincerità
            riuscirebbe a far fiorire
            il più arido dei deserti.
            Infinito astro della Trinacria
            continua ad illuminare
            con i tuoi sorrisi
            le nostre giornate.
            Ora finalmente
            ho trovato l'amore
            il tuo augurio
            è stato esaudito.
            Questo mio cuore
            vive...
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