Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Sogna
Sogna.
Le tue immagini sono il mondo.
I tuoi passi la tua strada.
Le tue mani le tue cose.
Il tuo tempo il tuo attimo.
I tuoi sogni le tue speranze.
Sogna la tua vita!
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Sogna.
Le tue immagini sono il mondo.
I tuoi passi la tua strada.
Le tue mani le tue cose.
Il tuo tempo il tuo attimo.
I tuoi sogni le tue speranze.
Sogna la tua vita!
Certo che ti amo!
Non te lo dirò...
Perché così vogliamo!
Belle le nostri notti,
i nostri sogni vivi.
Scolpiti nell'anima
saranno amati ricordi...
Nessun vento li soffierà via!
E va il tempo...
Mi muovo nel silenzio... tra le stanze della mente
dove riposa la mia fantasia
cardini i miei pensieri... sorreggono le trasparenti porte
non ci sono serrature... non c'è maniglia
la mia fantasia lo sa... ed entra ed esce
ogni volta che ne ha voglia.
Un vuoto nell'anima dell'uomo
uccide l'allegria del giorno.
Una mano amica nella sera
accende la gioia e il fuoco.
Mangiamo una castagna arrostita,
un bicchiere di vino genuino
ci fa dimenticare la ferita
aperte da parole non dette.
Un canto rinato nella notte
cammina nelle vene di un bimbo.
Il silenzio dipinto di ombre
trasforma i fantasmi del giorno.
Camminiamo con le nuvole rosse
nel tramonto ardente della vita.
Un vuoto nell'anima dell'uomo
fa baciare le ali della morte.
Rinasce il sole nella nostra rosa,
una farfalla s'adagia silenziosa,
la donna monta il suo cavallo
lungo un fiume di pietre mute.
Restano nei ricordi ancora nudi
i miti agganciati alla speranza
nati quando si era nella culla
con uno sguardo che dava coraggio.
Gocce di pianoforte
lasciano cerchi immensi
nel silenzio nascosto
dalla Notte
Ogni suono è rifugio di una lacrima.
E mi insegue la tua Pelle
negli abissi dove discendo
azzurra di solitudine
Echi di cristalli
le mie Armonie perdute
Torna una foglia
dove mi baci
i sussurri delle tue mani
dipingono il mio Divenire
In Te, tra Te, su Te
- perdutamente! -
io sto Nascendo.
Le mie mani sfiorano
i tuoi occhi che non parlano
le tue labbra che non sentono
quel dolce sapore che avrei dentro.
Sei lontano come il sole
il buio mi travolge,
le tue parole sono vuote
e questo freddo mi sconvolge.
Vieni accanto a me
ti direi quelle cose
che aimè sembran vere
come il profumo delle rose.
Niente più paura,
non ci saranno rimpianti,
lasciati andare
non farmi andare avanti.
Continuare per quella strada
che fino qui mi ha portata
forse non serve a noi
ma a chi ci ha creduto più che mai...
come me,
che adesso non riesco più a credere
in quell'"amore senza fine",
che così
non riesco neanche più a volere...
Il tuo profumo mi porta lontano
dove non riesco ad arrivare,
dove per colpa di un desiderio invano
ti sei rifugiato per poter ancora sognare.
Non tenermi così distante,
il mio cuore è afflitto da un sol pensiero
Te amore mio,
che ogni volta vai via
dopo un solo giorno intero.
Indosso il tuo regalo
che mi riporta al tuo sogno,
tremo per la paura
che tutto possa finire,
per la delusione di non poterci più riuscire
e di dover fuggire
lì dove c è ancora una speranza,
che mi riporta a noi
soli seduti in una stanza.
Deserti strade cambiano destinazione ogni giorno,
in balia di un vento che sposta i granelli di sabbia,
liberi occultano il passaggio del tempo,
liberi si posano dove non c'è tramonto,
scendono le stelle fino a toccare il suolo,
muta il vedere di ora in ora...
Fredde le notti buie di sole,
sete di clacson ha il mio cuore,
pioggia nella mente non bagna l'oasi,
rugiada che si scioglie con l'alba di Tunisi,
soffio caldo che raggiunge le coste
attraversa il mare e spinge la speranza...
Corpi straziati da pesci affamati
giacciono sul fondo del blu mediterraneo,
grida e pianti soffocati da scafisti senza scrupoli,
lotte di sopravvivenza scandiscono le ore d'attesa,
l'arrivo in un porto straniero e le arrese,
ricoveri di fortuna non hanno visto la luna...
Chi di speranza attraversa la vita,
chi col sole muore sperando in una meta,
chi del coraggio di lasciare fa un dono,
chi come te muore da solo...
A volte spero che tutto finisca,
chiudere gli occhi e non vedere più la luce,
addormentarmi e non svegliarmi più.
Sarebbe un sollievo, la fine di un incubo.
La vita è un bene prezioso,
ma a che serve se non si è felici,
se non c'è più amore.
La vita mi ha sottratto chi la vita mi ha dato
e mi sta sottraendo chi con me la vita ha donato.
Ho erso un muro, tempo fa, e ho sbagliato.
Pensavo che la forza dell'amore riuscisse ad abbatterlo,
ma chi sta dall'altra parte lo ha fortificato.
Non c'è più amore.
Io non ho più la forza,
risucchiata e imprigionata in quel muro.
Dicono di comunicare ma il muro è troppo spesso,
le parole non lo oltrepassano.
Dicono di inginocchiarsi, dare e chiedere perdono,
ma il muro non è trasparente,
chi sta dall'altra parte non vede.
Si può comunicare col cuore, ma l'altro è chiuso,
non capisce.
Solo la morte riuscirà ad abbattere il muro,
un pianto disperato lo sgretolerà.
Addio a chi non ho saputo dare
addio da chi non ha avuto il coraggio e la forza di ricominciare.