Rivedo in un flash scolorito quell'istante preciso in cui il mondo aveva colori, aveva odori, profumi, aromi. Vecchi scatti impolverati fossilizzano quella felicità che famelico sto ancora cacciando, vecchi accordi risuonano di te echi lontani e gelidi. Eppure il mondo muove ancora, chi si è fermato sono io, io che trascino stanco i miei passi, io che vorrei solo la forza di guardarmi riflesso e sorridere davvero.
Come creta siamo stati immaginati, plasmati e modellati lasciati liberi di dimorare questo paradiso che è il creato.
Dotati di gambe per percorrere i sentieri della felicità, di occhi per poterli posare su seducenti sguardi di labbra per poterci sfiorare, di cuore per poterci innamorare.
Ma solo a chi sa sognare è stato elargito il dono delle ali Perché solo chi è capace di utopia può volare.
Dall'altra parte della strada Tra i ricordi del t'amo La mente è leggera Finalmente di te
Amore infinito Che non lo sei più Per sempre noi due Da tempo noi più
Tristezza di mesi Cattivi tra noi In fondo ai pensieri Residui di guai Ci manca lo stesso Con serenità Io guardo la strada Tu ora sei la. Mi manca il pensiero Che non manchi tu Sorrido nel niente e il cielo è lassù.
Mi hai detto t'amo Sulla bocca Scappando dopo Un sorriso solo Che lascia sapore e il labbro gonfio Nel cuore e ancora Giocarci tu
Non sono capace a dire a volte a pensare Che cosa ci sia Nel tempo di noi Di baci e lamenti Di battiti caldi Che cosa mi scambi Le cose che vuoi Non sono bravo a dire Sotto il ribollio del mare Ti scrivo questo adesso Tu leggi che è di più.
C'è un sentimento vorace in noi Nelle pieghe nascosto Di un pudore bambino Che lascia alla luce Il poco di se Che non fa vergogna Di essere nudi Avere paura Che non sia sorriso Ma gocce di sale Nel tiepido sonno Che sgorga improvviso e non so da quando Ti vedo vicino Così tanto al cuore Da averne paura Del nome da dare e allora lo scrivi Che parole son poco e allora ti segni Per dirlo col tempo i piccoli segni Le lacrime dentro Qual tanto di te Che vuole davvero Venire, che bello Per senso di te.
Seduto a riva, a mente spenta sento in viso il vento freddo e gelido dal mare, il sole mi accompagna alle spalle e scalda la mia schiena curva su questa spiaggia. Freddo e incerto è il futuro dove voglio arrivare, caldo e sicuro è il passato da cui sto per scappare.