Ogni anno arriva un momento
in cui tutto è in fermento
Mi sveglio...
risento i suoni,
rivedo i colori,
si accende la voglia di vivere
è primavera...
nel cuore.
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Ogni anno arriva un momento
in cui tutto è in fermento
Mi sveglio...
risento i suoni,
rivedo i colori,
si accende la voglia di vivere
è primavera...
nel cuore.
La parola fine
evocava
un'immagine di morte
ora porta con sé
la leggerezza della rinascita...
ancora è dolore,
come ogni cosa nuova,
eccitazione e stordimento
piano piano
sarò un essere nuovo
con l'entusiasmo di ricominciare.
La gente falsa
è contraddittoria
ride, sorride
ma, poi ti deride
guarda in modo
impertinente
per ferirti
nella mente,
critica e si muove
come un "serpente"
perché non ha niente
che lo possa far
distinguere
dalla vera "gente".
Ed è come viaggiare in una dimensione innaturale
Dove non esiste il tempo di un respiro
Che ti si chiude in gola
Che ti spacca la testa
Ma che cerca una via di fuga... per trovare pace
Il silenzio che si sovrappone alla cadenza intonata di un brano
Il nero della notte che mi accarezza con il suo freddo
e sono solo come non mai
Tra le urla e l eco lontano del mio scrivere
è un urlo che non fa rumore
è uno scrivere che ha un anima che parla di me
è un pensiero che oramai è lontano e assente
è un pensiero che si trascina lentamente
è una lunga notte che non vuole passare
Scorre il tempo e il sovrapporsi dei secondi...
è una sabbia fine che non riesco a trattenere nella mano
e più sfugge e più il tempo è fermo
Cerco uno sguardo amico che trovo solo custodito nei miei ricordi
Lo cerco tra la rete di un mondo moderno
e ne sento odore ne bramo la presenza
Ma è come il fruscio del vento in una spiaggia deserta
Lo senti ne senti la forza lo immagini lo desideri toccare... ma nulla
Ne rimane solo il desiderio impastato in bocca
Sensazioni remote che fomentano un presente ricco di pensieri
Di cui Stancamente ne sovrappongo il peso
e cerco sostegno tra le braccia incatenate di un sogno
Non mi rimane che chiudere quest'occhi
Lentamente inesorabilmente indecentemente...
Fortunatamente!
E questa notte troverà pace.
L'orizzonte arrossendo carminio si nasconde,
ai passi lenti e stanchi della notte,
che spietata lo ricopre col suo buio mantello.
In un barbaglio di piccoli squarci di diamante,
dove la pioggia fugge in una solenne
orchestra di percussioni,
tamburellando, scuotendo,
facendo eco in ogni vuoto eremita.
Tempesta testimone muto di ogni panorama,
ti trascini urlante, estorcendo odore alla terra.
Erri con il tuo maldestro circo di vento, fulmini e tuoni
come un'orda di barbari, urlanti, al galoppo, impavidi e folli,
crudele scintillio nello stridulare di spade.
Carnale, ovattato abisso,
profondo, nero, sicuro di riflessi metallici.
A piedi nudi seguo la tua strada di grafite,
stregata dal ritmo del faro.
La tua natura fresca d'acqua
scivola morbida fra le mie mani, senza respiro
sciacqua sulle facce della mia anima poliedrica,
e le fa compagnia nell'errante, incredulo sogno della vita.
Mentre la passione permea dal tuo bacio salato,
la pelle ormai umida e calma,
pizzica come peperoncino maturo,
nel ricordo d'estate.
È che la pioggia mi piace
è che però oggi è diversa
è solo che sta sera è grigia,
fredda, e che però i fiori così sembrano stanchi
e i soliti passeri non sono sul ramo.
È che si, si la pioggia mi piace
è che ieri non era così
è che il suono che sento è silenzioso
da sentire solo gocce che sbattono,
è solo per oggi, si lo so
solo per oggi...
è che se pioverà anche domani
il sole però tornerà a parlare,
è che domani, è che oggi, la pioggia
bagna
persino il mare...
Ombre di pioggia che cadono sulle mie guance,
sforzi di non vedermi brutta ne crucciata,
desideri improvvisi di cancellare tutto e tutti,
speranze svanite di un sole tenue che ti consoli,
Erano lacrime le mie impressioni di te.
Ma cadevano gocciolando incurie di attimi di
consolazione.
Non più parole, non più desideri,
e non spiragli di melodie per farmi pensare,
nulla si sparge ormai intorno a me:
nemmeno un vento ribelle ad ogni pensiero.
Vorrei poterti dire addio,
ma le lacrime bagnano le mie parole
ed esse affogano nel mare di dolore
che le risucchia senza perdono.
Seduto sul ciglio del colle "vedo"
Ma fuori piove.
Respiro l'origine, custodisco la storia
e... fuori piove.
Resiste la pigrizia all'inerzia della conoscenza
d'altronde... fuori piove.
Luce bagnata conserva la primavera.
Estate dietro di me il mezzo
La storia ammuffita, non priva di significato,
corrode la mia esistenza.
Fuori piove e bagna il mio sguardo
Scorgo figure... poche e vigorose idee sgorgano dal viso luminoso
al centro del tetro soffitto
Sotto l'ombrello dei miei affetti...
vedo... che fuori piove.
Per sopravvivere
accarezzo il gatto
Per sopravvivere
all'immenso dolore
chiudo gli occhi
pensando che siano loro
Non so! Forse,
è stato Dio!
Mi son trovata accanto
Romeo, sembra un bambino vero
La notte guatto guatto
salta sul lettone
si infila sotto le lenzuola
Come un bambino,
vuole sentire il calore
di chi li è vicino
All'inizio mi pareva strano
poi piano, piano
ho teso a lui la mano
Ora chiudo gli occhi
quando lui è così vicino
penso a quando avevo in braccio il mio bambino
Di quanto ero fiera
di essere una mamma vera
Questa è una cosa seria
Come si possa poi amare tanto un animale
mentre l'uomo ti fa tanto male.
Luce
splendente
entra in me,
dammi il sorriso,
Ridammi quel calore
chiamato amore
Amore di mamma
Amore di donna
Luce abbagliante,
entra anche solo per un istante
Mi lascerò accarezzare
Luce fammi sognare
Mi voglio riamare.