Sopito spiego il mio sguardo verso il profumo Percepisco la sua presenza in ogni momento Ne sento il calore ne sento la vita... Di paura o gioia e Tremo ma sorrido Sorrido ma tremo Mi senti? Sono in te innanzi al tuo cuore... Che sei manto di stelle in questa notte Che sei fiore in un deserto Che sei pensiero da rapire Tra la rugiada del mattino e l ombra del tramonto... Mi senti? Oltrepasso la soglia delle emozioni Respiro tra le tue emozioni e senza volerlo semino amore... Ora sei tu Tremi ma sorridi Sorridi ma tremi e ti sento felice... Felice di non avere scelta!
Tu fiore, dolce poema della vita mia, in te si esprime una poesia, espressa in mille modi: gioia, tristezza, malinconia... Quando, appassito, ti sfiorano le mie dita, sento in me come il morire di una vita. Resta triste il mio cuore... fino all'apparire di un nuovo fiore.
Questa notte non ha colore. Le stelle brillano di una fioca luce mentre la pioggia incessante mi bagna il viso. Solo la tua voce riesce a scaldarmi l'anima e sale fino al cuore. Questo cuore pazzo e pieno di Te. Questa mia mente che ormai ha un sol pensiero. A Te che sei fonte per me assetato. A Te che sei pane per me affamato. A Te che sei luce nella mia anima. A Te che sei la vista nel mio cuore. A Te che sei ossigeno per i miei bronchi dolce brezza di primavera. A Te che non smetterei di accarezzare muschio bianco vellutato. A Te che accendi in me la passione. A Te che mi hai fatto scoprire l'Amore. A Te che sei la nascita della mia vita. A Te che sei il miracolo della mia vita. Solo a Te di cui ogni uomo mortale vorrebbe sognare e trovare ed io fui prescelto. Solo a Te che con un cenno oscureresti il sole e con un soffio l'intera volta celeste. Solo a Te dono me stesso. Solo a Te. Per me. Io e te. Per sempre sino a che il tempo per noi sarà solo un ricordo eterno... e che nessuno osi dividere ciò che la perfezione Divina ha creato perché un Amore così nato può solo essere ammirato. Nei secoli dei secoli eternamente... In grazia Divina.
Ogni anno arriva un momento in cui tutto è in fermento Mi sveglio... risento i suoni, rivedo i colori, si accende la voglia di vivere è primavera... nel cuore.
La parola fine evocava un'immagine di morte ora porta con sé la leggerezza della rinascita... ancora è dolore, come ogni cosa nuova, eccitazione e stordimento piano piano sarò un essere nuovo con l'entusiasmo di ricominciare.
La gente falsa è contraddittoria ride, sorride ma, poi ti deride guarda in modo impertinente per ferirti nella mente, critica e si muove come un "serpente" perché non ha niente che lo possa far distinguere dalla vera "gente".
Ed è come viaggiare in una dimensione innaturale Dove non esiste il tempo di un respiro Che ti si chiude in gola Che ti spacca la testa Ma che cerca una via di fuga... per trovare pace
Il silenzio che si sovrappone alla cadenza intonata di un brano Il nero della notte che mi accarezza con il suo freddo e sono solo come non mai Tra le urla e l eco lontano del mio scrivere
è un urlo che non fa rumore è uno scrivere che ha un anima che parla di me è un pensiero che oramai è lontano e assente è un pensiero che si trascina lentamente
è una lunga notte che non vuole passare Scorre il tempo e il sovrapporsi dei secondi... è una sabbia fine che non riesco a trattenere nella mano e più sfugge e più il tempo è fermo
Cerco uno sguardo amico che trovo solo custodito nei miei ricordi Lo cerco tra la rete di un mondo moderno e ne sento odore ne bramo la presenza Ma è come il fruscio del vento in una spiaggia deserta Lo senti ne senti la forza lo immagini lo desideri toccare... ma nulla Ne rimane solo il desiderio impastato in bocca
Sensazioni remote che fomentano un presente ricco di pensieri Di cui Stancamente ne sovrappongo il peso e cerco sostegno tra le braccia incatenate di un sogno Non mi rimane che chiudere quest'occhi
L'orizzonte arrossendo carminio si nasconde, ai passi lenti e stanchi della notte, che spietata lo ricopre col suo buio mantello.
In un barbaglio di piccoli squarci di diamante, dove la pioggia fugge in una solenne orchestra di percussioni, tamburellando, scuotendo, facendo eco in ogni vuoto eremita.
Tempesta testimone muto di ogni panorama, ti trascini urlante, estorcendo odore alla terra.
Erri con il tuo maldestro circo di vento, fulmini e tuoni come un'orda di barbari, urlanti, al galoppo, impavidi e folli, crudele scintillio nello stridulare di spade.
Carnale, ovattato abisso, profondo, nero, sicuro di riflessi metallici. A piedi nudi seguo la tua strada di grafite, stregata dal ritmo del faro.
La tua natura fresca d'acqua scivola morbida fra le mie mani, senza respiro sciacqua sulle facce della mia anima poliedrica, e le fa compagnia nell'errante, incredulo sogno della vita.
Mentre la passione permea dal tuo bacio salato, la pelle ormai umida e calma, pizzica come peperoncino maturo, nel ricordo d'estate.
È che la pioggia mi piace è che però oggi è diversa è solo che sta sera è grigia, fredda, e che però i fiori così sembrano stanchi e i soliti passeri non sono sul ramo. È che si, si la pioggia mi piace è che ieri non era così è che il suono che sento è silenzioso da sentire solo gocce che sbattono, è solo per oggi, si lo so solo per oggi... è che se pioverà anche domani il sole però tornerà a parlare, è che domani, è che oggi, la pioggia bagna persino il mare...
Ombre di pioggia che cadono sulle mie guance, sforzi di non vedermi brutta ne crucciata, desideri improvvisi di cancellare tutto e tutti, speranze svanite di un sole tenue che ti consoli, Erano lacrime le mie impressioni di te. Ma cadevano gocciolando incurie di attimi di consolazione. Non più parole, non più desideri, e non spiragli di melodie per farmi pensare, nulla si sparge ormai intorno a me: nemmeno un vento ribelle ad ogni pensiero. Vorrei poterti dire addio, ma le lacrime bagnano le mie parole ed esse affogano nel mare di dolore che le risucchia senza perdono.