Ho scoperto come meno male posso sentire Ho capito quanto meno male posso vedere Una goccia una goccia una goccia lentamente mi addormento Finisce questo tormento, che mi stringe il cuore. Ma! Amo la vita Vita io ci sono, tu ci sei? Allora scrollami fammi sognare fammi rivivere Non farmi addormentare Accarezzami mamma Cantami ancora la ninna nanna Mamma tienimi stretta a questa vita che la mia mente vorrebbe sia finita.
Ragno Bianca parete distesa di vita vuota e senza un fine Un ragno cammina solo nel bianco deserto solo lui senza nessuno Cammina va avanti sale sui quadri momenti euforici ma poi ricade nel bianco vuoto Cammina cerca vive nella ricerca di qualcosa nel futuro di duraturo ma percorrendo i muri della sala ricomincerà il giro
Farfalla
Banco di scuola con i colori disegno una farfalla con cura creo i particolari perfetta l'osservo l'ammiro sembra viva sembra voler volare librarsi libera ma il banco la trattiene sua prigione di materia e di condizione La guardo e per lei soffro.
Vagando subito a passi sincroni, ascoltando le nostre parole, la città scorre intorno a noi. È acqua sporca di dolore, rincorrendo il passato, il dire di tempeste che vanno. Anima diviene la sera. È, ora, sincrono e unito il cammino. Sono ancora passi: tracciato divenuto sereno andare. Aria di primavera sera vola, trasforma anima in sensi. Acqua fresca e trasparente, vivendo in un attimo di cielo, il dire e il silenzio del presente. Tempo che vola... attimi che restano...
Leggi tra le righe dei miei pensieri Dona il sole al temporale delle mie lacrime Ascolta i battiti del mio cuore inquieto Come schizzi di un ritratto incompleto riempio i contorni di un paesaggio sognato e quella mano che incerta dipinge il tramonto di un giorno ormai spento Son io che non trovo colori in un mondo che mi ha dato solo dolori.
Passerei una vita a farmi desiderare da te, come una musa ispirerei i tuoi versi, li canterei per te, li loderei per te. Fermerei il mio mondo se solo avessi la ferma e certa convinzione che tra noi sarebbe solo amore... amore eterno... quello che non chiede ne domanda, quello autentico e duraturo, che si crede ogni volta di aver trovato, ma si cade in una stupida illusione.
Ora attraverso le mie lacrime non intravedresti neppure l'iride... bolle di tristezza e felicità mi riempiono gli occhi... e vedo solo nebbia, ma il mio cuore è azzurro perché riporti in lui la serenità... spazzando via le nubi più nere.
Non ce ne accorgiamo, ma la nostra vita è condizionata dalle protesi. Qualcuno le inserisce sotto la voce tecnologia. Il portatile per il lavoro, l'ipod per la palestra, il cellulare per lavorare, facebook per le relazioni sociali, messenger per quelle parallele, l'antifurto satellitare per l'automobile, il microonde per la cena, il climatizzatore per la notte, il blackberry per organizzarci la giornata... vivere senza la tecnologia è un'assurdità, facendone a meno saremmo inevitabilmente tagliati fuori dal resto del mondo. L'imperativo che regola le nostre vite è sapere tutto degli altri e niente di noi stessi. È un mondo che va alla rovescia e... allora proviamo a raddrizzarlo!
Troppo difficile leggere il mare con le sue onde... calpestare la sabbia e riuscire a trovare le impronte, le stesse che io e te lasciavamo quando insieme camminavamo. Troppo difficile sentire i battiti del mio cuore, sentire la felicità e illudermi che esista.