Poesie personali


Scritta da: Mariella Mulas
in Poesie (Poesie personali)

Tornerai...

Tornerai fragile soffio
di echi accantonati
... apparentemente.
E come marea inonderai
pensieri riposti in un cantuccio.
E ritroverai quel sorriso
che, stupito,
si offrì a germogli di parole.
Tornerai come sogno riconosciuto.
E, con un brivido risveglierai
un'ultima nostalgia
che farà risuonare nel cuore
la più bella e appassionata
canzone d'amore.
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    Scritta da: Don Juan
    in Poesie (Poesie personali)
    Seguendo il profumo di una rosa
    ho incrociato i tuoi occhi
    e sfiorato le tue mani,
    ho respirato dai tuoi respiri,
    ho bruciato il sole col mio amore.
    Come una meteora a mezzanotte
    hai attraversato il mio cielo
    e l'hai spento d'un tratto senza avvisare,
    senza darmi il tempo di vedere.
    Ed ora tra le lacrime ed un sorriso isterico
    ti chiedo di restituirmi la vita,
    ti chiedo di ridarmi quell'impeto
    che scuoteva in petto ogni torpore,
    ti chiedo di lasciarmi andare
    se non sai restare.
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      Scritta da: Franco Mastroianni
      in Poesie (Poesie personali)

      Le mie parole

      In ogni situazione
      in ogni cambio... d'umore o di stagione
      sono sempre rimaste accanto a me
      le mie parole
      non mi hanno mai lasciato solo
      mi han riscaldato... quando la nebbia mi velava il cuore
      e mi han saputo dare gioia
      facendosi trovare pronte
      nei momenti del dolore

      mi piacerebbe un giorno
      diventar parola
      una qualunque ma... in mezzo a loro
      perché tra le parole... io

      volo.
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        Scritta da: giosc
        in Poesie (Poesie personali)

        Amore malato

        Lasciarono una traccia che li portò nella strada del perdono, a cercarsi.

        In un momento Tutto è Niente.
        Il niente non ha sapore. L'odore sì, quello è nell'aria.

        È odore di fumo quello che, Tutto ha negli occhi.
        Tutto, è impresso nella memoria dell'uomo che,

        vorrebbe essere già, un Vecchio
        con troppa esperienza e con troppi sentimenti.

        Niente è un bambino, quello che c'è in ogni uomo.
        È leggero, lui, non ha memorie

        è travolto dai colori della vita,
        è fiducioso

        Il Tutto di oggi è il Niente di domani.
        Questa nuova stagione abbaglia, attrae come gli opposti.

        Tutto è pesante, non riesce a respirare.
        Quella nuvola di fumo lo avvolge.

        Non può vedere il mio volto.
        Lui può sentire... sì, sentire quel maleodorante odore di vita vissuta.

        Lasciarono una traccia che li portò nella strada del perdono, a ritrovarsi.

        Nell'attesa, amore mio malato.
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          Scritta da: Daniele Licciardo
          in Poesie (Poesie personali)

          Mi dispiace un po'

          Tutto chiaro, trasparente
          non mi importa più niente,
          non riesco più a sentire
          il tuo odore.

          Io e te siamo ormai
          separati dai guai,
          stare in silenzio, senza parole
          per un impossibile amore.

          Mi dispiace un po'... ripensandoci ancora.

          A ripensarci che follia
          era solo utopia,
          un'ingenua fantasia
          dir che sei mia.

          Ho perso il tuo calore
          sto gelando da ore,
          ti ho rivista in quel locale
          sembri non star male.

          Mi dispiace un po'... ripensandoci ancora.
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            in Poesie (Poesie personali)

            L'angelo dell'amore

            C'è stato un tempo dove
            gli sguardi e i sorrisi
            varcavano il confine giovane
            fra uomini e donne.

            Nuova linfa di vita
            di un'adoloscenza appassita,
            creava grandi passioni
            con forti emozioni.

            Aspettare, aspettare ancora
            senza conoscere la via,
            sospesa tra sentimento,
            amore, e turbamento.

            Nasceva in me la voglia di esplorare
            di fare e avere senza scappare,
            il sano giusto motivo
            di un particolare momento.

            Di colpo Lei... si apre un varco
            entra la luce nel sordido buio,
            il cuore batte forte bussando alla gola
            fermando il respiro, e l'anima vola.

            Dubbi non ho, è Lei l'angelo dell'amore,
            non sò pensare, non sò che fare,
            ma Lei mi guarda porgendo la mano,
            sorride, avanza, illumina lo sguardo.

            Nasce così un patto d'amore sperato
            si, ogni cosa... ha un senso voluto.
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              Scritta da: piumarossa70
              in Poesie (Poesie personali)

              A Luisa, mia mamma.

              Mamma... cosa vorrei darti...
              forse un mondo nuovo dove potresti sorridere libera
              priva di schemi e di divieti assurdi,
              ma solo quelli conosci... e ti strapperei via dalla tua
              errata e impostata consapevolezza e ti farei osservare
              i laghi che forse ami, quelli con i voli di oche selvatiche e
              con libellule esili...
              e ti porterei a vedere davvero un
              tramonto, così per mano per poi lasciarti li da sola, si
              da sola a ripeterti fino a spaccare quel tuo credo fatto
              di filo spinato per questa terra, fino a guardarti davvero
              e a vedermi per la figlia che semplicemente sono, quella
              che ami, la stessa che ti spaventa... e io, mamma, ti
              prenderei in braccio come una bimba perché saresti
              stanca sfinita, di aver rincorso per quasi tutta una vita i
              sogni scritti e le illusioni dettate da bocche e menti
              che rubano l'esistenza,
              ti farei riposare, no no nel tuo letto,
              in un letto nuovo, magari fatto di onde e di profumi di
              fresie e vorrei osservare il tuo risveglio quello vero, e...
              abbracciarti forte e delicata per non farti male... scarpe
              morbide ai piedi appena nati accarezzati da un gatto, e
              occhiali tenui per non
              affaticarti troppo la vista dallo stupore e capelli bianchi
              spettinati per lasciare passare il vento e le orecchie
              libere per sentirti finalmente il tuo nome!
              Tua figlia... quella selvatica.
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                Scritta da: piumarossa70
                in Poesie (Poesie personali)
                E osservo la mia vita,
                la mia esistenza fatta
                di sabbia e vento, vento del nord miscelato
                a petali di magnolie lontane,
                di piume portate dall'acqua annegate nel fuoco e portate
                in alto dalle tempeste, e orme e tracce di animali
                passati e presenti, e canti e note stridenti su un sentiero di
                terra nera di terra rossa, e ancora fatta di muri ammuffiti
                di disegni di ricordi di sassi di acqua fangosa da calpestare,
                di amarene da rubare e da dipingere come l'uva aggraziata
                su un vaso, e la pioggia fredda da congelare e piangere i
                pensieri e la pioggia mista al sole da colorare gli occhi, da
                girotondo di speranza di fede, di credo nelle mie gambe
                composte da bizzarri cavalli e fragili uccelli, a beccare un
                granello di buono e a sputarne cento malsani.
                E osservo la mia esistenza nel rumore presente che non
                mi appartiene, che scanso e che curiosa scansiono nei
                dettagli più minimi per vedere per capire per riprodurre un
                elemento esterno da comprendere per far comprendere.
                E guardo la mia vita miscelata alle direzioni che mi sono
                venute incontro che ho tirato come una corda di mille altre
                corde, che ho spinto che ho buttato che ho sorriso.
                E osservo e osservo ancora questa mia anima fatta di fuoco
                che lo ama che lo vuole che lo beve che lo spegne per
                paura, che lo riaccende per parlare per fumare per
                respirare... questa mia esistenza fatta per esistere e per
                resistere a quello che ancora non conosco e a quello che
                ora voglio, amalgamando denti e unghie alla brezza che
                mi sfiora e mi penetra la vita.
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                  Scritta da: Cinzia Picciolo
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Passato

                  Finalmente la bella stagione
                  l'aria tiepida mi fa pensare a quand'ero bambina
                  nel paese dove sono cresciuta, ai campi fioriti,
                  ai profumi.
                  A quando andavo in campagna con mia madre a raccogliere fave e piselli, l'odore dell'erba e della rugiada.
                  All'alba quando l'aria è frizzante e pura.
                  Questa stagione mi fa tornare indietro coi pensieri
                  mi ci tuffo nel mio passato, ritrovando facce amiche
                  parenti, persone care che non ci sono più.
                  Sì, il passato è passato, a volte doloroso, a volte
                  gioioso, ma va guardato in faccia e affrontato poiché
                  e dal passato che veniamo.
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                    Scritta da: Cinzia Picciolo
                    in Poesie (Poesie personali)

                    Ogni giorno dono un pezzetto di me

                    Un lavoro particolare io svolgo, ogni giorno dono un pezzetto di me, dono un angolo del mio sorriso,
                    regalo un segmento di osso della mia schiena,
                    un po' di energia vitale, tanta della mia pazienza, io dono ogni giorno.
                    Tutti i giorni i miei doni sono porti col cuore,
                    direte voi! Ma cosa ne trai in cambio?
                    Ho! Tanto tanto, tante carezze, sorrisi, non angoli.
                    Grandi abbracci.
                    Mi cercano, mi chiamano per nome,
                    sanno quanto li amo, quanto amore gli ho donato
                    e quanto ne donerò ancora.
                    Solo il mio corpo ne paga le conseguenze
                    ma il mio spirito ne esce colmo di tenerezza ed amore per il prossimo.
                    Vi chiederete... ma che lavoro svolge questa qua?

                    Sono un o. S. s.
                    Operatore socio sanitario
                    lavoro in una casa di riposo per anziani
                    i miei nonni.
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