Poesie personali


Scritta da: Don Juan
in Poesie (Poesie personali)
Come una lama di luce nel buio
attraverserai le notti
spargendo amore a chi nella carne
trova il conforto di una sera,
lascerai impronte bianche
intorno ad un bicchiere vuoto,
camminerai senza sentire il vento
che sta gelando le mani,
inciamperai su una pietra solitaria
e solo quando sentirai dolore,
ed il sangue macchierà il volto pulito
saprai di essere vivo.
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    Scritta da: Don Juan
    in Poesie (Poesie personali)
    Paura d'amare,
    paura di un cuore
    che impazzisce d'un tratto
    e decide la sua strada.
    Paura di un futuro
    che come una lente appannata
    offusca la vista,
    paura di un cielo
    improvvisamente più blu,
    paura di viver davvero.
    Ma tu prendi per mano la paura,
    non respingerla e diventerà
    la spalla che sorreggerà
    ogni tuo mancamento,
    la guardia alta che incasserà
    il colpo diretto all'anima.
    Lascia entrare il sole,
    lascia correre il cuore,
    lascia fiorire l'amore...
    ... lo meriti!
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      Scritta da: Rosa Cassese
      in Poesie (Poesie personali)

      Pensieri e tormenti

      Pensieri e tormenti
      si accavallano
      senso di colpa
      fremito e nostalgia
      desiderio, e voglia
      matta di trasgredire.
      Realtà sempre
      repressa e
      presente.
      Dibattuta tra il dovere e
      la nuova sensazione.
      Il cuore non ha
      vincoli, è libero
      di trasvolare, di varcare
      oceani, mondi
      sconosciuti, alla ricerca
      affannosa di posare
      i suoi palpiti e sospiri,
      alimentati dal calore
      della gente napoletana, dal
      sole che, seppur tiepido
      riscalda l'animo avvilito
      e tormentato da freni
      inibitori, divieti
      impeti giovanili
      palpiti universali.
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        Scritta da: Rosazzurra
        in Poesie (Poesie personali)

        Mamma

        Parola semplice, dolce e profonda,
        dice tutto,
        abbraccia tutti è la nostra prima parola
        e sarà' l'ultima.
        Provare è indispensabile
        esserlo è difficile.
        Essere chiamata mamma
        è gioia,
        io l'ho provato diverse volte,
        ho provato anche
        il dolore più grande
        e non si dimentica mai.
        A volte ci si rammarica,
        oppure ci si dispera...
        sempre un altalena perfetta
        per amare.

        Eppure ora
        sono la mamma di mia madre.
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          Scritta da: FRANCO PATONICO
          in Poesie (Poesie personali)

          Come un guerriero

          Un giorno deporrò tutte le armi
          per affrontar il viaggio nella mente
          poiché vano sarà il richiamarmi
          dall'aldilà che dura eternamente.

          Se nulla sono stato, or dunque sono,
          anche se poi sarò così com'ero;
          dal mondo partirò senza frastuono
          e di nessun ricordo prigioniero.

          Io ti combatterò fatale sorte
          per l'ombra che proietti sulla vita,
          ma poi le braccia tese saran corte
          e debole la presa delle dita.

          So che l'impeto mio non ti sbaraglia,
          e il gelo annienterà questo calore,
          ma da guerriero ti darò battaglia,
          per contrastar l'oblio da vincitore.
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            Scritta da: Daduncolo
            in Poesie (Poesie personali)

            La triste sorte del Re

            Tra il fiume di folla avanzo
            stremato e con lo sguardo
            basso seguo le orme del mio
            triste destino.

            Così perso e per niente confuso,
            so di essere innocente.

            Così usato e mai infedele, ho
            amato la mia povera gente.

            Legato a giudizio, si spegne così
            il mio sogno di patria.

            Trascinato via dal cuore umano, vado
            in contro alla paura.

            Lo sguardo grifagno della gente è
            lo specchio di un grande abbaglio.

            Non c'è miracolo che attende, il mio
            destino è stato già segnato, la fine
            del mio regime è dietro l'angolo.

            Lo respiro nell'aria e lo guardo nel
            cielo, è giunta la triste sorte del Re.

            Tante parole sono state dette e tante
            altre sono morte soffocate, tra queste,
            rimangono sepolte le parole di un innocente.

            Il patibolo è la che attende, la folla
            è la che preme.

            Così perso e per niente confuso, so
            di essere innocente.

            La lamina sottile rimanda a me un po'
            di luce, il coraggio dell'innocenza
            è la mia unica forza.

            C'è un silenzio tutto attorno, ho così
            il cuore in gola.

            Sento il mondo attorno a me collassare,
            e dentro di me l'ombra oscura del nulla
            avanzare.

            La libertà che tanto si dice è il
            pugnale del mio ultimo passo al mio
            ultimo capitolo.

            Così annego tra il tonfo dei tamburi e
            tra forconi e spade c'è chi inneggia
            il tricolore.

            Lo respiro nell'aria e lo guardo nel cielo,
            è giunta la triste sorte del Re.

            Lascio un sorriso di sfida vagare tra
            la piazza, sperando che una nuova luce
            apra loro gli occhi.

            Così perso e per niente confuso, so bene,
            che andrò via innocente.
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              Scritta da: anja238
              in Poesie (Poesie personali)

              Il vento

              Seguendo i pensieri che vagano piano
              il vento si insinua e ti prende per mano.
              Seguendo i pensieri ti porta lontano
              laddove non serve ragione d'umano.
              Se ti lasci andare, se cedi al riposo,
              se segui quel vento ti porta a ritroso
              a riviver la vita ancor nel passato,
              ed ecco in un attimo tutto è svanito.
              Attraversa il presente ma non si sofferma,
              il vento suadente non ferma il suo passo,
              ti porta a seguirlo nel magico viaggio.
              Nei boschi raccoglie giochi di foglie,
              nei parchi aquiloni di bambini in sogno.
              Sui mari gli spruzzi di onde che inquiete
              si infrangono e saltano a gara più in alto,
              ognuna sperando di giungere al cielo
              così da formare di nube un velo.
              Continua il suo viaggio fra nuvole e sogni,
              sculture di ghiaccio or osa sfidare
              ma non le scalfisce, soltanto sospinge
              e le accompagna nel gelido mare.
              Nessuno lo ferma, nessuno gli impone,
              il suo sibilo giunge a orecchio lontano.
              Pian piano si ingrossa, potente è il suo canto,
              veloce continua la corsa nel tempo.
              Or forte il suo impeto cavalca il cielo,
              incontra le nubi, le spinge a avanzare,
              ingrossarsi e sfidare i fulmini, i tuoni...
              ed ecco esplosione di pura energia!
              Se ogni cosa possiede un destino
              non è possibile andar contromano,
              quello del vanto è segnare il cammino...
              a lui abbandonati e sogna anche tu.
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                Scritta da: Gioanna
                in Poesie (Poesie personali)

                Tempesta

                Non ci sarà tempesta stasera,
                il cielo ha affidato al vento
                la sua canzone per la luna
                che ascolta il canto d'amore...
                e triste piange tutto il suo dolore.
                Calmo è il vento, l'attesa...
                Tutto pare immobile,
                solo una lacrima si muove
                sul viso stanco di un'amante.
                Al cielo torna il vento
                e la luna piange
                La sua ultima solitudine.
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