Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Voi che vivete

Voce di popolo che grida dalle tenebre
abbiamo mancato alla Misericordia
del nostro Dio, infangato i suoi sentieri,
oltraggiato le sue vie, nascosto
i nostri delitti davanti i Suoi Occhi.

Non abbiamo creduto alla Sua Misericordia,
abbiamo gettato le nostre vite nel niente
confuso i nostri giudizi, bestemmiato
il Suo Santo Nome.

Voce di popolo che grida dalle tenebre
una grande luce c'ha abbagliato,
ma noi nella nostra stoltaggine
l'abbiamo rifiutata, abbiamo rincorso
obiettivi umani ch'erano miraggi,
cose illusorie di materia mortale.

Abbiamo rifiutato l'immortalità
per il godimento di un minuto
per un soffio d'amore perso,
dimenticato in un momento

Voce di popolo che grida dalle tenebre
ascoltate la nostra voce voi che vivete,
raddrizzate le vostre azioni,
percorrete il sentiero della rettitudine,
del vero amore che non deperisce,
che non muore che si rigenera
eternamente, che sale verso il cielo,
verso le stelle, verso la Stella che illumina
il nuovo mattino, per l'umanità redenta.

Voce di popolo che grida dalle tenebre
una gran luce v'abbaglierà
non cacciatela abbandonatevi ad Essa
come il bimbo s'abbandona al sonno
tra le braccia della madre,
come il fiore s'abbandona al sole nascente,
come il giusto s'abbandona sereno
all'oceano dell'eternità.
Composta nel luglio 2009
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    Scritta da: fa
    in Poesie (Poesie personali)
    Io mi soffermo a guardare il tuo dolore...
    e mi rattristo a pensarti amareggiata, triste e sconsolata...
    i tuoi occhi che fino a qualche giorno fa illuminavano la città...
    ora pieni di lacrime cercano un rifugio...
    tutto l'amore,
    tutta la dolcezza donata...
    a nulla può valere se data alla persona sbagliata.
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      Scritta da: Gaetano Toffali
      in Poesie (Poesie personali)

      Vieni da me

      Vieni da me
      Aspetto sparsa nell'aria
      Quella brezza di vita
      Che si chiama ti voglio

      Qui vicina nel fianco
      Dove il caldo è più dolce
      Nella flebile mancanza
      Di parole a filo d'aria
      In quella buffa ritrosia
      a guardarci nel dentro
      Per la vigliacca paura
      Che lo specchio sia aperto

      ... e nella luce si veda
      Il rumore del cuore
      Tum tum è vero
      Tum tum è amore.
      Composta nel giugno 2009
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        Scritta da: Marco Giannetti
        in Poesie (Poesie personali)

        Amore

        Si puoi avere tutto ciò che si vuole, basta volerle le cose e tutto si ottiene.
        Solo l'amore non si ottiene, l'amore nasce senza acqua, ne terra, necessita solo il cuore perché il cuore batte sia che lo indossi un povero o che lo vesti un ricco... l'amore ha bisogno di un cuore, solo e sempre il cuore crea l'amore.
        Composta martedì 7 luglio 2009
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          Scritta da: Marco Giannetti
          in Poesie (Poesie personali)

          Palpebre

          Raccolgo negli occhi ciò che ora non vedo e, anche a voler aprire il cuore, resto da solo con il niente.
          Suffragio di palpebre intrise di pioggia, sanno di sale, sanno dolore, non fanno male ma fanno soffrire.
          Io non apro il cuore, forse lo farò, mi aprirò al nuovo sole, quel sole che mai brucia e che saprà scaldare il mio gelido cuore.
          Si, forse lo farò.
          Composta lunedì 29 giugno 2009
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)

            Il Bibi di Majawa (un saggio amico anziano di un gruppo etnico di Mozambico)

            Era un grido nato nel tempo
            un vagito di un giorno nuovo
            un velo bianco di luna piena
            un rifugio nella tormenta.

            Seduto sotto l'albero antico
            ascoltava il soffiare del vento
            il silenzio maturo della notte
            le voci ancestrali della terra.

            Era vecchio dai capelli bianchi
            una pipa accesa nella bocca
            gli occhi aperti al tramonto
            con l'orizzonte nell'altra mano.

            Le voci venivano dalla caverna
            d'una epoca chiusa nelle pietre
            il buio era luce nei suoi occhi
            quando decifrava il mistero.

            Era una voce aperta alla storia
            era una favola aperta alla vita
            era la coscienza di un popolo
            attento a non uccidere la vita.
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              Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
              in Poesie (Poesie personali)

              L'ora del crepuscolo

              Il lampione si accende lentamente
              in quest'ora opaca del crepuscolo.
              Un rumoroso bisbiglio d'uccelli
              riempe un vecchio albero di vita.

              L'interminabile canzone della notte
              inizia a suonare appesa a una stella.
              La luna si affaccia alla mia finestra
              frugando l'ombra che porto dentro.

              Si accendono anche pensieri ardenti
              galoppando tra boschi di desideri.
              Sotto le foglie maturano i ricordi
              avanzando con la luna rotonda.

              Pietre del passato lavate dalla pioggia
              costruiscono un cammino senza ritorno.
              Il lampione si accende lentamente
              illuminando fiori nascosti nella mente.
              Composta martedì 30 giugno 2009
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                Scritta da: dax
                in Poesie (Poesie personali)

                Le campane

                Suonano le campane
                annunciando la speranza,
                rintoccano nei cieli vuotati dalla vita.

                Cacciate le rondini, distrutte le api,
                dimenticati gli angeli, abbattuti gli aquiloni,
                solo aerei anonimi tracciano
                l'aria di scie misteriose.

                Suonano le innocenti campane inascoltate
                sulle città inasprite dalla violenza,
                sulle campagne inquinate da veleni
                nelle vallate disboscate, bruciate.

                Rintoccano sui fiumi, sui mari ridotti
                a cloache infette di veleni e morte.

                Suonano le campane
                annunciando la speranza,
                l'arrivo d'una nuova percezione di vita,
                d'un nuovo rinascimento,
                d'una nuova disarmante innocenza,
                d'un nuovo ritorno alle nostre antiche
                radici: radici di eterna vita, d'immortalità.
                Composta nel giugno 2009
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                  Scritta da: etabeta
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Com'è grande la rabbia del vedere offuscate dalle nuvole
                  il mio splendido cielo azzurro.
                  Quell'ombra diafana
                  che copre anche per breve l'arancio del sole
                  come tulipani piegati su se stessi che nascondono il colore.
                  Quel brivido appena accennato
                  del calore non giunto
                  in un attimo di distrazione e perso nel vuoto.
                  Si possono confondere nella scia spumosa
                  di una barca nel mare le mie lacrime...
                  ... sempre ingoiate...
                  a volte celate da un sorriso forzato...
                  La realtà...
                  amaro svegliarsi da un sogno impossibile!
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                    Scritta da: etabeta
                    in Poesie (Poesie personali)
                    Ho ascoltato per un attimo
                    il tintinnio della pioggia
                    sul margine irregolare
                    del mio pensare...
                    ha scavato profondi solchi
                    in cui scorrono rigoli che portano via
                    grani di sabbia
                    caduti da una clessidra
                    rotta per incanto
                    a fermare il tempo:
                    illusione assurda,
                    il tempo non si può fermare!
                    Composta lunedì 20 aprile 2009
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