Poesie personali


Scritta da: ametista
in Poesie (Poesie personali)

Le parole che non posso dirti

Le parole che non posso dirti,
escono come un fiume,
dalle mie mani.
Scorrono su pianure,
di fogli immacolati.
Bagnano campi inariditi,
dal sole del tuo silenzio.
Straripano e inondano,
la vallata della mia anima,
trascinando con sé tutto.
Distruggono il mio amore,
costruito giorno per giorno,
lasciando dietro di se,
soltanto le macerie,
di un amore negato,
di un amore non vissuto,
di un amore sprecato,
di un amore invano.
Prosegue la sua corsa impazzita,
accecato dal dolore e dal rimpianto,
verso un unico posto di pace.
Un mare che lo accolga.
Che accolga questo fiume di parole,
che in lui si disperda,
che in lui si annulli e si dissolva,
confondendosi fra le altre parole,
di altri infiniti fiumi.
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    Scritta da: ametista
    in Poesie (Poesie personali)

    Le mie mani

    Nascondo le mie mani,
    le chiudo a pugno,
    e incatenandole fra loro,
    le faccio mie prigioniere.
    Perché sono disubbidienti,
    indisciplinate. Ribelli,
    incontrollate e scorrette.
    Nascondo le mie mani,
    le faccio tacere,
    le tengo legate,
    con le catene della ragione,
    impedendogli di volare,
    su di te.
    Sul tuo viso,
    per una carezza,
    sulle tue palpebre,
    come un soffio delle dita,
    sulle tue labbra,
    con un tocco leggero,
    come un bacio posato.
    Nascondo le mie mani,
    come il mio amore,
    che non posso far volare,
    su di te.
    Sul tuo essere quel che sei,
    sul tuo essere come sei,
    sul tuo essere così,
    sul tuo essere di cui tutto amo,
    sul tuo essere che desidero,
    sul tuo essere che mai passa,
    come la mia voglia di te,
    di vederti e di sentirti,
    che non si esaurisce mai,
    che non si consuma mai,
    che non vedi ma che c'è,
    è nascosta,
    anche lei non può volare
    su di te,
    come il mio amore,
    e come le mie mani.
    Composta domenica 5 luglio 2009
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      Scritta da: Ada Roggio
      in Poesie (Poesie personali)

      Nessuno

      Tutto tace
      Tutto si desta
      Perché nessuno sa
      cosa mi passa per la testa
      Nessuno conosce il mio vero Io
      Nessuno conosce il cuore mio
      Tutto a posto
      Tutto è sereno
      Nessuno sa
      nel mio cuore, non vi è sereno
      Ascolto i suoni di bambini
      pianti, capricci, sorrisini
      Mi mancano tanto, da farmi male
      mi sento ogni volta di soffocare
      Resto sola voglio affondare
      in un bicchiere per non ricordare
      Poi lesta la mia testa
      ricomincia a ricordare
      quando affondavo in un bicchiere per non ricordare
      Vuoti di memoria andati oltre mare
      Una cosa sola da ricordare
      Il dono di mamma non si può cancellare.
      Composta domenica 5 luglio 2009
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        Scritta da: Ada Roggio
        in Poesie (Poesie personali)

        Tiritera

        Tiritera
        questa vita è una galera
        Tiritera addormentata
        questa vita è una frittata
        Tiritera
        basta e avanza
        ne hai messa di costanza
        Tiritera svelta lesta
        questa vita è una tempesta
        Tiritera da mattino fino a sera
        è una lunga tiritera
        Tiritera adesso basta
        a sentirti quanto ci costa
        Tiritera va più avanti
        siamo stanchi tutti quanti
        Non c'è lavoro
        non c'è denaro
        bisogna correre al riparo
        Le bollette da pagare
        fanno tutti un po' sclerare
        Bisognerà ricominciare
        per non finire in alto mare
        Tiritera adesso lesta
        ti gettiamo dalla finestra
        Vogliamo tutti ricominciare
        a sorridere
        e sognare.
        Composta domenica 5 luglio 2009
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          Scritta da: Ada Roggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Perdono

          Dio.
          Sono tuo figlio.
          Dei miei errori, cerco consiglio.
          Dei miei errori, ti chiedo perdono.
          Dei loro errori, ti chiedo perdono.
          Dei nostri sbagli ti chiedo, perdono.
          Col cuore e con la mente.
          Sono  tuo figlio.
          Sono pentito veramente.
          Se potessi
          cancellerei
          tutto il male.  
          Se potessi cancellerei
          tutto quello che  fa soffrire.
          Se potessi cancellerei
          tutto l’orgoglio.
          Di questo nessun essere ha bisogno .
          Se potessi cancellerei
          tutta la falsità.
          Se potessi cambierei
          il male con il bene
          metterei fiori al posto di tutte le catene.
          Pianterei amore
          in tutte le stagioni  
          nascerebbero migliaia di nuovi colori.
          La stanchezza non la verrei a sentire.
          La parola mamma continuerei a udire.  
          Ma ...!Se tutto questo non dovrebbe bastare
          pianterei amore nell'oceano, nel mare
          Chiedo perdono  a voi a Dio
          che è l'unico vero padrone del cuore mio.
          Non voglio che ci sia altro male
          voglio solo restare a guardare.
          Qui sull'uscio di casa mia
          aspetta una donna ,
          una mamma.
          Composta domenica 5 luglio 2009
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            Scritta da: Francesca Zangrandi
            in Poesie (Poesie personali)

            A mio padre

            Ho avuto un supereroe da bambina.
            Il mio supereroe era grande, bravo, non si arrabbiava mai, era forte ed era il mio Papocio.
            Ora sono grande e parlare di lui mi commuove.
            Per molti anni ho avuto un supereroe ma poi ho visto la realtà.
            Il mio Papocio si ammala, si arrabbia e sì, lo ho anche visto fragile.
            Il mio Papocio non ha sempre ragione e spesso il nostro rapporto è solo litigio.
            Io che urlo e lui che tace oppure lui che urla e io che taccio.
            Non ama le discussioni, è lunatico e iperattivo.
            C'è stato un giorno che non dimenticherò mai,
            il mio supereroe è stato male, non ferite fisiche, ma lacrime dell'anima.
            La sua fragilità ha ferito nel profondo la mia.
            Il mio eroe che piangeva?
            Soffrii tanto perché ho sempre avuto un senso di protezione verso di lui, ma in quel momento non potevo fare nulla.
            La visione di mio padre crollò in quegli anni e io ho sofferto per questo;
            ma ora, a tre giorni dal mio diciottesimo compleanno ho capito.
            In questo mondo già è difficile considerarsi uomini e donne figuriamoci supereroi.
            Ho avuto un supereroe da bambina e crescendo ho avuto un uomo come padre.
            Composta lunedì 9 marzo 2009
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              Scritta da: DANA
              in Poesie (Poesie personali)

              Emozioni raccolte

              Ho trovato un foglietto
              cascato di mano in autogrill

              Normalmente non l'avrei raccolto
              ma è stato un attimo,
              ho sentito un impulso fortissimo
              come se mi avesse parlato in un dialetto dimenticato
              dicendomi: "raccoglimi tu che puoi capire,
              raccoglimi tu che sai non giudicare".

              L'ho raccolto, ma come se qualcosa di prezioso avessi rubato
              l'ho infilato in tasca velocemente e me lo sono scordato.

              L'ho letto oggi, che strano, ne avevo come il sentore
              che irradiasse calore amore, in un giorno grigio di cuore malato.

              Sono pezzi di poesia abbozzati in mano,
              scritti male sull'onda di un emozione.

              Con fare reverenziale
              li ho letti in punta di piedi senza far loro del male.

              Non sono Montale,
              ma la mano tremante di un uomo anziano
              che voleva ancora ricordare i palpiti del suo cuore.

              Grazie per averli lasciati cascare.
              Composta lunedì 23 marzo 2009
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                in Poesie (Poesie personali)

                Contrasti

                Il cielo, terso,
                l'infinito illuminato
                da pensieri liberi, di sogno:
                immagini di gioia, speranza;
                umanità integra.
                Un attimo percorso dall'effimero.

                Una nuvola, spenta,
                un'ombra incombente sull'anima:
                pensieri impediti, forzati,
                immagini di tristezza, dolore;
                umanità dilaniata.
                Ore percorse dalla disperazione.

                Vita altalenante tra luce e tenebre
                sull'arduo cammino della speranza.
                Composta martedì 11 settembre 2001
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