Scritta da: Barbara Brussa
in Poesie (Poesie personali)
Quando un sogno diventa tormento
forse è giunto il momento
di mollare il filo
che stretto tenevi in pugno
e lasciarlo volare
nella brezza leggera di giugno.
Composta giovedì 9 luglio 2009
Quando un sogno diventa tormento
forse è giunto il momento
di mollare il filo
che stretto tenevi in pugno
e lasciarlo volare
nella brezza leggera di giugno.
Ombra che nasci dalla luce...
Svolgi la tua mansione!
Passi ovunque... Arrivi ovunque...
Senza volto, senza nome... ne pensiero, ne emozione.
Ombra di ghiaccio...
Fuggi come vento!
Fuggi gli sguardi!... Fuggi gli echi lontani!
Dura come il marmo... Friabile come il calcare.
Ombra di carne... Rammenta!
L'indissolubile legame che ti porti appresso...
l'eterno patto con l'alba del nuovo giorno
Senza di essi... cessi di esistere.
Senza te... l'immensa biglia continuerà a ruotare...
Se guardo i colori del cielo,
vedo i vostri occhi, mi domando
vi chiedo
i mille colori dell'arcobaleno
hanno colorato ora il ciel sereno
Nel nostro cuore
brilla la fiamma
svavilla scintilla,
dolce ninna nanna.
Mamma!
Cantala ancora,
oggi più di allora
Domani più di ieri,
resta nei nostri pensieri,
resta nel nostro cuore
l'immenso amore.
Il mio amore
è una rosa rossa
per te.
È l'emozione
che provo
ogni volta a guardarti.
È una carezza lieve
sul tuo candido viso.
È un bacio affettuoso,
un sorriso sincero
è passeggiare insieme
felici
in questa sera
di luna piena
che si specchia
nei tuoi bellissimi occhi.
Ti amo tanto, mia cara.
Mai giunga l'ora
in cui i tuoi pensieri
seppur tristi
o pieni di sgomento
la tua penna
non voglia
più donare.
I tuoi versi
sempre un dono,
una parte
di te
una goccia
del tuo cuore.
Tu sai di quale amore son capace d'amare
lo hai provato sulla pelle, quella del cuore,
tu sai che d'amore nutro i miei versi,
tu sai che nella tua testa si sono persi.
Tu sai di quale amore sono capace d'amare
di quale forza spesso mi trattiene
di quale sogno voglio sperare,
di quanto amore ho ancora in fondo al cuore.
Tu sai di quale amore son capace d'amare,
di quanta solitudine ci accomuna,
di una notte senza più la luna,
di un amore che non sarà mai amore...
Parole vuote riempiono il vento,
sussurri decisi da un cuore infranto,
l'ultimo sole è rimasto a guardare
una lacrima che secca sul sentiero del cuore...
Ogni amore ha un futuro, che sia solo un'ora o un intero destino,
chi decide è la voglia, la testa o il cuore,
si vive per dare e ricevere amore,
senza dolore o col vuoto senza te vicino.
Disegno una strada dove non andrò mai,
mi prendi per mano, ma poi volerai,
mi tenti, mi ami, incidi il tuo nome,
mi tagli nel vento e poi spargi colore.
Il futuro non sai se è vicino, neppure il destino,
ma la cosa che fai è amare come non mai,
la vita si ferma ogni tanto a quel bivio che poi
né io né te prenderemo mai...
Solo,
nel silenzio
del giardino di rose
sotto un cielo plumbeo
di dicembre.
In me riaffiorano
dagli angoli più belli
della memoria
antichi ricordi
emozionanti pensieri.
Quante cose
strapperei al passato!
Che darei
per riassaporare
oggi
come una volta
sorrisi di gioia
felici sensazioni
attimi di innocenti
affetti giovanili...
Con te, imparai la dolcezza del tuo essere...
Con te, imparai la felicità della tua ingenuità...
Con te, imparai il senso del viaggiare...
Con te, imparai l'amore del sentirsi indissolubili...
Con te, sopportai la noia dello scandire del tempo...
Ma,
se non ti avessi persa...
Non saprei il dolore di una passeggiato all'inferno...
Non sarei mai sprofondato in un tramonto, in un cielo stellato con lo sguardo offuscato dal sale...
Non avrei più sognato, senza più dormire...
Non avrei mai compreso l'infinità dell'amore, ed il rigetto per il cibo...
Non avrei mai sopportato il peso, del dover per forza vivere...
Ma,
se non ci fossi stata...
Non avrei mai scritto e letto con il cuore...
Non avrei mai smesso di ridere degli antichi poeti...
Non avrei mai scavato e raschiato nel fondo della mia anima...
Non sarei ciò che sono...
... e saprei solo ciò che desiderano altri...
... Ma non vi è volta, pensando a quel giorno lontano,
che io non risenta le tue parole come epitaffio inciso sul mio cuore di cristallo...
Aspettando l'arcobaleno
dopo lo scroscio
naufrago alla ricerca
del colore ameno
e mentre la notte
si tinge di blu
rimango svagato.
Dinanzi gli occhi tuoi
toccano il colore...
e... mimetici
annodano il mio cuore.