Sempre mi affaccio come da una finestra per osservare e meditare ciò che c'è intorno a me.
Elevo al cielo domande come aquiloni quel cielo, ormai pieno, ne avrà di milioni. Cerco nell'erba ciò che ho perso ma poi mi giro e cambio verso. La mia luna a volte è dritta o storta e la mia pazienza diventa più corta. Da una finestra mi vedo meglio ma da più finestre io veglio. Sento il ronzio di chi è contro me ma io gli dico: "Fai tutto te!" Poi da dietro una mano sulla spalla di chi mi dice che il mondo è una palla che gira uguale e ti vuole fare male; questa è una voce amica che parla vorrei continuamente sentirla. Da una finestra vedo gente che porta lo specchio, gente che ha paura di diventare vecchio, c'è gente che si ricorda tutto per rinfacciarti ciò che hai detto e fatto, c'è gente che fa gare perché vuole essere il migliore e tutta questa competizione nasce da una vecchia delusione. Conosco amici che mi han tradito che ho allontanato, che mi han invidiato e che ho perdonato. Ed ora vivo su pensieri, vivo con i miei misteri. I miei pensieri si fissano le mie idee non cambiano ed io son qui da una finestra a guardare senza agire e senza parlare.
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