Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Essere invisibili

Essere invisibili, è semplice
Essere una "cosa" scontata
Non c'è più la ragazza, la donna, da conquistare
C'è la moglie, la donna delle pulizie, la badante
C'è la mamma, la bambinaia, la sua "signora"
C'è la governante
Non c'è più la donna, è diventata invisibile
Non c'è più la passione, ora c'è solo il dovere
Lui non ti vede, ti possiede, ci sei
Essere invisibili, è semplice
Lasci il pranzo pronto, la cena in tavola
Nessuno si chiede più chi l'ha fatto
E' scontato, tutto dovuto, tutto normale
Non stai bene, fai ugualmente
Nessun si chiede se hai bisogno
Devi essere essere la roccia
Nessuna debolezza è ammessa per te
Essere invisibili, è semplice
Nulla è valutato, ci sei, ci devi essere
I problemi sono un tuo problema
Tocca a te occuparti dei figli, della casa
Ci devi essere è un tuo dovere
Essere invisibili, è semplice
Esci, vai, nessuno si chiede cosa fai
E' scontato che torni, tanto ci sei
Cos'hai dentro? A chi importa?
Vorresti mandare tutto all'aria, non puoi
Hai i tuoi doveri, dove sono i tuoi diritti?
Vivi in parallelo, nessuno se ne accorge
Sei tu, sei un'altra, nessuno vede
La donna esiste c'è, tu lo sai
Vivi, vivi quel che puoi, come puoi
Prova, capirai se vorrai capire
Nessuno si chiede, nessuno vede
Sogna, è un tuo diritto
Essere invisibili, è semplice
Essere invisibili, è semplice.
Composta venerdì 23 luglio 2010
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    Scritta da: Rea
    in Poesie (Poesie personali)

    Mi hai bucato il cuore

    Arriverà un giorno che ti innamorerai di nuovo.
    Io no, non amerò mai più
    perché mi hai chiuso il cuore.
    Incontrerai qualcuno che ti farà soffrire
    e la amerai come uno stupido.
    Come io ho amato te.
    Soffrirai come me,
    tu che mi hai bucato il cuore,
    portandoti via la fantasia,
    che hai interrotto la poesia.
    Sembra impossibile che sia toccato a noi...
    nulla è più certo ormai.
    Composta giovedì 22 luglio 2010
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      Scritta da: piumarossa70
      in Poesie (Poesie personali)

      Io sono una roccia

      Io sono una roccia, ho visto la vita e la morte,
      ho conosciuto la fortuna, la preoccupazione e il dolore.
      Io vivo una vita da roccia.
      Sono una parte di nostra Madre, La Terra.
      Ho sentito battere il suo cuore sul mio,
      ho sentito i suoi dolori e la sua gioia.
      Io vivo una vita da roccia.
      Sono una parte di nostro Padre, il Grande Mistero.
      Ho sentito le sue preoccupazioni e la sua saggezza.
      Ho visto le sue creature, i miei fratelli,
      gli animali, gli uccelli, i fiumi e i venti parlanti, gli alberi,
      tutto quello che è sulla Terra
      e tutto quello che nell'Universo è.
      Io sono parente delle stelle.
      Io posso parlare, quando conversi con me
      e ti ascolterò, quando parlerai.
      Io ti posso aiutare, quando hai bisogno di aiuto.
      Ma non mi ferire, perché io posso sentire, come te.
      Io ho la forza di guarire, eppure all'inizio tu dovrai cercarla.
      Forse tu pensi che io sia solo una roccia,
      che giace nel silenzio, sull'umido suolo.
      Ma io non sono questo.
      Io sono una parte della vita,
      io vivo, io aiuto coloro che mi rispettano.
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        Scritta da: Davide Bidin
        in Poesie (Poesie personali)

        Sudore Intollerante

        Viver tra la folla
        mentre intorno gente che non conosci
        alita pestilenti grugniti
        le vecchie del paese
        che battibeccano di morti, malattie e pioggia
        bambini latranti che stridono
        genitori ebbri di noia sordida
        l'imbianchino sui soppalchi che vernicia la casa
        e fischietta
        vigliaccamente fischietta
        e ancora il barista che fa il caffè
        mentre grassi ragazzetti giocano a pallone
        questo casino accerchiante
        di apprensione continua
        concussiva
        un'ansia che sale ed erutta nei tuoi atteggiamenti impacciati
        negli zigomi rialzati
        nelle smorfie di fastidio
        di tolleranza maltenuta
        in un'aritmia fuori scala una sudorazione avvampante
        che peggiora la situazione
        e ancor di più provi fastidio
        gli occhi cagneschi e nascosti
        la mascella si serra, le spalle si allargano
        le mani nelle tasche, il passo cadenzato
        sperando di arrivare
        due ragazzine sedicenni con una camel in mano per coppia di braccia
        le sento parlare
        "ho sentito dire che fumare fa invecchiare la pelle"
        e io rido sommessamente
        pensando e trovando
        per un solo istante
        un breve tratto di tranquillità
        il solo ascoltar le vostre lagnanze da ipocriti mentecatti
        mi porterà alla scarnificazione
        la fine di ogni buon viaggio
        l'Arrivo.
        Composta giovedì 22 luglio 2010
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          Scritta da: Dora
          in Poesie (Poesie personali)

          All'amica

          Ho rivisto la tua casa abbandonata
          Dietro sbarre arrugginite di un cancello celata,
          e quel giardino soffocato da sterpi
          come stritolato da rami di serpi
          e la tua ombra evanescente affiorare
          nei ricordi di tempi che appartengono a ieri
          tu bambina invecchiata con occhi di mare
          e il sorriso sempre addosso a ricamare
          di speranze e ironia giornate amare
          Mi manca il suono della tua voce festosa
          Parole sagge, allegria contagiosa
          Sola rimango nell'ombra a ricordare
          Fra rimpianti e rimorsi sto qui a osservare
          E immagino di vederti fluttuare
          Il tuo passo leggero, il tuo sguardo solare
          Senza il terrore che devastava
          La tua vita che ti abbandonava,
          e quell'essere così attaccata ai giorni
          a piccole cose, a grandi sogni
          mi illudo ancora di venirti a chiamare
          da quel cancello di sbarre lucenti
          e il tuo sorriso ad accogliermi attendo
          in un giardino di fiori mai spenti.
          Composta giovedì 22 luglio 2010
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            Scritta da: Marco Teocoli
            in Poesie (Poesie personali)

            A gran voce

            Per la vita e per la pace.

            Siamo liberi di liberarci,
            siamo catene senza bracci.

            Siamo come le nuvole,
            oggi piove e domani favole.

            Siamo microbattericamente sterili,
            quando pensiamo e non agiamo.

            Tutto davanti a noi grida,
            chiede aiuto e ci sfida.

            Il mondo ci sta lasciando al nostro destino,
            quello che nessuno vuole scoprire da vicino

            e voi emerite teste di cazzo,
            pensate che io sia un pazzo,

            quando scrivo a chi potrebbe ascoltare
            l'urlo della pace indifferente a cambiare.

            Un mondo senza di noi
            sarebbe felice lo sai.

            Ma io non lascerò agli altri la mia scelta.
            Fatelo anche voi prima che tutto smetta.
            Composta mercoledì 21 luglio 2010
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              Scritta da: Donatella
              in Poesie (Poesie personali)

              Speranza

              Urla il mio corpo
              come stridio di porte millenarie
              rette da cardini fatiscenti,
              blando sbarramento
              all'acuto male
              che infiltra nella carne.
              Profumo di erba fresca
              appena tagliata
              lenisci la mia mente.
              Raggio di sole
              entra in questa stanza
              e poi in me.
              Cellule grige
              non abbandonatemi mai
              nutrimento della speranza.
              Cresci anima
              e dilaga in ogni dove
              porta qualcosa di me alla gente.
              Composta mercoledì 21 luglio 2010
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                Scritta da: Marzia Ornofoli
                in Poesie (Poesie personali)

                Non cambiarmi

                Non cercare di cambiarmi,
                io non lo farò con te.
                Non cercare di cambiare ciò che sono,
                accettami così come sono,
                mi ce voluto molto tempo per capire
                ciò che sono, ciò che voglio,
                e accettare tutto di me.
                Non cercare di cambiare la mia natura,
                un po' romantica
                un po' sognatrice.
                I cambiamenti avvengono da soli,
                la crescita ha portato consapevolezza
                dell'essere io
                dell'essere che sei tu.
                Non cercare di cambiarmi,
                io non lo farò con te,
                io ho accettato il fatto che sei burbero,
                ma anche tanto dolce,
                cresciamo insieme,
                per rendere ciò che siamo
                più forti, più uniti.
                Se ce qualcosa da cambiare,
                lo faremo insieme,
                come due scultori
                modelleremo le nostre anime
                e le incastreremo fra loro
                per farne una più luminosa.
                Composta mercoledì 21 luglio 2010
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