Poesie personali


Scritta da: Matteo Salomone
in Poesie (Poesie personali)

Vecchio diavolo

Quante volte ho guardato
quegli occhi di seta,
papà, solo tu lo sai.
Eppure di te non ho capito mai niente.
Nemmeno io che sono tuo figlio,
nemmeno ora che non ci sei più.
Acrobata per vocazione,
quanto amavi ripeterlo,
e anche quando l'odore della notte
si è fatto più forte
non hai saputo staccarti dal tuo riflettore.
Io e lei non eravamo abbastanza, vero?

La gente cambia ogni sera,
è un fiume a cui non interessa
dell'uomo dietro al costume.
Hai rinunciato alla tua vita
per una maschera che nessuno ricorderà mai.
Hai rinunciato a me.

E ora come vorrei confondermi in quel fiume,
cancellare il tuo viso e il male che mi hai fatto.
Non ho letto la lettera
che mi hai lasciato.
E se scrivo queste parole
è solo perché voglio liberarmi da te per sempre.
Sei morto il giorno del mio
diciassettesimo compleanno,
l'ultimo regalo vecchio diavolo.
Mi hai lasciato solo,
l'hai fatto da quando sono nato.

"... so cosa pensi di me,
non ho mai fatto niente per cambiare le cose.
Ma ti prego di credere alle mie parole,
tu sei stata l'unica luce sulla mia vita,
l'unica che non si spegnesse a fine serata.
Mi avevano avvertito
e quando l'ho capito era troppo tardi,
ti amo da quando hai stretto le mie dita per la prima volta,
ma non c'è posto per altri su quel filo..."
Composta sabato 24 luglio 2010
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    Scritta da: aliena76
    in Poesie (Poesie personali)

    Un teschio nel deserto

    Due orbite, vuote, asciugate dal tempo,
    contemplano il deserto senza vita,
    una mascella sdentata giace nella sabbia,
    ed è il tempo che riduce in polvere le montagne,
    e quella stessa sabbia che trascinata dal vento,
    arriverà negli occhi di un viandante solitario,
    al di là del mare...
    o disperdendosi nel prato degli amanti.
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      Scritta da: aliena76
      in Poesie (Poesie personali)

      Sinfonia d'ombra

      Le parole
      di qualche antico poeta,
      o forse solo una formula rituale,
      il silenzio è come un'orfano sospeso
      in melodia di tempo e spazio,
      i gong ed i sussurri perduti nell'infinito:
      l'ebbrezza di un attimo...
      ... di un attimo di tenebre, interiore sotto la pelle.
      Rosa immortale attraverso parole ritenute cantate dal vento ormai lontane.
      Un'emozione, evocando il proprio buio mi sfiora,
      è l'ala nera del tempo, in voce notturna di eteree tastiere.
      Il vino nero, l'ambrosia delle stelle e degli elfi oscuri,
      la voce del tempo diluito in eterni secondi,
      una guerra di nervi combattuta nell'intimo
      e il passato che sussurra, la storia che chiama.
      E i fuscelli, nel vento, dispersi nella pioggia...
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        Scritta da: aliena76
        in Poesie (Poesie personali)

        Ancora

        Abbracciami ancora,
        stringimi ancora,
        sii presente, aiutami, sostienimi
        ancora...

        ascoltami comprendimi,
        osservami,
        fammi sentire che sei con me
        ancora...

        Torna da me
        ancora...

        Anima vagabonda nel nulla
        che ti strugge, torna...
        Torna nel tuo corpo e con lui
        ricomincia a sognare...

        ancora.
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          Scritta da: Marco Panizza
          in Poesie (Poesie personali)

          B V N

          Buon viaggio nutella
          filosofia e malinconia
          gusto mentale
          dolcezza e ricordi di madri.

          Buon viaggio nutella
          sapore andato
          sapore tornato
          allo "psico palato".

          Buon viaggio nutella
          soffi di tempi
          di treni passati
          noi fanciulli pensati
          noi adulti di neve.

          Buon viaggio nutella
          pane Freudiano
          contrasto felice
          dall'analista spalmiamo.
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            in Poesie (Poesie personali)

            Per esser poeta

            Per esser poeta, cosa ci vuole?
            La retorica, le emozioni o lo stile?
            Forse basterebbe non pensarci più di tanto
            non tentare di definire, di (rin)chiuderci.
            Cominciare a costruire qualcosa,
            parole che si tengono per mano
            vicine per non perdersi e farsi coraggio.
            Parole che dicono tanto,
            anche quello che non vorremmo.
            Per esser poeta,
            basta prendere per mano le parole
            e non sentirsi più soli.
            Composta venerdì 16 luglio 2010
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              Scritta da: Agatina Sonaggere
              in Poesie (Poesie personali)

              Ricordi

              Ho la morte nel cuore
              Nella mente frulla solo un desiderio:
              Morire!
              Sola, maledettamente sola!
              Sola nel mio silenzio
              Sola nel mio dolore
              Sola a raccogliere i brandelli di me stessa
              Sola ad asciugare queste lacrime
              Che non cessano di rigarmi il volto
              Sola a cercare spiegazioni su ogni perché
              Sola tra le tenebre della notte
              Sola ad accogliere la nascite di ogni nuovo giorno
              Sola nella battaglia di questa vita

              "Vorrei essere un proiettile
              Per penetrare il tuo cuore
              e provocare lo stesso dolore che la tua
              " Costretta "indifferenza provoca a me"

              Mi manchi, mi manchi da morire
              Ho nel cuore un tormento continuo
              Amo il silenzio che mi circonda
              e in questi interminabili silenzi rivivo
              Quei dolci momenti trascorsi insieme
              Attimi fuggenti, ma pieni di noi
              Attimi pieni di vita di allegria
              Abbiamo versato insieme tante lacrime
              e stringendoci l'uno con l'altro
              Abbiamo cercato e trovato la consolazione
              Ti sento parte di me stessa
              Noi due insieme "Un cuore e un Anima"
              Il nostro amore è come il vento
              Non si vede, ma lo percepisco.
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