Scritta da: Gaetano Toffali
in Poesie (Poesie personali)
Notte di luna
Notte di luna
Notte di stelle
Ma quelle con te
Eran più belle.
Composta martedì 27 luglio 2010
Notte di luna
Notte di stelle
Ma quelle con te
Eran più belle.
Adesso non è tanto quello che riesci a dare, perché quando tocchi il fondo ti rendi conto che la tua libertà e ciò che desideri è una forza più grande di ogni delusione. A volte non ci soffermiamo veramente a chiederci ciò che davvero vogliamo, legandoci stupidamente a situazioni che alla fine non ci portano a nulla. Ho imparato e sto imparando a prendere le cose come vanno e saper lasciare andare le cose e a vivere il mio presente al massimo perché niente ci viene regalato, ma ciò che doniamo sinceramente quello non muore, è una forza che per quanto possa svanire, riappare intensamente dentro se stessi come l inizio di una nuova strada.
Stupirmi vorrei
FALLO CON ME
di credere ancora
TU PUOI LO SAI
che sia ora tu
AD OCCHI IMPAURITI
a far la parola
IL SOFFIO LATENTE
il bello ed il brutto
LA MELA MANCANTE
che possa arrivare
SONO QUASI VICINO
trovarci pronti
LA MOTO FA BRUM
ad affrontare
SE PROPRIO DOBBIAMO....
ma solo se mani
LE TUE CON LE MIE
strette avremo
FORTI DI NOI
e se con la bocca
(CHE BELLA LA TUA)
non fischieremo
TRISTE ZUFOLO NO!
ma sapremo chiarire
COLMI DI SOLE
senza orgogli a scurire
COSA POI MAI?
allora solo allora
CHE È GIA TRA NOI
sapremo davvero
SAPPIAMO DI GIÀ
se il nostro cielo
BRILLANTE DI STELLE
aspetta la chiusa
O APRE ALLA VITA
avrà il colore
LA PURA BELTÀ
di un arcobaleno
CHE LUCE TRIONFA
non sempre sereno
IL SUO BELLO E Qui
ma anche imbronciato
PERÒ MAI NEL LETTO
Perché voglio un cielo
ALLORA LO AVRAI
tutto pittato
D'AMORE DI NOI.
Come uccellini
dalle penne arruffate
con ali rotte
e zampette lussate
così si son persi...
Non più
il librarsi nell'aria
non più
gorgheggi e piacevol cinguettii,
non più
le penne dai vivi colori,
rimane soltanto un piccolo cip
nella speranza che qualcuno li accolga,
triste dimora questa voliera
solo la morte apre la porta.
Forse nessuno se ne è mai reso conto di quale dono siano le nuvole nel cielo...
Fanno loro qualsiasi cosa l'uomo usa per distruggere questo mondo...
Fino al punto di riempirsi ed esplodere in un pianto di dolore che risana la terra e gli rida vita...
Cercando di far capire all'uomo che loro stanno piangendo, nn stanno semplicemente gettando acqua...
Ma loro non sanno che è solo tempo perso...
Quindi zitti, non diteglielo o nn ci sarà più vita sulla terra...
L'unione col divino,
non ha colore né, religione,
giacché crea unità e non, divisione.
Gli occhi si inarcano in un radioso sorriso,
le labbra hanno occhi per stupirsi del mondo.
I tuoi capelli mossi dal vento
sono come il grano maturo
ondeggiano al sole dorato
di un mattino d'estate appena nato
ma con la falce in pugno
a mieter la tua vita un giorno di giugno
è stato uno spietato contadino
il tuo crudele e avverso destino
ma le tue note, il tuo sorriso, le tue parole
sono semi sparsi in fondo al cuore
e annaffiandolo con il nostro amore
crescerà sempre il tuo ricordo
a dispetto del tempo, della vita, della morte
nel tempo diverrà sempre più forte.
Ascolto di voci e pensieri il richiamo
mescolandoli all'eco di un vento lontano
e sovrappongo immagini di ricordi sbiaditi
a onde fluttuanti che lambiscono lidi
assaporo il gusto dolce e salato
di lacrime che solcano il mio viso rigato
posandosi su aride labbra dischiuse
di un falso sorriso al sereno precluse
Pelle marmorea, di gelo indifferente
abbraccia un sole che scalda il niente
mese bugiardo di promesse mai smesse
un'amicizia spezzata, un amore incosciente,
l'affetto di chi generandomi è assente
Mese infausto ti ho cancellato
dal mio calendario di adesso e passato
ma puntualmente torni in ogni futuro
a riportar in me un dolore oscuro.
Taci!
parole di braci
incendiano silenzi
Taci!
piange la pace
ridotta al frastuono
da urla rapaci
Taci!
non grida, non versi
ma suoni diversi
di calma riversi
Tace il mio cuore
a orecchie vibranti il dolore
il rombo potente
di un lamento possente
non taci!
Escono ancor da gola squassata
Strilli di rabbia
e la mente affossata
da rumori, assordanti fragori
non taci!
Urla il mio cuore
non trova più pace
e tace!