Poesie personali


Scritta da: Salvatore Coppola
in Poesie (Poesie personali)

Strano individuo

Quando le mie parole
si spegneranno
il vento trasporterà
come leggere libellule.
Echeggeranno sulla terra
come eco assopito
da un sonno celeste
disperso nel vuoto.
Canteranno di me,
come rime incrociate
bei pensieri e ricordi vissuti
in un'era solenne e raggiante.
Sono timido o strano individuo
ricalcante le scene dell'Arte
risoluto svernante ed ambiguo
con successo profusi Poesia imponente.
Composta sabato 9 aprile 2011
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    Scritta da: Salvatore Coppola
    in Poesie (Poesie personali)

    Basta sapere

    Basterà saper amare
    in silenzio aprire piano,
    le finestre del mio cuore
    e nel cuore viaggiare.
    E forse tutto il bene
    o forse tutto il male
    o il nulla ad venire
    che mi fanno disperare.
    Sono niente e sono tutto
    tornerò ad esser niente
    non mi resta che aspettare
    sarò niente o dolorante
    Basterà saper amare
    forse meglio buio al cuore
    basterà saper volare
    basterà saper morire.
    Composta sabato 9 aprile 2011
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      Scritta da: Paola G.
      in Poesie (Poesie personali)

      Vieni

      Vento che spolvera sole
      spazzola pensieri
      dai miei pazzi capelli
      ubriachi di vino e more.
      Vieni qui.
      Mi sento ceramica da rompere
      sotto luna calante
      o lettera d'addio da stracciare
      viola d'animo
      perversa come fiammella d'occhio
      leggera come il bianco.
      Sto ancora raccogliendo i pezzi
      e già tiri la corda delle tue parole bestie.
      Mi piace stare qui
      sospesa sull'alone dell'elettrica
      lingua languida
      a toccarti l'io
      carne su carne
      nel tulle dei mie giochi
      di ventre e mani.
      Posso poetare l'ora
      con baci maestri
      o sibilare sillabe roche
      come tua serpe succinta.
      Anime fuse, confuse
      senza filtro, pure
      nei secondi più rossi
      vienimi nell'anima
      scossa d'amore.
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        Scritta da: Sir Jo Black
        in Poesie (Poesie personali)

        Che freddo ho addosso

        Che freddo ho addosso,
        ora solo per le strade.
        Strade, vuote di lei,
        testimoni di solitudine.
        Ora, solo, guardo soffitti,
        letto viola di tristezza
        e sogni in notti infinite.
        Tu sei andata per altre vie,
        tu sei persa e in un nuovo cielo.
        Ancora cammino e cerco te!
        Non lo senti tu?
        Onde i miei pensieri e baci
        Non ti arrivano più?
        È andato il tempo,
        porgo il cuore al vento
        in attesa voli lontano,
        una nuova anima lo colga.
        Questo volo è dolore:
        un nuovo "Noi" mi chiama,
        immagino sia con te!
        Composta giovedì 7 aprile 2011
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          Scritta da: lucia z
          in Poesie (Poesie personali)

          Innamorarsi

          Innamorarsi così
          senza pensare
          ai se e ai ma della vita
          Innamorarsi così
          giorno per giorno
          senza quasi rendersene conto
          Innamorarsi così
          come piante fino a ieri
          secche ed ora
          piene di germogli
          Innamorarsi così senza
          volere senza ragione
          Innamorarsi così
          accorgersene solo quando
          domani è lontano anni
          quando sera e notte
          non passano mai
          Innamorarsi così
          per sentirsi vivi
          Innamorarsi...
          Composta martedì 30 novembre 2010
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            Scritta da: Don Juan
            in Poesie (Poesie personali)
            La forza che spinge un uomo ad alzarsi
            ogni mattino quando ancora è buio fuori,
            la durezza di una mamma
            che fa da scudo alla vita di un figlio,
            la potenza del pianto di una vita appena sbocciata,
            il coraggio di chi ama nonostante
            la vita ci spinga ad odiare,
            la delicatezza di uno sguardo irrorato
            da un pianto di gioia immensa,
            la tenerezza di un gesto semplice
            fatto per suscitare un sorriso,
            l'infinito valore di due mani
            che dopo settant'anni si tengono ancora strette
            a dispetto del tempo e dell'età.
            La forza di osservare il mondo
            attraverso gli occhi di chi ancora
            sa che c'è tanto da scoprire,
            di chi sa che nonostante tutto
            vale ancora la pena fermarsi ad osservare
            un tramonto in riva al mare,
            ascoltare una canzone ad occhi chiusi,
            sedersi in mezzo ai fiori,
            arrampicarsi su un albero per vedere
            un orizzonte ancor più lungo,
            camminare sotto la pioggia
            per il piacere di sentir l'odore dell'erba bagnata:
            l'ho imparato dalle persone più semplici,
            l'ho imparato da chi della vita conosce
            solo le briciole che lasciamo noi,
            l'ho imparato quando ormai
            non sapevo più d'esistere.
            Composta venerdì 8 aprile 2011
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              Scritta da: calogero
              in Poesie (Poesie personali)

              Un giglio bianco

              Somigli a un giglio bianco
              Xantia mia
              cresciuto in un dirupo
              sei splendida come un cesto di frutta
              in piena estate
              incantevole come la notte stellata
              a San Lorenzo
              limpida come le acque di ruscello
              a primavera
              hai l'aroma di pesca matura
              l'odore di un'orchidea bianco-viola
              sei leggera come una spiga di grano
              cullata dal vento
              sei...
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                Scritta da: Salvatore Coppola
                in Poesie (Poesie personali)

                Mia Signora

                Al sol nascente
                vidi luce d'oro
                valor m'hai dato
                dolce mia signora.
                Lo sguardo fiero
                su me, posasti amore.
                sicuro corpo
                rinato sano core.
                Io mi inchino
                da umil servitore
                venni teco
                si forte cavaliere.
                Su spalla mia poggiasti
                la tua spada
                e feudo a me donato
                difender con onor
                Loggia io possa.
                Composta venerdì 8 aprile 2011
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                  Scritta da: Salvatore Coppola
                  in Poesie (Poesie personali)

                  L'altro senso della vita

                  Non varcare la soglia del vicino.
                  Non desiderare la felicità di un amico.
                  Non spezzare l'armonia di un altro.
                  Non invidiare il giardino a te confinante,
                  perché esso e pieno di fiori.
                  Qualcuno c'ha messo tutto il suo amore
                  e le sue giuste speranze.
                  Estirpa dai tuoi pensieri l'erba cattiva.
                  Prova anche tu ad amare,
                  rispetta ciò che non ti appartiene.
                  Fai dell'amore il tuo senso di vita.
                  Metti da parte i pensieri peccaminosi.
                  Apri il tuo cuore. Provaci! Sarai felice.
                  Composta venerdì 8 aprile 2011
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                    Scritta da: Origine Mundi
                    in Poesie (Poesie personali)

                    L'ombra della mia luce

                    E per un attimo
                    Ho creduto di essere dio
                    Ho creduto di essere invincibile
                    E li guardavo... gli altri...
                    Puzzavano di "normalità"
                    Allontanavo il loro
                    Opprimente credo
                    Che mascherava la mia Natura
                    Reprimeva i miei istinti.
                    Fagocitavo
                    Ogni loro ipocrisia
                    Urlando come una bestia
                    In preda alla pazzia.
                    Ho vissuto nel sogno
                    E poi nell'ebbrezza
                    Che del sogno
                    È sua coscienza.
                    Sarebbe stato meglio
                    Tornare a fissare
                    La mia immagine
                    Riflessa su di te
                    Annusando la vita
                    per coglierne il significato.
                    Invece ho preferito
                    Demolire ogni senso
                    Frantumando in mille pezzi
                    Quello specchio in cui
                    Tu riuscisti a scorgere
                    Solo l'ombra della mia luce.
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