Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Effluvi

Come devo dirtelo, sono inebriato anche
della più flebile traccia del tuo odore
che emani dai pori, invece il tuo sudore
è stilla di rugiada sui fiori al mattino

Sei una farfalla di petali cangianti
che si trasforma, crisalide inebriante,
assumi forme e colori rutilanti

Anche se ti ho posseduto almeno mille volte
sono stregato, soggiogato dai tuoi umori
sono un fuscello, purtroppo è la mia sorte!

L'amore rende dolci le cose amare veramente
e trasforma il vile rame in oro
persino l'acqua putrida diventa trasparente

Cosi agli occhi miei mi appari, e olenti
effluvi del tuo corpo io da lontano sento
aromi misteriori, fragranze evanescenti

non posso farne a meno di sentire
quando vieni, lo scorrere del sangue nelle vene
come l'acqua di un torrente in piena

Sono assetato dei tuoi baci, affamato di tue carezze
voglio annusare i tuoi profumi che
mi fanno dimenticare persino le mie certezze.
Composta martedì 5 aprile 2011
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Nello Maruca
    in Poesie (Poesie personali)

    CLXXIV

    Gli eventi non danno requie, si susseguono
    e per quanto cerchi di restarmi quieto
    mente e cuore impongono divieto
    ché molte cose l'una all'altra seguono.

    Queste vicende molto mi conturbano
    e in luogo di tenermi l'animo lieto
    mi resto notte e dì tremante e inquieto
    e dentro il teschio ruota gran frastuono.

    Se sol risolvere potessi mio dilemma
    l'alma riavrebbe la perduta flemma *
    e il cuore scaccerebbe lo tremendo duolo.,

    il vivere sarebbe gran consolo,
    slegato dall'ingarbugliata massa
    le redini terremmo di matassa.
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      CLXXIII

      Più oltre non possiamo donarti aita
      ma consorelle alberganti marchesato
      che vivono puranco nel ducato
      sapranno rattoppar veste scucita.

      Possa essere gioiosa la tua vita
      e sia ogni dì migliore del passato
      che da piccino hai già tribolato
      prima ancora che vita è concepita.

      Noi ti doniamo nostre benedizioni,
      e nostri preci ti seguon da presso
      non far che l'alma sfiori tentazioni.

      Sii prudente in tutte tue decisioni
      e ricorda che qualsivoglia processo
      non è da noi ma supreme intercessioni.
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        CLXXII

        Le tue e nostre preci in Ciel son giunte
        ché parrebbe dipanata la matassa:
        È nobildonna colei che t'interessa,
        del casato ducale dei Ferrante.

        Ragazza gioiosa, esilarante
        che amicizia con chiunque intessa
        sdegnando l'alto rango di duchessa
        e di povera gente è assai amante.

        Vive in fiorente Terra toscana
        in tenuta di Firenze poco lontana,
        rifugge, spesso, dal cerimoniale,

        ha mente ampia, aperta, geniale
        di personalità altera *, dolce, sana
        scevra d'alterigia: È soltanto umana.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Nello Maruca
          in Poesie (Poesie personali)

          CLXXI

          È tempo, mamma, ch'io riedo in cerca
          Della ragazza che m'ha preso il cuore,
          ricominciar conviene dalle suore
          della pieve di sul poggio della Merca

          m'acquatto al solito posto accanto all'arca, *
          m'associo alle preghiere con ardore
          certo che spalanca sue porte mio Signore
          sapendo che braccia più non reggon barca.

          Sono allo stremo, ormai, delle mie forze
          Perciò la Provvidenza a me accosta
          Cheti mia ansia e mi doni sosta.

          Alta assai, capisco, è la mia posta
          Ma tante ho avuto già di sferze
          Che testa sta a cuore a parte opposta.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Nello Maruca
            in Poesie (Poesie personali)

            CLXXVIII

            In mezzo a due filari d'alti tigli
            diparte ampia strada pianeggiante
            coverta di pietra calcarea biancheggiante
            che dritta mena ad ampi gradin vermigli.

            Partonsi a lato due folti cespugli
            dal fusto e dal fogliame verdeggiante
            che a loco danno tono esilarante;
            intorno sprigiona odor di labili gigli.

            Io son tremore tutto quanto intero
            giacché mi trovo in quel posto austero
            che dire non saprei per qual mistero.

            Stretto per tremore al battistero
            m'accorgo sol'allor e parmi non vero
            d'essere in chiesa ai piè d'un monastero.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Nello Maruca
              in Poesie (Poesie personali)

              CLXXVI

              A riandar pel suo cammino presto
              comincia e tregua più non abbonda
              che per mesi ci ha lasciato a l'onda * Liberi
              e or rivuole quanto dato a impresto. ** prestito

              Mai scomputa Scuola; tutto vuole e lesto
              così, com'essa di sapienza abbonda
              e mente tutta quanta ne inonda
              semplicemente, così, rivuole e tosto.

              Spinger mi devo in contrada tosca
              e sfruttare lo poco tempo che mi resta
              e sia serenità per cuore e testa.

              Voglia il buon Dio che non sia sol esca
              e speme possa ire a lieto fine
              diversamente, ahimè, qual è mia fine?
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Nello Maruca
                in Poesie (Poesie personali)

                CLXXVII

                In cima a piccolo promontorio
                a lato Piombino, là dove l'Isola
                del ferro par tocchi con mano sola,
                imponente s'erge di bianco avorio

                torre magnifica opera scultorio
                cui arte somiglia Donatello scuola
                e di uomo che vita solo arte immola
                spicca, cui maestosità in circondario

                e nemmanco per miglia nessun altro
                perequa palazzo cui suo biancore
                di brillanza magnifica spessore.

                Piuttosto, che tacer celera* cuore;
                come, altrimenti, potrebbe, peraltro
                se appresso sto a dolce, desiato amore?
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Nello Maruca
                  in Poesie (Poesie personali)

                  CLXXV

                  Io non capisco, Signore, se veglio
                  o dormo poiché la mente caduta
                  è in garbuglio e solamente imbevuta
                  è di scompiglio e non confà al meglio

                  e manco al peggio, tal è lo tafferuglio
                  che pria ch'idea nasca è già sperduta
                  e qualsivoglia veduta è decaduta
                  ché in cervello impastato è intruglio.

                  Perché si esca da cotanto imbroglio
                  convien che ci fermiamo a dar di piglio
                  a snocciolar * gl'affari uno per uno.

                  Dapprima è mente a liberar d'incaglio,
                  cui core la costringe ad attanaglio,
                  non dando d'apertura più segn'alcuno.
                  Vota la poesia: Commenta