Poesie personali


Scritta da: Brunason
in Poesie (Poesie personali)

Inganno

Sottofondo c'è una nota.
Sempre quella, senza posa.

Puoi celarti, sai coprirti.
Con dileggio, divertirti.

Ma giammai saprai velare
quel tuo amar ri-sentimento.

Ogni nota ho registrato,
Sempre ti ho ri-conosciuto.

Basta chiacchiere e viltà.
Esca, infin, la verità.
Composta venerdì 29 aprile 2011
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Giusti equilibri

    Si consuma lentamente questo corpo che la vita mia trasporta
    usurato dalle facili intemperie
    che confondono il mio vivere
    mescolando fantasia alle cose serie.

    Si consuma lentamente questo mezzo di trasporto
    tra gli incroci della mente nel cercar giusti equilibri
    e bilanciar ragione e torto

    Si miscela e lentamente si opacizza il mio pensare
    come acqua che ristagna nel bicchiere
    mentre veli di calcare sono lì a segnarne i bordi
    miscelando il mio domani con i piedi nei ricordi.

    Si consuma e dolcemente mi trasporta
    questo corpo preso in cambio di un momento.

    Lentamente... dolcemente... sarò vento.
    Composta sabato 2 luglio 2011
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      in Poesie (Poesie personali)

      Nonna

      Nonna
      donami un istante ancora
      le danze di armoniosi
      inafferrabili respiri
      dei merletti cesellati
      dal grembo scalpitante delle tue mani.
      Tutto desidera parlarmi di te
      vecchie porcellane di Delft
      sussurrano da un mobile liberty
      scie di ricordi
      con i calzoni corti di bambini
      bambole disposte a fiera
      sfavillante corolla
      si dondolano sulle ginocchia
      di un tempo che non sa perdonarsi
      il suo vile, impietoso
      ferocemente diluviale trascorrere.
      Il tuo pianoforte
      mi invita a sedergli accanto
      e sciorina dai suoi tasti d'avorio
      le carezze imprigionate nei suoi preludi
      le musiche austere di Beethoven
      i fraseggi ardenti di Bach
      le sonorità capricciosamente imperiali di Mozart.
      Ci sono stradine
      ammantate di miele
      che solleticano il mio udito ancor bimbo
      ombre di innata eleganza
      di antiche gavotte e maestose sonate
      che giungono a me
      su una carrozza veneziana
      nel comodino dorato della tua memoria,.
      Nonna, scopro di nuovo
      che la vita è sempre pronta a ruggire
      per farsi beffe
      di spazio, materia e orologi.
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        Scritta da: Franco Mastroianni
        in Poesie (Poesie personali)

        Dove fossero i colori

        Il maltempo ieri sera senza dubbi si è manifestato bene
        rovesciando la sua rabbia sradicando piante e fiori
        mentre il vento miscelava fango e terra
        e nemmeno lui capiva più dove fossero i colori.

        Era giorno e in un momento notte fonda
        mentre i fossi della strada non avevano più sponda.

        Alzo gli occhi verso il cielo
        e una nuvola da sola mi portava in mente subito
        il cappello di una suora.

        Penso che fosse la cuoca superiora

        Perché subito discese grandine... grossa come uova.
        Composta giovedì 30 giugno 2011
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          Scritta da: Giuseppe Catalfamo
          in Poesie (Poesie personali)

          Ho visto

          Ho visto
          e sentito respirare le colonne granitiche e marmoree
          di piazza De Ferrari.

          Ho visto
          una mano con tre dita affusolate
          che girava il mio cervello con un mulinello.

          Ho visto
          strade sterrate e buie di periferia
          illuminarsi ai lati con fasci di colorate luci.

          Ho visto
          cose più vere nelle falsità ipnotiche
          che incrociando occhi di tutti i giorni.
          Composta giovedì 30 giugno 2011
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Le briciole delle incertezze

            Materia fugge via veloce come un treno
            passaggi di vite nell'improvviso dell'arcobaleno

            le storie sentite e poi dimenticate
            cascine ormai vuote abbandonate

            si sgretola il tufo creando le briciole delle incertezze

            mentre i sassi corteggiano il fiume cibandosi delle sue carezze

            quante cose ci toccano e fuggono via
            quanti sguardi hanno gli occhi della malinconia.

            Quante vite dovrò ancora aspettare
            per averti qui... per sempre... mia.

            .
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              Scritta da: Dario Pautasso
              in Poesie (Poesie personali)

              Vita dimenticata

              Hai sacrificato la tua vita
              come un folle
              folgorato da elevate
              teorie di perfezione
              e potere e soldi e successo!

              Ma hai mai pensato
              a quando sarai là sotto?
              Ti porteranno i fiori;
              tutti quanti la prima volta,
              diranno: - che lavoratore era!
              Che persona di gran forza e zelo,
              che prodigio dell'economia! -
              I volti bassi e grigi.

              Te li porteranno in dieci la seconda
              e diranno, - che persona orgogliosa era!
              Mi sembra abbia fatto molto
              nella sua vita precisa e forzata. -
              I volti distratti e grigi.

              Verrà uno solo la terza
              e dirà: - non ricordo chi sei
              ma i tuoi fiori son secchi,
              posso cambiarteli amico? -
              Sul volto un sorriso patetico.

              Dopo di che, accontentati
              del vento: lui passerà sempre
              sulla tua lapide a scalfire un poco
              l'epitaffio grondante di
              meraviglioso sudore
              di una vita dimenticata.
              Composta lunedì 27 giugno 2011
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                Scritta da: edelweiss
                in Poesie (Poesie personali)

                25 Giugno 2011 ore 22,19

                Note galleggiano su un soffitto
                scritto di storie di Vita da raccontare.

                Fili d ' erba freschi e vivi
                su pietre millenarie
                danzano col vento.

                Nuvole e Anime
                passeggiano abbracciate
                nei nostri occhi.

                Mentre a fatica il bosco di nero si tinge
                poche timide stelle si affacciano.

                Un ritmo vibrante e suadente
                avvolge il presente
                fra gli applausi della gente.

                È un giugno diletto
                raccolto di un sabato sera
                e suoni e canti e poesie!
                Composta sabato 25 giugno 2011
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