Poesie personali


Scritta da: Frederico
in Poesie (Poesie personali)
Vedo in te il susseguirsi delle stagioni.
Il tuo sorriso porta la primavera nel mio cuore occluso dalle tenebre,
la tua pelle racchiude in se l'euforia di un'estate,
i tuoi capelli cadono come foglie d'autunno morenti,
potrei passare la vita a guardarti e nel mio cuore non sarebbe mai inverno.
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    in Poesie (Poesie personali)

    Monologo sulla verità

    La verità è solo un cumulo di sciocchezze
    fantasie ruotanti su costruite certezze.
    Sabbia che scorre sul vento,
    alla ricerca estenuante del riposo.
    Viaggi ai margini dello spaziotempo,
    nella speranza dell'assoluto.
    Il bene supremo è solo un altro bit;
    informazioni che creano il circuito;
    anoressia mentale.
    Mentre l'esistenza scorre su piani differenti
    la mente vagheggia,
    alla ricerca di punti fermi
    che sulla faccia nera della luna,
    divengono punti di vista.
    Il permesso di esistere...?
    è dato dalla vibrazione,
    che si è fatta carne.
    La carne è mangiata dai vermi.
    La notte arriva
    con il suo carico di illusioni senza luce.
    Il mare della conoscenza,
    è chiuso nello sputo della mente limitata.
    La sapienza universale è una chimera;
    solo chi è arrivato ha conosciuto la sfinge.
    Chi ha tre gambe ha un anima fanciulla;
    nasce nel momento che si perde.
    La verità è soggetto!
    L'oggetto;
    è smarrito, sul tempo.
    Il tempo, incessante;
    si muove.
    Composta sabato 29 ottobre 2011
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      Scritta da: Naida Santacruz
      in Poesie (Poesie personali)

      Sorprendimi

      Parlami quando ti accarezza il vento,
      guardami sussurrandomi nel silenzio,
      abbracciami in una lacrima,
      e la notte luce avrà.
      Profumi flebili
      di sguardi annebbiati,
      la foto di noi,
      dove la voce del cuore
      era un volo di libertà,
      un volo di luce nei tuoi occhi.
      Sorprendimi in un bacio,
      risvegliami tra stelle
      luminose e belle
      dove vive la mia poesia
      ad un passo dal mattino,
      tra scricchiolii che trasformano
      l'alba in preghiera...
      si, sorprendimi!
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        Scritta da: Naida Santacruz
        in Poesie (Poesie personali)

        Stupro nel cuore

        Cerco l'immagine di Te,
        tra il sole e la luna,
        tra il canto dell'inferno
        e polvere tra le mani.
        Il tepore del sogno,
        adesso è una linea sottile
        della mia nostalgica
        emozione nuda.
        Ricordi qui momenti
        ... pezzi di sorrisi
        al riparo dalla solitudine?
        Ricordi l'attesa,
        l'urlo dell'abuso... la mia preghiera
        che come tempesta scuoteva
        il sentiero del sole?
        Ricordi quella notte,
        ... stralci di nebbia nei miei occhi.
        Dove eri!
        Se in fondo al mattino
        in preghiera la mia voce
        non ti giunse,
        ed il mio gridare
        solo il vento l'ascoltato.
        Dov'era l'immagine di Te
        a consolarmi il cuore
        in quella notte di terrore?
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          Scritta da: Marzia Ornofoli
          in Poesie (Poesie personali)

          Arabeschi

          Ricamare arabeschi con le parole,
          orizzonti infiniti di cieli azzurri,
          rondini di mare si tuffano in onde,
          oceani di silenzi parlanti,
          profondità d'incontri segreti,
          creature dallo sguardo incantato
          fra coralli graffianti.

          Occhi specchi di un anima,
          che ricerca il suo io
          fra le pieghe del tempo.
          Goccia di lacrima,
          increspa il lago silente,
          mentre il cigno morente
          dolce nirvana,
          spalanca un ultima volta le ali.

          Frugare fra antichi ricordi,
          il dolce avanzare dell'oggi
          di un domani incerto,
          speranza dell'attimo d'amore,
          nella nascita di un fiore
          sbocciato in quel breve sospiro.

          Gli arabeschi disegno parole
          incise sui cuori feriti
          nei desideri sognati
          e mai realizzati.
          Camminare fra di essi,
          sentire il respiro sulla pelle
          di chi soavemente s'illude
          in un canto d'amore.

          L'anima posseduta,
          ultimo ma non ultimo arabesco
          che l'essere ha di vero
          di suo.
          Composta giovedì 3 novembre 2011
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            Scritta da: Phoebe Gazzo
            in Poesie (Poesie personali)

            La strada per la felicità

            Credo di essermi persa... non conosco la strada,
            mi trovo in un bivio e non so proprio
            da dove prendere!
            E mentre le stelle mi guardano
            Io sono confusa... stella che illumini
            Il cielo oscurato... illuminami la strada giusta!
            Queste tenebre non mi fanno vedere più
            Con chiarezza... solo tu stellina puoi aiutarmi!
            Ho paura e sono confusa non so che fare,
            non so da che parte prendere!
            La strada per tornare come prima,
            felice e spensierata l'ho persa e non l'ho più trovata!
            Ho perso l'orientamento e mi trovo in questo
            Bivio che mi porta solo in strade che
            portano a pianti infiniti,
            la mia mappa è cambiata da quando lui mi ha rubato
            il mio senso di orientamento... adesso devo scegliere,
            destra o sinistra,
            solitudine o sofferenza questo è il mio dubbio,
            e mentre prima percorrevo una strada
            diritta che portava solo a sorrisi e sorprese!
            Adesso devo prendere una decisione!
            E chiedo a te stellina dei miei sogni
            Indicami la retta via... per uscire da questo
            Labirinto di tristezza... tu amica che ti nascondi
            Dietro quella stella chiedo aiuto solo a te!
            L'unica che mi può aiutare veramente...
            L'unica che ci tiene veramente a me!
            E mentre aspetto la tua risposta
            Sono qui ad ammirarti... qui sotto,
            tu luccichi più che mai
            e forse questo lo fai solo perché mi vuoi
            segnare la strada che porta alla felicità!
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              Scritta da: Salvatore Coppola
              in Poesie (Poesie personali)

              Avevo creduto

              Eppure...
              avevo creduto
              che i miei sogni
              potessero svanire.
              Avevo paura
              che il mio cuore
              prendesse la forma
              di una bolla di sapone,
              che d'un tratto
              potesse scoppiare.
              Eppure...
              avevo creduto
              che, il gelo dei tuoi occhi,
              si potesse trasformare
              in tiepido messaggio d'amore.
              Ad un tratto...
              avevo creduto
              di vedere il mare,
              di camminare sulla sabbia,
              di gioire del tuo sorriso,
              di godere di quegli attimi...
              che mai
              avrei potuto dimenticare.
              Eppure...
              avevo creduto che i sogni
              fossero fatti
              di piccoli frammenti d'azzurro,
              ma avevo creduto male.
              So che invece,
              tutto mi travolge,
              tutto...
              mi è terribilmente contro,
              le cose che credevo,
              che pensavo,
              che più di ogni altra cosa
              desideravo,
              invece...
              tutto va
              in contrasto con il mio pensiero.
              Avevo creduto...
              ed aspettato inutilmente
              che tu mi rispondessi,
              che tu...
              potessi darmi la speranza,
              che le cose a cui credevo,
              avessero potuto
              avere un significato.
              Ma...
              ho paura di essermi sbagliato.
              Perché...
              come un bambino
              nella sua innocenza,
              io,
              stupidamente, avevo creduto.
              Ed ora...
              Ho paura di aver capito,
              ho paura...
              di averti atteso inutilmente.
              Non che tu potessi ridere di me
              Ma ho paura...
              che qualcuno
              più coraggioso di me
              stringendoti le mani
              sia riuscito a pronunciare...
              quelle parole che io
              non sono riuscito mai a dire.
              Due magiche parole: Ti Amo!
              Composta mercoledì 5 ottobre 2011
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