Poesie personali


Scritta da: Ada Roggio
in Poesie (Poesie personali)

La felicità

La felicità è, aprire gli occhi e guardare il nuovo sole.
La felicità è, sentirsi vivi.
La felicità è, gustare le sorprese di ogni nuovo giorno.
La felicità è, amarsi.
La felicità è, la carezza di un bambino.
La felicità è, il sorriso di un figlio.
La felicità è, essere nonni.
La felicità è, invecchiare insieme.
La felicità è, riscoprirsi ancora innamorati dopo tanti tormentoni passati.
La felicità è, la famiglia.
La felicità è, perdonare.
La felicità è, cancellare i momenti bui
La felicità è, guardarsi e amarsi.
La felicità è, sorridere alla vita anche quando è tanto dura.
La felicità è la mia famiglia.
Composta mercoledì 9 novembre 2011
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    Scritta da: Ada Roggio
    in Poesie (Poesie personali)

    Amare

    Nella vita bisogna imparare ad amare,
    non si impara a scuola,
    non si impara per strada,
    l'amore si impara attraverso la parola di Dio,
    l'amore si impara attraverso la fede che riceviamo come insegnamento dei nostri genitori.
    Con l'amore profondo si impara a perdonare.
    Composta venerdì 11 novembre 2011
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      Scritta da: Rosarita De Martino
      in Poesie (Poesie personali)

      Salvezza

      Masso di malattia
      improvviso precipita
      sulla montagna di mia vita.
      Barcollo sotto il suo peso immane.
      Ma tu padre,
      in luce sacerdotale
      di tua preghiera,
      capti il mio dolore
      e premuroso mi lanci
      la tua corda di fede
      che io docile afferro
      e sollecita recido
      le mie sterpaglie di paure.
      Mi rifiorisce dentro
      l'immenso fiore della gioia.
      Lo guardo trepida
      e nella sua corolla
      appare il tuo volto di padre,
      mentre i petali cantano
      in sorrisi di fratelli.
      Ecco sono questi i segni visibili
      Del Tuo Amore,
      o mio Dio.
      Composta giovedì 10 novembre 2011
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        in Poesie (Poesie personali)
        Negli stessi momenti in cui parlate,
        in quegli stessi momenti
        mentre un genitore cerca di dare il buon esempio ai figli
        voi date il cattivo esempio a tutti

        in quegli stessi momenti
        un giusto perde il lavoro
        ed un vagabondo lo mantiene

        un innocente si uccide
        o soffre in galera
        un colpevole festeggia la libertà,

        uno stupido gode,
        un intelligente soffre,

        un asino urla,,
        un riflessivo è costretto a tacere

        ma non è che portiate sfortuna quando parlate
        è che parlate sempre
        ... anche nel sonno?
        Composta giovedì 10 novembre 2011
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          in Poesie (Poesie personali)
          Il vino schietto dell'osteria
          e la schiettezza del parlarsi in faccia,
          il cuore al guardaroba col cappello
          al tavolo la testa col cervello.

          La notte tardi a discussione chiusa
          ultimo brindisi
          per festeggiare ciò che è stato fatto,

          la firma dell'accordo
          col dito intinto nel bicchiere
          e poi sfregato sulla carta gialla,
          - e questo nostro patto oste archivialo in cantina,
          assieme alle bottiglie e botti piene,
          con le cose serie.

          Poi tutti in fila al guardaroba
          a riprendersi il cuore ed i cappelli
          e poi di nuovo fuori

          tutti a casa.

          La guerra è scongiurata
          domani si festeggia
          pace fatta.
          Composta giovedì 10 novembre 2011
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            Scritta da: Simone Sabbatini
            in Poesie (Poesie personali)

            L'isola

            Sono già da troppi giorni su quest'isola deserta:
            con le palme, spiagge bianche e un mare tutto trasparente.
            Sotto il sole che mi abbronza e questa bella brezza fresca
            che mi porta sogni sassi e vecchie storie senza tempo.
            Ma tra un po' cadrà la pioggia in questa landa di calore:
            bagnerà pure le onde il vento il sole e farà tutto
            rilassante forte vivo e trasparente come olio.
            E comunque sarà uguale, la mia isola per sempre.
            È la notte che mi accoglie senza chiedermi un tributo:
            ogni luce se n'è andata, ogni dolore ormai s'è spento.
            Nel silenzio trasportato dal rimbombo delle onde
            lascio liberi i miei sogni dalle sbarre della vita.
            Presto arriva un'alba nuova, ed è un colore profumato:
            non un bianco veritiero, sa di cose inesistenti.
            Già la pioggia gira a neve, già ha coperto il cielo intero,
            gira gira, e giro anch'io, chissà non trovi compagnia.
            Composta venerdì 15 aprile 2005
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