Poesie personali


Scritta da: Carlo Peparello
in Poesie (Poesie personali)

Già scritto

Percorrerai la stessa strada di comparse e poetesse
Di chi ha atteso che l'inevitabile accadesse
Il solito sentiero destinato a terminare
In un grande burrone che non si può saltare
Non finire sotto due metri di terriccio e rimpianto
Fai della libertà il tuo ultimo vanto
Hai visto cose che altri ignoravano
Hai vissuto in luoghi che molti sognavano
Hai perso occasioni che qualcuno ha saputo cogliere
Hai desistito dove altri hanno deciso di scegliere
Sarà un rimpianto strappato dal petto
Un ignobile patto che in sogno hai stretto
Deciso a giocarti un futuro di ombre
In cambio di un passato prezioso per sempre.
Composta lunedì 21 novembre 2011
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    Scritta da: Salvatore Coppola
    in Poesie (Poesie personali)

    Ed io parlavo

    Ed io;
    parlavo, parlavo.
    ma lei era distratta...
    non mi ascoltava.
    Non si curava
    di cosa
    in quel momento
    io stessi provando.
    Quel nodo alla gola
    che mi attanagliava,
    il sorriso
    che dalle mie labbra
    era scomparso,
    il tremore irrefrenabile
    che martoriava
    il mio corpo
    in quel momento
    mi sentivo indifeso.
    Ed io...
    parlavo, parlavo,
    è la pregavo,
    piangevo, urlavo,
    la scongiuravo...
    di non lasciare che
    il mio cuore restasse solo.
    Ma lei non ascoltava,
    taceva...
    lasciando che il peso
    della mia sofferenza,
    frantumasse la speranza
    di ricevere ancora il suo amore,
    è lentamente
    il mio cuore moriva...
    perché lei non mi ascoltava!
    Composta domenica 20 novembre 2011
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      Scritta da: Gaia Moschetti
      in Poesie (Poesie personali)
      Vedo castelli di carta, che con un solo alito di vento volano via...
      Vedo le luci dell'alba accendersi ed irradiarsi in ogni vetrata...
      Vedo la gente alle sette della mattina, rincorrere la prima cumana...
      Questo paese rancori non ha, la gente patirà prima dell'ira dell'ultima sagoma.
      Composta venerdì 9 settembre 2011
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        Scritta da: Bramante
        in Poesie (Poesie personali)

        Madonna

        Distesa come la duna di un deserto
        su lenzuola immacolate come il latte
        Dagli abissi del tuo corpo acerbo
        carne da ardere per queste mie mani
        Ti ammiravo nel silenzio che pungeva
        come cicche di sigarette smorzavo ogni respiro
        mi bagnavo le labbra con la vista
        non potevo resisterti, non volevo
        Avrei profanato ogni cancello
        per aprire la tua porta, quella porta
        Una madonna distesa su pampini di glicini
        dalla finestra sentivo odor di pelle nuda
        inebriata di calore scivolava sulla seta
        Maledetto il mio destino che mi fa sentir bambino
        un giglio troppo giovane mi ha preso l'anima
        Mi pungo il cuore per non sentir dolore
        briciole di sale mi bruciano le ciglia
        e spengo il fuoco che arde nel braciere
        riempio l'attesa come cera sulle mani
        tu batti gli occhi nel silenzio e taci.
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          Scritta da: Marco L.
          in Poesie (Poesie personali)

          Di un colore sfigurato

          Avvolto nei pensieri io rimembro ciò che ieri
          ho soltanto seminato, ma il raccolto non amato.
          Di una vita di tormenti,
          di questioni e turbamenti,
          di un colore sfigurato, ma che sempre può tornare.
          Io non chiedo e non pretendo,
          ma è il momento di cambiare,
          io non voglio e non essendo
          in una gabbia a raccontare.
          Chè c'è un mondo avanti a me,
          c'è un progresso del mio sé,
          c'è una fiamma riscaldare,
          la mia voce a sussurrare...
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            in Poesie (Poesie personali)

            Beata Pioggia

            Pioggia,
            scende sulle strade,
            sui lampioni e sui tetti,
            picchia sugli innocui tavolini
            dimenticati all'aperto,
            tutto sembra triste,
            il mondo è deserto.
            Pioggia,
            continua a scendere instancabile
            nulla può fermarla,
            indispensabile e letale,
            pacifica e triste,
            bella e innocente.
            Pioggia,
            tanto detestata dagli amanti delle feste,
            portatrice di tristezza e solitudine,
            ma da me adorata.
            Scendi e lava la mia vita passata
            cancella i miei errori
            e donami un domani nuovo,
            regalami nuova vita.
            Composta lunedì 7 novembre 2011
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              Scritta da: Marco L.
              in Poesie (Poesie personali)

              Si chiama Musica

              Odio l'insapore,
              amo le emozioni,
              sento e c'è il bisogno di sapere di sé stessi.
              L'orologio che poi gira un po più in fretta del normale,
              è perché l'ha trascinato il buon vento di passione.
              Regalandomi la voglia di sapere che poi esiste
              ciò che l'arte chiama soglia di sapere di sentire,
              che la musica perdona anche il crollo dell'amore,
              che la musica arricchisce,
              mi avvilisce e poi stupisce.
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